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2056 Vento, 2/01/12 15:34

Dove lo scrivo? Lo scrivo qua? Bene.

Sto da schifo. Potrei star peggio, certo, potrei essere inciampato da una scarpata ed essere rimasto incastrato tra gli speroni rocciosi, taglienti come lame, con le gambe rotte annodate intorno al collo per non perderle. O potrei essere stato investito da una macchina di quelle elettriche e leggere, che mi ha frantumato tutto ma lasciato vivo in piena notte su una stradina non trafficata. O potrei essere il figlio di un macellaio (ma c'è differenza tanto tra esecutore e committente, chi ha maggiore colpa?).

La sintesi è che sto da schifo e che raramente in passato sono stato così male. Ho la sensazione post-Earthlings, solo che è diventata la norma e non se ne va mai. Sto sfanculando tutti i non vegan dalla mia lista amici di penna (che amici reali neanche l'ombra), e non lesino sulle parole dure, anche pubbliche.

Forse la definizione giusta è "ne ho le palle piene di questo mondo", direi che è la migliore che possa dare al momento.

2057 Guest, 2/01/12 16:11

Vento ha scritto:
Sto da schifo. Potrei star peggio, certo, potrei essere inciampato da una scarpata ed essere rimasto incastrato tra gli speroni rocciosi, taglienti come lame, con le gambe rotte annodate intorno al collo per non perderle. O potrei essere stato investito da una macchina di quelle elettriche e leggere, che mi ha frantumato tutto ma lasciato vivo in piena notte su una stradina non trafficata...

Vento...stai travisando un dettaglio.. tutto quello che hai citato riguarda noi stessi..e sopportare le cose che possono capitare alla nostra persona è un gioco da ragazzi rispetto al "sopportare" quello che gli altri fanno nei confronti di altri esseri, di fatto il sentirsi inutili (anche se si possono fare tante cose..certo...) in confronto alla vastità dell'imperante insensibilità sul concetto stesso di vita e sul diritto di esistere di per se stesso, proprio di ogni essere vivente, è molto diverso.... è una cosa che rimane costante, una persona che sente la sofferenza, ne sente la bruttura, la pesantezza, chiamala come vuoi... la sente sempre, non si cancella..piuttosto la si pone come motore per andare avanti e fare sempre di più..

La sintesi è che sto da schifo e che raramente in passato sono stato così male. Ho la sensazione post-Earthlings, solo che è diventata la norma e non se ne va mai.

E' proprio questo il punto. Quella sensazione non se ne va mai, ma è la reazione a questa percezione che deve essere diversa, perché inevitabilmente e paradossalmente è il sentirsi uno schifo che ti porta via tante enrgie e vitalità... ti sfinisce... tanto da pensare che un rullo compressore non avrebbe sortito un effetto così devastante nel petto!...

Sto sfanculando
tutti i non vegan dalla mia lista amici di penna (che amici reali neanche l'ombra), e non lesino sulle parole dure, anche pubbliche.

Non c'è nulla di male a mandare a fare in c***o la gente!! Quindi non fartene un problema!

Forse la definizione giusta è "ne ho le palle piene di questo mondo", direi che è la migliore che possa dare al momento.

Tutti ne abbiamo le palle piene e il pensiero che nulla potrebbe cambiare in futuro è veramente deprimente, ma ho imparato una cosa leggendo qui .. dovremmo darci una possibilità, dovremmo darci del tempo per fare qualcosa, per cambiare le cose...ogni giorno, ogni settimana... tu lo stai facendo con la colonia di gattini, altri volantinando ecc..; dobbiamo dare una speranza a noi stessi e agli animali.

