Consigli per un piccolo di rondone; pagina 2

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16 Tritone, 1/08/10 13:37

ciao!
La situazione sembra delicata e il consiglio è sempre quello: prendere informazioni presso i veterinari del CRAS (centro di recupero animali selvatici) della tua zona, e magari lasciare l'animale per eventuali terapie d'urgenza. Trovi i riferimenti attraverso i siti di LIPU e WWF, ad esempio, oppure chiamando la Polizia Provinciale o il CFS. In questa fase delicata la corretta alimentazione e l'idratazione sono fondamentali per esserini così piccoli. Non è mai facile tirar su un pullo, specialmente di specie così delicate come gli apodiformi (rondoni).

Nel frattempo... incrociamo le dita e consultati al più presto con un veterinario esperto in avifauna.
Tienici aggiornati e forza rondone!

17 klichen, 1/08/10 13:48

smettere assolutamente con le vitamine, che gli spappolano il fegato
integrare alla carne macinata anche le camole del miele, affogate e a cui deve tagliare la testa
da quanto ho capito è abbastanza cresciuto quindi dargli il cibo ogni 3 ore
ma l'acqua con il dito ogni ora almeno per sicurezza, tanto se non ha sete non beve

la prossima volta portarlo all'enpa che la lipu da indicazioni a cazzo spesso e volentieri
anzi sarebbe anche carino la prossima volta dare camole e poi omogeneizzato di vitello, alternando ai pasti

18 Marina, 1/08/10 15:08

Madonna, pero', accudire questi esserini carnivori e' sempre un pugno nello stomaco :-(

Almeno coi granivori non si fa del male a nessuno.

Ciao,
Marina

19 Vento, 1/08/10 21:33

Tritone ha scritto:
ciao!
La situazione sembra delicata e il consiglio è sempre quello: prendere informazioni presso i veterinari del CRAS (centro di recupero animali selvatici) della tua zona, e magari lasciare l'animale per eventuali terapie d'urgenza. Trovi i riferimenti attraverso i siti di LIPU e WWF, ad esempio, oppure chiamando la Polizia Provinciale o il CFS. In questa fase delicata la corretta alimentazione e l'idratazione sono fondamentali per esserini così piccoli. Non è mai facile tirar su un pullo, specialmente di specie così delicate come gli apodiformi (rondoni).

Nel frattempo... incrociamo le dita e consultati al più presto con un veterinario esperto in avifauna.
Tienici aggiornati e forza rondone!

Grazie per tutte queste informazioni, cercherò i contatti dei veterinari di cui mi parli e chiederò loro quanto più possibile.

Un piccolo aggiornamento, da ieri pomeriggio il piccolo mangia solo camole del miele, due medio-grandi ogni ora. Le feci si sono progressivamente normalizzate e da fangose e sciolte sono diventate perfette, con sacco fecale e linguetta scura. Ha ripreso le forze e mangia con grande appetito, mi è addirittura difficile riuscire ad imboccarlo tanta è la foga con cui si lancia sul cibo. Il palato ha ripreso un po' di colore ma è ancora rosato-violaceo, non rosso come qualche giorno fa.

Ieri sera ho cercato di scaldarlo con il calore corporeo, l'ho posato sul torace e coperto con la mano a mo' di coppa, si è creato un tepore che lo ha fatto tranquillizzare e addormentare, credo che anche il battito cardiaco abbia qualcosa a che fare con il modo in cui si è calmato.

Oggi ha mangiato ogni ora, nelle prime feci di stamani ho trovato dei pezzi di larva messicana intera, del tutto non digerita (gliene ho date ieri pomeriggio perché mi era stato detto di non dargli carne e al momento non avevo altro). La cosa mi ha stupito perché un veterinario sconsigliava di dare cibi morbidi, e di preferire quelli duri e cheratinosi... Eppure, non lo ha digerito.

