[Prosegue da vhemt] Figli veg ; pagina 5

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61 danvegan, 3/04/12 22:40

Ho letto questa discussione adesso.

Anzitutto non sono d' accordo sul fatto che la scuola debba servire da "palestra" per farsi accettare dai compagni e farsi rispettare, e, perdonatemi, neppure per esporre il proprio modo di vivere: non si puo' dare una simile responsabilita' ad un bambino sapendo che ha tutti contro, e che comunque tutti gli altri bambini hanno alle spalle i genitori che magari li obbligano a mangiare animali. Mi immagino gia' la scena, "se vuoi le patatine e la torta devi prima mangiare la carne"

Quindi io mio figlio lo manderei in una scuola vegana, ho chiesto a Laura e la sua risposta e' stata:

"in quella vegana, naturalmente. Perche' se potessi scegliere se lavorare in un posto di vegani o uno di onnivori dove lavoreresti? E comunque parliamo di un problema che, presumo, per adesso non si pone"

62 Andrea, 4/04/12 09:31

luca_z ha scritto:
Non ci capiamo... Mi è difficile accettare il parallelo, l'esempio.

Certo, è qui che c'è il divario insanabile tra le due visioni.

Comunque, che farei? Non lo so. Non correrebbe
alcun rischio? La razza non sarebbe una materia scolastica, come ad esempio non lo è l'educazione alimentare in una scuola italiana e quindi non sarebbe penalizzato neanche in questo senso? Lo porterei nella scuola razzista, lo andrei a prendere all'uscita e presiederei alle riunioni di classe. Almeno come testimonianza della nostra realtà nel loro ambito di m.
Sì, penso che farei questo. Ho anche chiaro il fatto che tu faresti il contrario.

Sì, certo che farei il contrario e non farei educare un bambino di 5 anni da insegnanti schiavisti se avessi un'alternativa.

Facciamo un passo avanti... Le posizioni di ciascuno mi sembrano chiare: nessuno dei due considera il metodo dell'altro sbagliato, entrambi consideriamo il proprio preferibile all'altro.

Beh no.. io considero assolutamente sbagliato che un genitore potendo scegliere tra mandare il figlio in una scuola di schiavisti o in una scuola basata sull'uguaglianza scelga la prima affinché questa gli faccia da "palestra" e lui sia una "testimonianza" di un diverso modo di vivere.

63 luca_z, 4/04/12 10:52

danvegan ha scritto:
Ho letto questa discussione adesso.

Anzitutto non sono d' accordo sul fatto che la scuola debba servire da "palestra" per farsi accettare dai compagni e farsi rispettare, e, perdonatemi, neppure per esporre il proprio modo di vivere: non si puo' dare una simile responsabilita' ad un bambino sapendo che ha tutti contro, e che comunque tutti gli altri bambini hanno alle spalle i genitori che magari li obbligano a mangiare animali. Mi immagino gia' la scena, "se vuoi le patatine e la torta devi prima mangiare la carne"

Non è stato detto questo. Se non è ancora chiaro il mio punto di vista, è chiaro che rispiegandolo non riuscirei a fornirti altri elementi per farmi capire.
Il bambino vegan avrebbe alle spalle i suoi genitori, come tutti gli altri bambini.
La testimonianza di Fiordaliso (scusami se ti tiro sempre in ballo, ma nessun altro ha raccontato la propria esperienza) è la riprova che nelle scuole ci sono genitori specisti, insegnanti specisti, bambini onnivori ma che nessuno di questi farà "violenza" su tuo figlio.

Quindi io mio figlio lo manderei in una scuola vegana, ho chiesto a Laura e la sua risposta e' stata:

"in quella vegana, naturalmente. Perche' se potessi scegliere se lavorare in un posto di vegani o uno di onnivori dove lavoreresti? E comunque parliamo di un problema che, presumo, per adesso non si pone"

No, chiaro, il problema non si pone.
Il posto di lavoro mi sembra un'ottima occasione per testimoniare la scelta animalista... La scuola la escludiamo, il posto di lavoro lo escludiamo, continuiamo così e di occasioni per "catechizzare" non ce ne rimarranno molte.

64 luca_z, 4/04/12 11:10

Andrea ha scritto:
luca_z ha scritto:
Non ci capiamo... Mi è difficile accettare il parallelo, > l'esempio.

Certo, è qui che c'è il divario insanabile tra le due visioni.

Ne sono consapevole anche io.