Il senso di schifo per il mondo non se ne andrà mai, ma deve crescere la coscienza che possiamo cambiare il mondo, perché le idee si propagano in modo esponenziale... certo..anche le idee opposte si propagano allo stesso modo... ma io credo che concezione e credenze che si basano su percezioni illusorie come il gusto, il senso di grandezza e superiorità, non possono attecchire a lungo senza lasciare una traccia su chi ne fa un proprio stile di vita.. tant'è che si muore di cancro, diaete, ictus, ipertensione, guerre, fame... certo..non è che questo ci rallegri più di tanto... ma le idee nuove, una nuova coscienza sulle cose ha bisogno di molto tempo per essere assorbita da un grande numero di persone, accettata, integrata e considerata una realtà come la sfericità della terra!

2058 fiordaliso09, 2/01/12 16:26

Vento hai tutta la mia comprensione, anche a me ultimamente cadono le braccia, ma non farti bloccare dai pensieri negativi.
Ho scovato di recente questa bella citazione:
"Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l'inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare."
- Albert Einstein

Diamoci da fare fin dove possiamo.

2059 seitanterzo, 2/01/12 16:27

Vento, è il momento buono per dare una svolta! ;)

2060 Guest, 2/01/12 16:29

Ora... all'assessore provinciale,tutela fauna e flora.. cosa dovrei rispondere se non con un grande "v*****o" alla risposta che mi ha dato riguardo la protesta contro la costruzione di un campo di gara di pesca sul Po:
[cito solo un piccolo pezzo]
..L’intesa sottoscritta comprende, tra l’altro, “... la realizzazione di percorsi facilitati di accesso alla sponda, idonei quali postazioni di pesca per cittadini diversamente abili, collegati alla pista ciclabile”.Se poi la pista ciclabile, i predetti stradelli e la pulizia di parte della sponda possano costituire condizioni ideali per l’organizzazione sporadica di competizioni alieutiche, si ritiene debba considerarsi un valore aggiunto perché aumenta l’interesse di salvaguardia dell’intera area di parte di un ulteriore componente sociale - i pescatori - che in questi anni ha dimostrato particolare impegno per la tutela dei nostri fiumi...

Capito..ora ci manca che pure i diversalmente abili si mettano a pescare.. lo hanno fatto per i pescatori che hanno dimostrato impegno nella tutela dei fiumi??... Grazie al c***o... è come e dire che uno che fa pattinaggio sul ghiaccio curi meticolosamente la lastra sul quale deve esercitarsi..è come dire che un assasino cancelli meticolosamente le sue impronte dall'arma.. boh.. cosa quella signora non ha capito riguardo al mio disgusto non lo so!

2061 Carlovegan, 5/01/12 18:12

Guest ha scritto:
Ora... all'assessore provinciale,tutela fauna e flora.. cosa dovrei rispondere se non con un grande "v*****o" alla risposta che mi ha dato riguardo la protesta contro la costruzione di un campo di gara di pesca sul Po

Secondo me sta gentaglia si merita ben altro che un vaffunqlo!
Non ti dico cosa ho risposto io

2062 AntonellaSagone, 8/01/12 11:51

Lifting_Shadows ha scritto:
AntonellaSagone ha scritto:
ma l'Esp-o può esprimere TUTTE le sfumature che vuoi di > TUTTI i concetti che vuoi. Anche quelli che ancora non si > erano pensati, perché non c'era lo strumento linguistico > capace di esprimerli.

E però queste due cose mi sembrano in contrasto... Ma se mi dite come si traduce la sfumatura ironico-sfottente in "devi scrivere in italiano correggiuto" forse mi convinco :)

mi era sfuggito questo! ma non è difficile, basta "sbagliare" ortografia...

vi devas skribi per korekta Esperanta lingvo (sarebbe corretto)

per esempio,
vi devas skribbi in korrecta Esperanta lango

sarebbe da sganasciarsi, perché le doppie in Esp-o non esistono, quindi è un calco dall'italiano, perché il complemento di mezzo vuole il "per", e perché lango è la lingua che sta in bocca, e non quella che si parla (in Esp-o non ci sono doppi significati per un solo termine).

quindi ho scritto (male) che tu devi scrivere correttamente dentro la tua lingua (che è evidentemente una lingua che sa l'esperanto, a differenza di me)

interessante riflessione, comunque, che l'esempio che tu hai fatto è una storpiatura dell'italiano causata dall'aver applicato la regola generale a un verbo che non la segue... mentre in Esp-o tocca fare l'inverso, perché non si può fare quel tipo di errore, dato che tutti i verbi si declinano regolarmente.

