La povera B12

di Marina Berati

La povera B12 crede di essere una vitamina. Invece no. È il capro espiatorio dei vegani, e l'arma per eccellenza dei loro nemici.

Ma che avrà fatto di male questa povera B12? Non è colpa sua se non si trova nei vegetali! Intorno a lei infuriano le polemiche e le accuse, e di lei approfittano i vegan di ogni età per riversare le proprie preoccupazioni e frustrazioni!

Le polemiche

Ci sono ancora una miriade di persone che credono che la B12 si trovi in certe alghe, o nei derivati della soia fermentati (come il tempeh), o nei germorgli. E non c'è verso di far capire loro che, no, quella non è "vera B12", si credeva lo fosse, anni fa, ma ora si è scoperto che è un "analogo" della B12, cioè le assomiglia, ma non è utilizzabile dagli umani come vera cianocobalamina (il nome più scientifico e preciso della B12).

Poi c'è chi sostiene che questa della B12 è tutta una bufala, che lui da 30 anni è vegan, magari anche crudista, non prende integratori e non ha alcun problema, non gli manca la concentrazione, non ha danni neurologici, non ha l'anemia megaloblastica. Perché tutto questo accanimento sulla B12, si chiede? Non ha tutti i torti e infatti questo della B12 è un argomento ancora controverso, non è del tutto chiaro come funzioni, e non ci sono evidenze che nei vegan ci sia una maggiore incidenza di carenza di B12 che negli onnivori. Infatti, i casi di carenza "patologica" di B12 non si verifica nei vegani più che nei carnivori, ed è dovuta nella quasi totalità dei casi non alla dieta, ma a una carenza di "fattore intrinseco", che è quel fattore che permette di assorbire la B12. Chi manca di questo fattore, qualsiasi cosa mangi (anche carne, ovviamente) non riesce a incamerare la B12 e quindi deve prendere grosse dosi di integratore, nei casi gravi sottoforma di iniezioni e non pillole. Ma questa, appunto, è una patologia che non dipende dall'alimentazione seguita.

D'all'altro lato della barricata c'è chi dice "È necessario integrare la B12, chi ce lo fa fare a correre questo rischio? Oltre al pericolo per la singola persona che manifesti carenza di B12, ogni caso di carenza patologica verrebbe usato come arma per denigrare la dieta vegan, e allora perché rischiare? Cosa ci costa prendere una pastiglietta sublinguale una volta la settimana?"

E non hanno torto nemmeno loro!

Le accuse

Quando vengono a sapere della B12, gli anti-vegan per missione, o i rompiballe occasionari, si fregano le mani. Hanno trovato il modo di metterci con le spalle al muro, pensano, perché se abbiamo bisogno di integratori vuol dire che la nostra scelta non è poi così "sana" e "naturale". Purtroppo per loro, non sarà una vittoria così semplice: noi vegan siamo pronti a rispondere per le rime, sia in modo serio e pacato, che in modo... un po' meno tranquillo. A seconda di come la domanda viene posta.

Se posta in modo offensivo, potete scegliere tra un pugno in un occhio, uno sputo nello stesso, scaraventare la persona giù dalle scale, o farla mordere dal vostro cagnone che avrete educato appositamemte (quando sente dire "B12" morde chiunque tranne voi).

Se richiede una risposta seria:

La vitamina B12, è l'unica sostanza nutritiva che manca nella dieta vegan, o in quella vegetariana con apporto basso di alimenti di origine animale.

Da un punto di vista etico - il non ammazzare animali - è facilmente comprensibile come sia preferibile mangiare una volta la settimana una pastiglia piena di B12 prodotta per sintesi batterica piuttosto che dover avere sulla coscienza la morte di esseri senzienti. E questo è per un vegano il punto di vista più importante, gli altri non hanno quasi peso.

Da un punto di vista "salutistico", non è una cosa dannosa.

Da un punto di vista "naturalistico", ammesso che interessi, visto che comunque nessuno di noi vive in modo realmente "naturale", va detto che in una ipotetica vita "in natura", se ci cibassimo di verdure e radici che crescono spontanee, senza lavarle e disinfettarle nè aggiungere alcuna sostanza chimica al terreno, la B12 la troveremmo proprio nelle radici, proveniente, appunto, dai batteri chi vivono nel terreno. Non vivendo in natura, questi batteri li dobbiamo "coltivare" appositamente e poi inserire la B12 che producono in una pillolina "pulita-pulita".

Se posta in modo provocatorio, o se non avete voglia di fare il vegan gentile ed educato, ma non avete nemmeno voglia di fare qualcosa di troppo violento (o magari il cane in quel momento non c'è) qualcosa del genere andrà benissimo:

Ah, che grande preoccupazione, questa della "naturalità", eh? Come mai questa preoccupazione sorge solo quando devi andare a far le pulci agli altri? Quando te ne stai nella tua casa riscaldata e sfrecci in automobile o fai un viaggio in aereo, come mai questa preoccupazione non ti viene mai? Ma che sfrontati noi vegani a venire a inquinare una società così "naturale" con delle caramelline rosa con la B12 prodotta dai batteri, è una vergogna, fateci smettere!

La B12 come capro espiatorio

Ma chi più bistratta la B12 in assoluto sono proprio gli stessi vegan: qualsiasi cosa non funzioni nella loro vita, dalla salute, al lavoro, ai rapporti sociali, è colpa della B12, che funziona da comodo capro espiatorio.

Inizi a perdere i capelli? Colpa della stramaledetta B12! Non ti concentri sul lavoro? Non è colpa tua, vero, è sempre quella schifosa di B12 che ti manca! Prendi brutti voti a scuola? "Mamma, non è colpa mia!!!! È la B12!!!" Il tuo ragazzo ti ha piantata? Magari se ti fai una cura intensiva di B12 lo puoi riacchiappare...

Mancanza di desiderio sessuale per tua moglie? "Mi spiace, cara, sarà la B12...". Non ti si fila nessuno in discoteca? Corri in bagno a ingollarti un'intero flacone di B12!

Cari vegan, smettete di fare i capricci: nessuno dei vostri problemi è colpa di questa vitamina, rimboccatevi le maniche e risolveteli. E chiedete scusa alla povera B12 bistrattata!