Comunque, che farei? Non lo so. Non correrebbe
alcun rischio? La razza non sarebbe una materia scolastica, > come ad esempio non lo è l'educazione alimentare in una > scuola italiana e quindi non sarebbe penalizzato neanche in > questo senso? Lo porterei nella scuola razzista, lo andrei a > prendere all'uscita e presiederei alle riunioni di classe. > Almeno come testimonianza della nostra realtà nel loro > ambito di m.
Sì, penso che farei questo. Ho anche chiaro il fatto che tu > faresti il contrario.

Sì, certo che farei il contrario e non farei educare un bambino di 5 anni da insegnanti schiavisti se avessi un'alternativa.

Che comunque non influenzerebbero in alcuna maniera la crescita di tuo figlio; mi sembra sia stato scritto anche questo.

Facciamo un passo avanti... Le posizioni di ciascuno mi > sembrano chiare: nessuno dei due considera il metodo > dell'altro sbagliato, entrambi consideriamo il proprio > preferibile all'altro.

Beh no.. io considero assolutamente sbagliato che un genitore potendo scegliere tra mandare il figlio in una scuola di schiavisti o in una scuola basata sull'uguaglianza scelga la prima affinché questa gli faccia da "palestra" e lui sia una "testimonianza" di un diverso modo di vivere.

Mi reputeresti un cattivo papà per questo?

65 Lia78, 4/04/12 11:47

luca_z ha scritto:
Andrea ha scritto:
luca_z ha scritto:
Non ci capiamo... Mi è difficile accettare il parallelo, > > l'esempio.

Certo, è qui che c'è il divario insanabile tra le due > visioni.

Ne sono consapevole anche io.

Comunque, che farei? Non lo so. Non correrebbe
alcun rischio? La razza non sarebbe una materia scolastica, > > come ad esempio non lo è l'educazione alimentare in una > > scuola italiana e quindi non sarebbe penalizzato neanche in > > questo senso? Lo porterei nella scuola razzista, lo andrei a > > prendere all'uscita e presiederei alle riunioni di classe. > > Almeno come testimonianza della nostra realtà nel loro > > ambito di m.
Sì, penso che farei questo. Ho anche chiaro il fatto che tu > > faresti il contrario.

Sì, certo che farei il contrario e non farei educare un > bambino di 5 anni da insegnanti schiavisti se avessi > un'alternativa.

Che comunque non influenzerebbero in alcuna maniera la crescita di tuo figlio; mi sembra sia stato scritto anche questo.

Oddio, arrivare a dire che gli insegnanti e, più in generale, l'ambiente scolatisco, non influenzano in alcuna maniera la crescita di un bambino mi sembra veramente un pò troppo. Sicuramente si sopravvive :D

66 luca_z, 4/04/12 12:42

Lia78 ha scritto:
Oddio, arrivare a dire che gli insegnanti e, più in generale, l'ambiente scolatisco, non influenzano in alcuna maniera la crescita di un bambino mi sembra veramente un pò troppo. Sicuramente si sopravvive :D

Sì, sì, hai ragione. Letta così, è pessima. L'ambito era più ampio.

67 AntonellaSagone, 4/04/12 13:32

in effetti, questo è il motivo per cui molti post fa dicevo che questo discorso è assurdo fatto in astratto, e non può portare che a radicalizzare le posizioni. Infatti ognuno ha in mente situazioni concrete mentre parla delle varie opzioni, ma è chiaro che abbiamo in mente scenari molto diversi fra loro.

Prima di tutto posso assicurare che insegnanti e compagni, se ottusi, autoritari, violenti, ignoranti e arroganti, possono altroché influenzare la vita e lo sviluppo dei propri figli, e metterei il beneficio del dubbio anche sul "si sopravvive": si sopravvive, appunto! Ma come? Mia figlia è stata rovinata dal bullismo nelle scuole primarie che ha frequentato, e i soprusi e la derisione dei compagni (parliamo di elementari) uniti alla connivenza e omertà degli insegnanti l'hanno segnata a tal punto che ancora adesso ha problemi a studiare, ha perso un anno di scuola, e un altro anno dopo il liceo prima di decidersi a riprendere gli studi. Ancora adesso è vulnerabile alle critiche e fatica ad essere assertiva, anche se "ci sta lavorando".

Devo dire che sinceramente se avessi potuto scegliere scuole diverse lo avrei fatto, le ho anche cambiato scuola una volta ma purtroppo l'aria che tira dalle mie parti è questa. Figuriamoci per la scelta veg, qui i genitori insorgono perché i bambini non hanno carne tutti i giorni e ho dovuto lottare solo per pretendere che le insegnanti alla materna non OBBLIGASSERO mia figlia a mangiare quando non voleva.

quindi anche se capisco il punto di vista di Luca devo dire che la sua posizione è accettabile quando esiste un quadro variegato di posizioni all'interno della classe, e un certo grado di civiltà e rispetto di fondo fra genitori/bambini/insegnanti, altrimenti è semplicemente un gioco al massacro e indovinate chi sarà l'agnello sacrificale.