Ad es spesso i bambini fanno quel tipo di errore, pe es dicono "faciuto" invece di fatto, oppure creano parole che non esistono a partire da un radicale (ad es mia cugina da piccola disse: "vieni, affinestriamoci!"). In Esp-o questo sarebbe corretto e regolarissimo, perché puoi partire da un radicale e farci tutto, verbi, aggettivi, sostantivi, avverbi ecc ecc. Questo fa pensare che in un certo senso le possibilità dell'Esp-o offrono l'occasione di esprimere certe tendenze del linguaggio che sono già "naturali" nell'essere umano ma che la costrizione delle lingue cosiddette naturali, con le loro irregolarità e impossibilità, non permettono (sembra un bisticcio ma non lo è :-))

2063 Lifting_Shadows, 8/01/12 13:19

AntonellaSagone ha scritto:
sarebbe da sganasciarsi, perché le doppie in Esp-o non esistono, quindi è un calco dall'italiano, perché il complemento di mezzo vuole il "per", e perché lango è la lingua che sta in bocca, e non quella che si parla (in Esp-o non ci sono doppi significati per un solo termine).

Esatto, ma è proprio questa cosa che è innaturale e a me proprio non va giù: tutte le lingue naturali hanno parole con due o più significati e da qui nascono ambiguità, metafore e tante altre figure retoriche, doppi sensi, barzellette...che sono le cose che rendono una lingua viva. Per riuscire a tradurre quella frase ci si è dovuti comunque basare sull'italiano: la presenza delle doppie, l'ambiguità della parola “lingua”, cioè voglio dire che l'esperanto da solo non avrebbe potuto fare la battuta, si è dovuto appoggiare alle regole enon regole dell'italiano.

interessante riflessione, comunque, che l'esempio che tu hai fatto è una storpiatura dell'italiano causata dall'aver applicato la regola generale a un verbo che non la segue... mentre in Esp-o tocca fare l'inverso, perché non si può fare quel tipo di errore, dato che tutti i verbi si declinano regolarmente.

Infatti i verbi più irregolari, in tutte le lingue -per lo meno quelle che conosco- sono soprattutto i verbi più antichi, di base: avere e essere in primis, andare, dire, bere...per restare all'italiano. Sono quello che ci resta delle coniugazioni verbali indoeuropee, che avevano più classi rispetto ad oggi, sono l'eredità che ci è rimasta dei nostri progenitori e questa è una cosa bellissima, non la eliminerei mai. Ci sono secoli di storia lì dentro, un participio passato irregolare ha una vicenda straordinaria da raccontare!

Ad es spesso i bambini fanno quel tipo di errore, pe es dicono "faciuto" invece di fatto, oppure creano parole che non esistono a partire da un radicale (ad es mia cugina da piccola disse: "vieni, affinestriamoci!"). In Esp-o questo sarebbe corretto e regolarissimo, perché puoi partire da un radicale e farci tutto, verbi, aggettivi, sostantivi, avverbi ecc ecc. Questo fa pensare che in un certo senso le possibilità dell'Esp-o offrono l'occasione di esprimere certe tendenze del linguaggio che sono già "naturali" nell'essere umano ma che la costrizione delle lingue cosiddette naturali, con le loro irregolarità e impossibilità, non permettono