In definitva ora sta meglio, devo riuscire a pulire delle croste formatesi sul piumaggio del mento per via dell'omogeneizzato, cosa non facile perché crede che voglia imboccarlo e si agita rischiando di ferirsi con le pinzette, ci vorrà tempo, vanno ammorbidite e staccate piano.

Il tempo per la liberazione stringe e lui non ha l'aria di volersene andare, sono abbastanza perso.

20 Vento, 1/08/10 21:36

klichen ha scritto:
smettere assolutamente con le vitamine, che gli spappolano il fegato
integrare alla carne macinata anche le camole del miele, affogate e a cui deve tagliare la testa
da quanto ho capito è abbastanza cresciuto quindi dargli il cibo ogni 3 ore
ma l'acqua con il dito ogni ora almeno per sicurezza, tanto se non ha sete non beve

la prossima volta portarlo all'enpa che la lipu da indicazioni a cazzo spesso e volentieri
anzi sarebbe anche carino la prossima volta dare camole e poi omogeneizzato di vitello, alternando ai pasti

Tutte le informazioni sulle vitamine, sull'osso di seppia e sulla carne le abbiamo avute da esperti della Lipu e da privati esperti che ogni anno aiutano molti uccellini a riprendersi. Persino sul sito della Lipu sconsigliano le camole (troppo grasse) e dicono di prediligere la carne, che li renderà leggeri e muscolosi, adatti al volo.

Quante informazioni contrastanti ho ricevuto e letto, non ne avete idea... Ora addirittura le vitamine gli spappolano il fegato? E via di sensi di colpa, gliele davo con la speranza che gli facessero bene e ottenevo l'esatto contrario.

21 Vento, 1/08/10 21:42

Marina ha scritto:
Madonna, pero', accudire questi esserini carnivori e' sempre un pugno nello stomaco :-(

Almeno coi granivori non si fa del male a nessuno.

Ciao,
Marina

Marina, lo so... È durissima anche per me. In queste settimane quando compravo la carne, la suddividevo in piccolissime dosi quotidiane dentro dei sacchetti di plastica da freezer, che poi congelavo. Ogni giorno usavo un solo sacchetto, di sera congelavo quello per il giorno successivo, lentamente, lasciandolo nel frigo, così che la materia non si rovinasse. Ho cercato di comprare meno carne possibile, dosandola con parsimonia ed evitando sprechi.

Ora con le camole è un incubo... Sono palesemente esseri senzienti, hanno comportamenti del tutto assimilabili alla curiosità, all'affetto reciproco (stanno tutte vicine, strette nella scatolina), e soprattutto non vogliono morire, ad ogni pasto è un vero incubo.

22 Rioken, 1/08/10 22:28

Vento ha scritto:
Ora con le camole è un incubo... Sono palesemente esseri senzienti, hanno comportamenti del tutto assimilabili alla curiosità, all'affetto reciproco (stanno tutte vicine, strette nella scatolina), e soprattutto non vogliono morire, ad ogni pasto è un vero incubo.

Sinceramente però non capisco...per quale ragione salvare un rondone mandando a morte così tante altre creature? Quel rondone era destinato a morire non per una qualche interferenza umana (al di là dell'ovvio ambiente antropizzato) ma per questioni del tutto "naturali"; non capisco cosa renda eticamente corretto scegliere deliberatamente di sacrificare delle camole (e manzo e vitello) per un uccello...non conosco tutta la storia, ovvio, ma in questi casi mi domando se non sarebbe stato meglio lasciare che la natura facesse il suo corso...sarà sicuramente una mancanza di empatia, ma lo trovo molto più razionale e rispettoso del diritto alla vita di tutti (senza specismi di sorta per cui il rondone vale più delle
camole).

23 Vento, 1/08/10 22:45

Lo so Rioken... Ho gli stessi dubbi, non mi so dare risposte anche se ci ho provato.