Parliamo quindi non per partito preso o per teoria, ma nel concreto delle situazioni reali.

68 Andrea, 4/04/12 13:53

AntonellaSagone ha scritto:
quindi anche se capisco il punto di vista di Luca devo dire che la sua posizione è accettabile quando esiste un quadro variegato di posizioni all'interno della classe, e un certo grado di civiltà e rispetto di fondo fra genitori/bambini/insegnanti, altrimenti è semplicemente un gioco al massacro e indovinate chi sarà l'agnello sacrificale.

Ma io non ho mai sentito di un bambino che ha avuto problemi perché vegan, il bullismo di solito non cerca un motivo. Se fosse questo il problema sarei d'accordo con Luca: i prolbemi uno li puà avere perché alto, basso, magro, grasso, ecc. ecc.

Quello che a me fa paura invece è un ambiente in cui in modo molto "pulito" vengono fatte passare come normali idee sbagliate. Per questo l'esempio del Sud Africa.

Essere immersi per buona parte della giornata in un ambiente in cui vien insegnato che è normale sopraffare i neri o gli animali non è certo un bene.

69 Andrea, 4/04/12 13:53

luca_z ha scritto:
La testimonianza di Fiordaliso (scusami se ti tiro sempre in ballo, ma nessun altro ha raccontato la propria esperienza) è la riprova che nelle scuole ci sono genitori specisti, insegnanti specisti, bambini onnivori ma che nessuno di questi farà "violenza" su tuo figlio.

Questo è ovvio e si sta ripetendo dall'inizio. Ma la stessa Fiordaliso ha detto che potendo scegliere opterebbe una scuola vegan.

Il posto di lavoro mi sembra un'ottima occasione per testimoniare la scelta animalista... La scuola la escludiamo, il posto di lavoro lo escludiamo, continuiamo così e di occasioni per "catechizzare" non ce ne rimarranno molte.

Dai, parli con persone che dedicano ogni momento della loro vita a diffondere queste tematiche (il termine "catechizzare" anche se tra virgolette lo trovo spaventoso, non si parla di convertire a una religione, ma di far capire alla gente che sta ammazzando animali). Allora in base a questo ragionamento dovresti cambiare lavoro ogni anno e far cambiare a tuo figlio scuola ogni anno per fare da esempio a più persone possibile?

Sono contrario all'idea delle comuni vegan proprio perché non ci si deve isolare, ma per chiunque faccia un minimo di attività divulgativa non credo che passare 8 ore al giorno con certe persone piuttosto che con altre faccia la differenza. Con un impegno di un paio d'ore si raggiungono più persone di quanti colleghi si possano conoscere in tutta la vita lavorativa.

70 Andrea, 4/04/12 13:54

luca_z ha scritto:
Che comunque non influenzerebbero in alcuna maniera la crescita di tuo figlio; mi sembra sia stato scritto anche questo.

E' stato scritto ma è assurdo.. veramente pensi che per un bambino frequentare una scuola con insegnati schiavisti e compagni che hanno gli schiavi di colore in casa e lo reputano giusto non influisca in alcun modo?

Mi reputeresti un cattivo papà per questo?

Molto peggio sinceramente.. Mandare un bambino in una scuola gestita e frequentata da schiavisti preferendola a una scuola gestita e frequentata da persone che credono nell'uguaglianza per me è un'azione criminale.

71 luca_z, 4/04/12 15:35

Andrea ha scritto:
luca_z ha scritto:
La testimonianza di Fiordaliso (scusami se ti tiro sempre in > ballo, ma nessun altro ha raccontato la propria esperienza) > è la riprova che nelle scuole ci sono genitori specisti, > insegnanti specisti, bambini onnivori ma che nessuno di > questi farà "violenza" su tuo figlio.

Questo è ovvio e si sta ripetendo dall'inizio. Ma la stessa Fiordaliso ha detto che potendo scegliere opterebbe una scuola vegan.

Il posto di lavoro mi sembra un'ottima occasione per > testimoniare la scelta animalista... La scuola la > escludiamo, il posto di lavoro lo escludiamo, continuiamo > così e di occasioni per "catechizzare" non ce ne rimarranno > molte.