I bambini sono capaci di riprodurre tutti i suoni di tutte le lingue esistenti al mondo, nella cosiddetta fase delle lallazioni. Però poi si limitano a riprodurre quelli che sortiscono effetti su chi gli sta affianco, perchè lo scopo principale della lingua è comunicare, quindi se io bambina italiana produco suoni cinesi nessuno mi capisce e la lingua perde la sua funzione. Questo può sembrare, ed effettivamente è, una limitazione, ma è l'unico modo che io ho per capire come funziona il mondo intorno a me, per comunicare i miei bisogni e capire quelli degli altri. Per capire me stesso e per riuscire ad esprimere me stesso, quindi, ho bisogno di ereditare le cose che quelli prima di me hanno già fatto e detto. Inizio a vedere il mio mondo con gli occhi degli altri. Anche questa è una cosa molto bella, fa capire che da soli non si può nulla e per quanto possiamo essere orsi c'è sempre bisogno di un altro come noi :) e noi facciamo il lavoro per quelli che vengono dopo.
La cosa brutta succede quando uno resta nella propria lingua, senza conoscerne almeno un'altra, perchè così non ci si renderà mai conto delle differenze grandi e piccole che quella lingua esprime, dei diversi modi di vedere il mondo che l'altra lingua riflette, dei diversi valori...anche un semplice proverbio, il cui senso è lo stesso ma si dice con parole o immagini diverse in due lingue la dice lunga sul popolo che lo ha inventato.

(Ovviamente la limitazione fonica avviene anche con l'esperanto perchè non ci sono tutti i suoni di tutte le lingue quindi devo mettere da parte molti di quelli a cui sono abituata).

Per fare un altro esempio, io italiana dico “linguistico” ma se studio il francese mi rendo conto che loro hanno due parole per dirlo, langagiere se riferito al linguaggio, linguistique se riferito alla linguistica. I francesi sono più precisi in questo caso. Però i russi dicono sempre jazyk sia che si tratti di lingua come organo sia che di lingua straniera che di linguaggio. Imparando una nuova lingua ci si si rende conto che la propria ha dei limiti in alcuni casi, e in altri invece è più specifica, quindi ti aiuta anche a migliorare la conoscenza della tua lingua madre, a capire come funziona, e che quello che può sembrare un ostacolo alla comunicazione (il doppio senso, l'ambiguità, la non corrispondenza eccetera) in realtà sono cose importantissime senza le quali non si potrebbe vivere.
Per questo proprio le irregolarità e i limiti di una lingua permettono tantissimo, anzichè vietare: è solo una questione di punti di vista, di come ci si approccia alla regola, di come si usa la lingua. Cosa rende un poeta migliore di un altro, uno scrittore diverso da un giornalista? Non solo e non tanto le cose che dice, ma COME le dice: il modo in cui usa la lingua, ne esce, non si fa ingabbiare, anche l'esperanto ha le sue gabbie altimenti non sarebbe possibile differenziarsi, si sarebbe tutti livellati, e uno scrittore non potrebbe differenziarsi dall'altro.

Mi piace molto l'idea di fondo dell'esperanto, ossia mettere insieme pezzi di più lingue per favorire la comprensione, ma per come la vedo io queste lingue non si sono mai separate davvero, almeno la maggior parte di quelle parlate in Europa, essendo tutte figlie di una stessa lingua: hanno in comune tantissimo, basta saperlo vedere. Alcuni esempi sono più immediati (ad esempio la parole “cucina” in tutte le lingue che vi vengono in mente), altri sono nascosti, perchè poi le lingue si sono trasformate, si sono divise, ma è stato giusto così, è stato naturale che succedesse, e nonostante tutto hanno ancora una struttura e un lessico che discende da quell'unica lingua che ha dato vita a tutte, quindi per me renderle simili ora è un po' contro natura, perchè lo sono già, molto di più di quanto si veda a occhio nudo. Sono sorelle nel sangue :)

(sembra un bisticcio ma non lo
è :-))

Ahaha, no no, infatti :)

2064 INDELICATA, 8/01/12 14:10

fiordaliso09 ha scritto:
"Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l'inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare."
- Albert Einstein

Pazzesco: è ciò che ho sempre pensato!!
Infatti mi ha sempre fatto incavolare ed ho sempre detestato quell' atteggiamento (oramai appartenente alla massa) del "lasciar correre"...
E' per quello che chi riesce a fare un passo avanti....a causa di persone del genere se ne ritrova due di passi...indietro!!! la differenza sta che almeno...qualcosa ha fatto. Atteggiamento che TROPPI dovrebbero imparare ad assumere.