Mi sono detto che le quattro fettine di manzo comprate, anche se non le avessi acquistate io, le avrebbe prese qualcun'altro. L'animale era morto già prima che il piccolo cadesse per il caldo estremo, da qui mi sono cercato di convincere che quella carne avrebbe salvato lui la vita, sacrificando una vita che era condannata già in partenza, qualsiasi fosse stato il mio agire.

Eticamente sbagliato, lo so: il mio acquisto alimenta la morte dell'animale successivo, più carne si compra più si spinge il macellaio a richiederne altra e l'allevatore ad uccidere animali, per questo ho suddiviso quelle fettine in piccolissime porzioni e le ho congelate, mi sono durate più di tre settimane.

La questione delle camole mi si presenta da ieri sera, cerco di considerare il mio agire come un'estensione dell'agire del genitore del rondone, o del rondone stesso, che una volta in libertà mangerà comunque falene, grilli, mosche. È come se il mio uccidere la camola (ne schiaccio la testa fino a disintegrarla, in una frazione di secondo) sia il gesto compiuto dal rondone stesso, ormai libero, e dedito alla caccia per sopravvivere, seguendo la sua natura.

Eticamente dovrei lasciar morire il rondone perché per natura lui non è granivoro?

24 Andrea, 2/08/10 01:01

Penso che l'unica soluzione sia quella di minimizzare i danni necessari a far sopravvivere il rondone ad esempio, se è possibile, comprare carne che il macellaio butterebbe
via.

D'altra parte anche quando si danno soldi ai rifugi o si nutre una colonia si fanno scelte del genere.

25 Rioken, 2/08/10 08:52

Andrea ha scritto:
D'altra parte anche quando si danno soldi ai rifugi o si nutre una colonia si fanno scelte del genere.

Sì, ma il fatto è che in quel caso si parla di animali mandati a morte dall'uomo (in quanto abitanti di città che non rappresentano per loro un habitat ideale, il più delle volte indotti al randagismo da un abbandono), per cui diventa un onere morale assumersi la responsabilità di quella situazione; nel caso del rondone, se non è stato ferito da un essere umano o da qualcosa ad esso imputabile (e il caldo, effetto serra a parte, non è tra queste) si trova in una condizione di libertà "naturale" (con tutti i limiti che oggi assume questo termine). Non so fino a che punto possa dirsi corretto salvare predatori che naturalmente sarebbero destinati a morire, mi sembra un'interferenza indebita in qualcosa che nemmeno comprendiamo pienamente...

Questa comunque non vuol essere un'accusa a Vento, penso che questo tipo di contraddizioni siano più che condivisibili ed anch'io probabilmente avrei agito così (volente o nolente, il cuore prevale sul cervello); mi interrogo soltanto su tutte le implicazioni che una scelta di questo tipo si porta dietro...

26 pluto_1973, 2/08/10 09:39

Rioken ha scritto:
Questa comunque non vuol essere un'accusa a Vento, penso che questo tipo di contraddizioni siano più che condivisibili ed anch'io probabilmente avrei agito così (volente o nolente, il cuore prevale sul cervello); mi interrogo soltanto su tutte le implicazioni che una scelta di questo tipo si porta dietro...

la razionalità nn segue il cuore e viceversa....
banalmente siamo esseri imperfetti e la cosa giusta da fare la decidiamo in modo (ovviamente) arbitrario (vedi onnivori o vegetariani).

Detto questo il modo per fare le cose giuste + giuste sono questi confronti che ci permettono di riflettere sulle azioni che compiamo.

ciao

Dan

PS: Vento nella tua condizioni sarei assolutamente preso dal dubbio di compiere n'azione giusta o no. Ergo avrei agito come te (so che nn è di conforto ma vabbè).
magari evita particolari truculenti sulla morte degli insetti....