Dai, parli con persone che dedicano ogni momento della loro vita a diffondere queste tematiche (il termine "catechizzare" anche se tra virgolette lo trovo spaventoso, non si parla di convertire a una religione, ma di far capire alla gente che sta ammazzando animali). Allora in base a questo ragionamento dovresti cambiare lavoro ogni anno e far cambiare a tuo figlio scuola ogni anno per fare da esempio a più persone possibile?

Sono contrario all'idea delle comuni vegan proprio perché non ci si deve isolare, ma per chiunque faccia un minimo di attività divulgativa non credo che passare 8 ore al giorno con certe persone piuttosto che con altre faccia la differenza. Con un impegno di un paio d'ore si raggiungono più persone di quanti colleghi si possano conoscere in tutta la vita lavorativa.

Non conosco di persona danvegan (citavo lui, quindi mi sembra chiaro che rispondessi a quanto da lui detto) e non sapevo che "dedicasse ogni momento della sua vita" nella diffusione dell'animalismo. Beh, se è un attivista a tempo pieno allora è chiaro che il discorso per lui non valga. Considera il mio uso di "catechizzare" come estensione del termine nell'uso comune/amichevole.
Decisamente no e, credici o meno, non lo farei neanche girare dopo scuola con cartelli antispecisti mentre gli altri bimbi giocano al parchetto.... Non esageriamo.
Fuori dalle scuole e dal posto di lavoro allora, se minimamente "attivi", per il proprio meritato benessere. Beh Andrea, oltre a "punti di vista" e "tutto corretto", che altro dovrei dire?

72 luca_z, 4/04/12 15:39

Andrea ha scritto:
luca_z ha scritto:
Che comunque non influenzerebbero in alcuna maniera la > crescita di tuo figlio; mi sembra sia stato scritto anche > questo.

E' stato scritto ma è assurdo.. veramente pensi che per un bambino frequentare una scuola con insegnati schiavisti e compagni che hanno gli schiavi di colore in casa e lo reputano giusto non influisca in alcun modo?

Mi reputeresti un cattivo papà per questo?

Molto peggio sinceramente.. Mandare un bambino in una scuola gestita e frequentata da schiavisti preferendola a una scuola gestita e frequentata da persone che credono nell'uguaglianza per me è un'azione criminale.

Del divario insanabile abbiamo già parlato...

73 luca_z, 4/04/12 15:56

AntonellaSagone ha scritto:
in effetti, questo è il motivo per cui molti post fa dicevo che questo discorso è assurdo fatto in astratto, e non può portare che a radicalizzare le posizioni. Infatti ognuno ha in mente situazioni concrete mentre parla delle varie opzioni, ma è chiaro che abbiamo in mente scenari molto diversi fra loro.

Prima di tutto posso assicurare che insegnanti e compagni, se ottusi, autoritari, violenti, ignoranti e arroganti, possono altroché influenzare la vita e lo sviluppo dei propri figli, e metterei il beneficio del dubbio anche sul "si sopravvive": si sopravvive, appunto! Ma come? Mia figlia è stata rovinata dal bullismo nelle scuole primarie che ha frequentato, e i soprusi e la derisione dei compagni (parliamo di elementari) uniti alla connivenza e omertà degli insegnanti l'hanno segnata a tal punto che ancora adesso ha problemi a studiare, ha perso un anno di scuola, e un altro anno dopo il liceo prima di decidersi a riprendere gli studi. Ancora adesso è vulnerabile alle critiche e fatica ad essere assertiva, anche se "ci sta lavorando".

Devo dire che sinceramente se avessi potuto scegliere scuole diverse lo avrei fatto, le ho anche cambiato scuola una volta ma purtroppo l'aria che tira dalle mie parti è questa. Figuriamoci per la scelta veg, qui i genitori insorgono perché i bambini non hanno carne tutti i giorni e ho dovuto lottare solo per pretendere che le insegnanti alla materna non OBBLIGASSERO mia figlia a mangiare quando non voleva.

quindi anche se capisco il punto di vista di Luca devo dire che la sua posizione è accettabile quando esiste un quadro variegato di posizioni all'interno della classe, e un certo grado di civiltà e rispetto di fondo fra genitori/bambini/insegnanti, altrimenti è semplicemente un gioco al massacro e indovinate chi sarà l'agnello sacrificale.

Parliamo quindi non per partito preso o per teoria, ma nel concreto delle situazioni reali.

Mi dispiace per tua figlia. Non so se la domanda è lecita... Gli episodi di bullismo si sono verificati per la scelta vegan?
Di che quartiere sei?

74 luca_z, 4/04/12 16:22

luca_z ha scritto:
Mi dispiace per tua figlia. Non so se la domanda è lecita... Gli episodi di bullismo si sono verificati per la scelta vegan?
Di che quartiere sei?