2065 Carlovegan, 8/01/12 15:44

INDELICATA ha scritto:
fiordaliso09 ha scritto:
"Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai > combinati dai malfattori, ma per l'inerzia dei giusti che se > ne accorgono e stanno lì a guardare."
- Albert Einstein

Pazzesco: è ciò che ho sempre pensato!!
Infatti mi ha sempre fatto incavolare ed ho sempre detestato quell' atteggiamento (oramai appartenente alla massa) del "lasciar correre"...
E' per quello che chi riesce a fare un passo avanti....a causa di persone del genere se ne ritrova due di passi...indietro!!! la differenza sta che almeno...qualcosa ha fatto. Atteggiamento che TROPPI dovrebbero imparare ad assumere.

Specialmente in questo paese la gente è senza palle

2066 AntonellaSagone, 8/01/12 18:05

ciao Lift- innanzitutto voglio dirti che adoro questo tipo di discussioni :-)) io che sono traduttrice riesco a seguire benissimo i tuoi ragionamenti e a capire cosa si muove dietro; ma nello stesso tempo continuo a vedere i limiti dei tuoi argomenti causati dal fatto che non conosci la cosa di cui stai discutendo, e quindi parti da premesse inesatte.

la più importante cosa da dire sull'esperanto è che NON SI SOSTITUISCE ALLE LINGUE NAZIONALI. Si affianca. Le tue obiezioni si basano tutte su una premessa: sembra che tu pensi di dover scegliere o l'esperanto o la lingua nazionale. Ma non è affatto così!

di fatto, è il contrario. Proprio per il fatto che L'Esp-o è, di per sé, neutro, non ha radici storiche, non ha un'identità culturale, questo lo rende lo strumento perfetto per comunicare superando le barriere culturali e linguistiche, in un modo che fornisca il massimo di chiarezza e comprensione possibile. Non veicola nessuna storia, identità, cultura: quindi non può "colonizzare" culturalmente. E questo è un bene: perché permette di lasciare alla lingua locale tutto lo spazio di cui ha diritto, senza adulterarla con radici, idee, schemi logici estranei. L'inglese è una lingua affascinate, come tutte le lingue vive e portatrici di una cultura; però quella stessa lingua, usata impropriamente come lingua ponte, sta distruggendo le lingue nazionali. Guarda cosa succede all'italiano: ormai il cavallo di Troia è stato spalancato e dal suo ventre sono sciamati migliaia di vocaboli stranieri, che hanno di prepotenza scalzato via pezzi della nostra lingua e, con essi, della nostra storia, cultura, sistema di credenze. Le parole sono lo strumento del pensiero, e se usiamo uno strumento straniero pensiamo anche in un modo straniero. Perdiamo ricchezza.
Se si usasse l'Esp-o questo non avverrebbe, proprio perché la sua funzione è diversa. Non è quella di veicolare una storia e una cultura, ma di fare da ponte fra storie e culture diverse, altrimenti non facilmente comprensibili reciprocamente. Non ti offre lenti colorate per guardare: le sue lenti sono perfettamente trasparenti, e le puoi mettere sopra le tue, che hanno il colore dei secoli di storia della tua cultura. Però ti permette, proprio per questo, di comunicare con precisione sfumature di pensiero e concetti al di là delle barriere culturali e linguistiche.