27 Andrea, 2/08/10 11:36

Rioken ha scritto:
Questa comunque non vuol essere un'accusa a Vento, penso che questo tipo di contraddizioni siano più che condivisibili ed anch'io probabilmente avrei agito così (volente o nolente, il cuore prevale sul cervello); mi interrogo soltanto su tutte le implicazioni che una scelta di questo tipo si porta dietro...

Penso che chiunque avrebbe agito così.

Il consumo di carne per un piccolo uccello è veramente infinitesimo, dubito che incrementi l'uccisione di animali. Messa in modo molto cinico: se con un decimillesimo di mucca si salva un piccolo uccello il bilancio è nettamente positivo.

Per la camole il discorso è più delicato, ma senza voler essere specisti e dire che la vita di un animale di una specie vale meno di quella di un animale di un'altra, dobbiamo considerare che sono insetti. Nessuno di noi guiderebbe l'auto trvolgendo centiniaia di cani, gatti, o uccelli, mentre lo facciamo con gli insetti.

Peter Singer parla di consapevolezza della vita: un cane, un gatto, un uccello, un topo, hanno coscienza di sè, sanno di essere vivi, sanno di soffrire o meno. Per gli insetti questo è molto meno sviluppato, non hanno cosicenza di essere vivi (così dice Singer).

28 FrancescaF, 2/08/10 11:45

Luca, se la metti così dovresti pensare che per il pane e la pasta che ci mangiamo i trattori macinano vivi milioni di insetti, talpe, topi, lombrichi.
Dopo l'aratura e la trebbiatura i campi di grano diventano campi di battaglia coperti di cadaveri e di microecosistemi distrutti.

29 ivy83, 2/08/10 12:03

Andrea ha scritto:
Il consumo di carne per un piccolo uccello è veramente infinitesimo, dubito che incrementi l'uccisione di animali. Messa in modo molto cinico: se con un decimillesimo di mucca si salva un piccolo uccello il bilancio è nettamente positivo.

Questo lo capisco, é una cosa che ho fatto e rifarei di nuovo.

Per la camole il discorso è più delicato, ma senza voler essere specisti e dire che la vita di un animale di una specie vale meno di quella di un animale di un'altra, dobbiamo considerare che sono insetti. Nessuno di noi guiderebbe l'auto trvolgendo centiniaia di cani, gatti, o uccelli, mentre lo facciamo con gli insetti.

Peter Singer parla di consapevolezza della vita: un cane, un gatto, un uccello, un topo, hanno coscienza di sè, sanno di essere vivi, sanno di soffrire o meno. Per gli insetti questo è molto meno sviluppato, non hanno cosicenza di essere vivi (così dice Singer).

Invece non riuscirei mai ad uccidere un insetto, neanche per salvare un rondone. È da ieri che ci penso e non riesco proprio a capire se sia giusto o sbagliato farlo.

30 ivy83, 2/08/10 12:10

FrancescaF ha scritto:
Luca, se la metti così dovresti pensare che per il pane e la pasta che ci mangiamo i trattori macinano vivi milioni di insetti, talpe, topi, lombrichi.
Dopo l'aratura e la trebbiatura i campi di grano diventano campi di battaglia coperti di cadaveri e di microecosistemi distrutti.

A questo penso spesso, ma non riferendomi ai cereali ma allo zucchero. È un alimento inutile ma la maggior parte di noi lo consuma e la sua produzione uccide molti piú animali del miele( che potrebbe sostituirlo), e non solo insetti ma come dici tu anche piccoli mammiferi.. Certo é un effetto collaterale, gli animali non vengono sfruttati come succede con le api.

Comunque non consumo miele e cerco di limitare lo zucchero anche per la mia di salute :)

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"Papà, raccontami ancora di quando le persone hanno smesso di uccidere gli animali per mangiarli."

La storia che studieranno le prossime generazioni la stiamo scrivendo noi adesso. Facciamo in modo che sia una storia migliore per tutti gli esseri viventi.

Scrivi la storia con noi