Come non detto, scusami. Mi sono reso conto che la domanda è inutile.

75 Guest, 4/04/12 17:21

luca_z ha scritto:
Il posto di lavoro mi sembra un'ottima occasione per testimoniare la scelta animalista... La scuola la escludiamo, il posto di lavoro lo escludiamo, continuiamo così e di occasioni per "catechizzare" non ce ne rimarranno molte.

Considera il mio uso di "catechizzare" come estensione del termine nell'uso comune/amichevole.
Decisamente no e, credici o meno, non lo farei neanche girare dopo scuola con cartelli antispecisti mentre gli altri bimbi giocano al parchetto.... Non esageriamo.
Fuori dalle scuole e dal posto di lavoro allora, se minimamente "attivi", per il proprio meritato benessere.

Scus Luca.. ma a me pare che tu ti stia contraddicendo; prima dici "come faremmo a catechizzare più persone possibili? e poi dici: "Ah..ma mica si può catechizzare in ogni dove e in ogni momento!"

In base al secondo punto quindi non vedo perché sei contrario ad una scuola che ha come insegnanti persone che non insegnano che la "carne" fa bene..

Poi dici: bisogna "catechizzare" per un meritato benessere (che equivale a "quieto vivere")..

Questa non l'ho capita.. perché se uno volesse un proprio meritato benessere sceglierebbe una scuola in cui non viene insegnato che la "carne" fa bene..appunto.. Se invece lo si fa per combattere per un proprio diritto ad essere rispettato è una cosa..(ma se lo sia fa solo per questo non vedo la necessità dello sbattimento visto che ipoteticamente ci sarebbe già una scuola in cui i bambini vegan sarebbero "rispettati"); se uno invece lo fa per "catechizzare" più persone possibili è ancora un'altra cosa (perché questo significa salvare più animali possibili quindi stiamo su un altro livello)..anche se continuo a dubitare della capacità di un bambino di 6 o 7 anni di convincere gli altri bambini a diventare già solo vegetariani...

Non capisco poi perché pensi che un bambino che guarda video sulla macellazione per poterla spiegare agli altri..che sappia quello che veramente fa bene mangiare, che sappia cosa succede nel mondo, che va a fare la spesa con i propri genitori guardando cosa succede nel mondo più vicino a lui, ecc ecc..sia più svantaggiato rispetto a uno che "fa palestra" semplicemente per farsi riconoscere un pasto vegan e per non essere costretto dalle insegnanti a mangiare i suoi simili..

Cioè... o siamo noi che non capiamo..o sei tu che ti stai copntraddicendo... oppure non so... Il discorso è talmente semplice che non capisco neppure come tu possa non capire la differenza tra: necessità di frequentare una scuola in cui si insegna a mangiare malamente e in cui vedere gli altri fare altrettanto e il poter scegliere invece un ambiente più disteso in cui non è necessario dover spiegare le motivazioni per le quali non bisogna far riprodurre, squartare e mangiare animali...

Cioè.. non è che la scuola ideale di cui stiamo parlando insegnerebbe cose diverse dal punto di vista scolastico..offrirebbe semplicemente un clima più piacevole per un bambino di 7 anni.. non stiamo parlando di scuole simili a quelle americane in cui nei libri di storia vi è la compresenza della storia di Adamo ed Eva e le teorie dell'evoluzione di Darwin...oppure la creazione dell'universo in 7 giorni con la teoria delle stringhe... cioè..capisci... non c'è isolamento...gli isolati e indottrinati sono gli altri bambini a cui non è concesso di pensare ad un coniglio come un essere vivente che ha tutto il diritto di vivere (a loro viene regalato il zhuzhu pez della pubblicità)...

Per di più non ho per esempio mai sentito che persone che hanno studiato in casa (e non sto parlando di vegan o religiosi.. ma persone che studiano in casa perché magari hanno la possibilità di farlo con insegnanti privati ecc) non abbiano sviluppato gli stessi muscoli di quelli che hanno fatto "palestra"...

Quello che dici sarebbe vero se fosse realistico il fatto che un bambino di 7 anni possa portare ad altri bambini a diventare vegan...
ma visto che tu stesso hai detto che bisogna fare palestra per farsi rispettare e non per fare proselitismo (visto che non si può fare in ogni momento e in ogni luogo e che comunque sarebbe una conseguenza del dare l'esempio..[e spero che un bambino di 7 anni sia all'altezza di dare l'esempio].. non riesco a capirti..

O sei tu che ti stai contraddicendo..oppure sono io che non ho capito cosa hai detto fin'ora... ma va bene..è lo
stesso.

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