un esempio qualsiasi. Se dico citofono, chi parla italiano sa cosa intendo. ma se "traduco" citophone, o qualsiasi altro vocabolo che significhi questo, l'altro deve sapere come si dice nell'altra lingua, o io devo conoscere il vocabolo della sua lingua per farmi capire. Immagina questo moltiplicato per centinaia di lingue: che spreco di risorse! Che Babele! per non dire, poi, affatto la stessa cosa, certe volte, perché ogni vocabolo locale ha la sua sfumatura di significato. ma se dico "alvokilo de la krado", sto dicendo "lo strumento che serve a chiamare qualcuno dal cancello", e mi capisce allo stesso modo un cinese, un aborigeno australiano o un norvegese, anche se non ha mai visto un citofono in vita sua. Con poche ore di studio, sono capace di comunicare questo concetto.

Un altro esempio. La parola relazione (relato) viene usata in italiano per tante accezioni diverse. Ma con L'Esp-o posso dargli infinite sfumature, con infinita precisione. Posso dire relatado, una relazione che dura nel tempo. Posso dire misrelato, una relazione disfunzionale. O ekrelato, se è iniziata proprio adesso, all'improvviso. Posso anche dargli vaghezza, una relatumo, una "specie" di relazione che forse relazione non è. E così via con infinite possibilità, che possono anche essere combinate in più elementi: misrelatumado potrebbe essere la relazione che ho con mio marito per esempio - in una parola ho fotografato con dovizia di particolari la mia triste storia matrimoniale a chi non sapeva nulla di me. Sono sicura che potrei giocare allo stesso modo anche con la parola "comunicazione". Ma se voglio restare sul generico, naturalmente, posso farlo e dire solo "komuniko" e lasciare te a lambiccarti ;-)

Ribadisco che varrebbe la pena, se sei così intrigata dal mistero delle lingue, spendere qualche ora a settimana per poche settimane (ripeto, basta un paio di mesi) per apprendere l'Esp-o, scoprirai uno strumento meraviglioso e anche un giocattolo meraviglioso.

Esatto, ma è proprio questa cosa che è innaturale e a me proprio non va giù: tutte le lingue naturali hanno parole con due o più significati e da qui nascono ambiguità, metafore e tante altre figure retoriche, doppi sensi, barzellette...che sono le cose che rendono una lingua viva.

scopriresti che non solo in Esp-o esistono traduzioni di tutti i più grandi prosatori e poeti di tutti i tempi, ma la sua versatilità gli permette tranquillamente tutto ciò che tu elenchi qui. E' una lingua viva, che in più di un secolo ha avuto anche lei la sua evoluzione, grazie alle tante persone vive che la parlano anche abitualmente.

Scopriresti che in Esp-o ciascuno può mantenere un suo stile nell'esprimersi, e che è bello sentire traccia, anche nella lingua-ponte, del sistema di pensiero delle lingue madri degli "Esp-parolantoi".

La cosa brutta succede quando uno resta nella propria lingua, senza conoscerne almeno un'altra, perchè così non ci si renderà mai conto delle differenze grandi e piccole che quella lingua esprime, dei diversi modi di vedere il mondo che l'altra lingua riflette, dei diversi valori...anche un semplice proverbio, il cui senso è lo stesso ma si dice con parole o immagini diverse in due lingue la dice lunga sul popolo che lo ha inventato.

condivido in pieno questo fascino: per esempio sono affascinata dai proverbi inglesi, così "crudeli" a volte... e hai notato come la sintassi inglese, lingua pragmatica, si affretta a mettere la principale per prima, e poi le derivate, perché ha fretta di farti sapere subito l'essenziale, e solo dopo darti le spiegazioni: "le cose sono così e cosà, perché questo, e dato quest'altro, secondo quest'altro ancora". Invece gli Italiani hanno l'obiettivo di conquistarti al loro pensiero, per cui ti ci portano piano piano: "dato che... e quest'altro... secondo il tale... poiché allora... (e qui già sei stato circuito) ...le cose stanno così!" (e sei fregato!).

ma guarda, il punto è che l'esp-o permette di studiare con più facilità altre lingue, è propedeutica, e non ostacola, anzi aiuta questo ampliamento della conoscenza. Solo che non crea, come l'uso dell'inglese, figli e figliastri.

Mi piace molto l'idea di fondo dell'esperanto, ossia mettere insieme pezzi di più lingue per favorire la comprensione

La tua idea dell'esperanto è semplicistica, e lontanissima dalla realtà :-)

per come la vedo io queste lingue non si sono mai separate davvero, almeno la maggior parte di quelle parlate in Europa, essendo tutte figlie di una stessa lingua: hanno in comune tantissimo, basta saperlo vedere.

E chi lo nega? evviva questa ricchezza, proprio per questo, dobbiamo difenderla e non permettere che tutte queste meravigliose diversità (e anche radici comuni) si imbastardiscano ibridandosi con un anglo-americano di esportazione che non rende merito nemmeno alla lingua inglese stessa, impoverendola e alterandola.

MO basta Lift- valla a studiare e poi ne riparliamo :-p

2067 ouranos87, 8/01/12 18:34

è bellissimo l'Esperanto, poi ti fa aprire la mente, almeno a me è successo così, per le altre lingue... poi ci sono fior di poeti e candidati nobel alla letteratura che hanno scritto in esperanto. c'è anche un sito, http://donh.best.vwh.net/Esperanto/ mi scaricavo le traduzioni dei racconti di Sherlock holmes e me le leggevo stampate, sul lettone in camera dei nonni quando andavo da loro coi miei :-) bei ricordi... non è una lingua che punta all'appiattimento generale, anzi, è "solo" una lingua-ponte, e spesso è bella perché ti permette di contattare gente al di fuori della mentalità "mainstream", per esempio mi ricordo un giornalino dell'associazione giovanile dove c'erano degli articoli scritti da liceali in India, su quello che facevano, come se la passavano, sulla loro cultura... tutta roba che in inglese si fa una certa fatica a trovare, poi c'è il mitico "pasporta servo" (e giuro che prima o poi il viaggetto lo faccio anch'io!), praticamente te ti paghi solo il viaggio e vieni ospitato per un po' di giorni da un esperantista da qualche parte del mondo, fai i lavori in casa ecc... ma così fai amici, impari bene l'esperanto "quotidiano" e anche la lingua di quel paese se la studi! eh, il problema è che è stato fatto un po' di casino intorno all'EO, è stato fatto passare per una lingua difficile (mentre si imparano le basi in 20 giorni, poi sai leggere quasi tutto, scrivere _correttamente_ quasi tutto ecc..., mica da ridere!), e tanto è bastato perché fosse catalogato come tale per milioni di persone, così, per sentito dire. è una grossa ingiustizia, perché sono tutte balle, l'unico modo per convincersi è provare a mettersi lì 10 minuti e rendersi conto che alla fine uno conosce già i verbi :-) poi è "open source" diciamo così, per comprare un vocabolario di qualsiasi lingua, su carta o cd, minimo 40 euri ti partono, ma minimo minimo, invece per l'esperanto si scarica tutto gratis (tutto ma non il frasario in formato testo di 4 righe, il più completo vocabolario esistente, una grammatica completissima, un corso ben fatto ecc... http://www.esperanto.it/corsi-in-rete/ provare per credere, e tutto gratis!), poi ci sono tanti podcast per l'ascolto (ma è una boiata perché non c'è un "accento di base", tutti devono essere in grado di capirlo quindi tutti quelli che leggono in internet hanno sempre una pronuncia molto chiara, cinesi compresi :-) ) ecc...

2068 Lifting_Shadows, 8/01/12 20:42

Antonella, chiudo anch'io aggiungendo solo che non ho mai pensato che l'esperanto si volesse sostituire alle lingue nazionali, ma forse rispondendo più al contenuto dei post dell'altra volta ci tenevo a puntualizzare che per me non è migliore delle lingue naturali.
Per quanto riguarda i prefissi e suffissi che possono dare le sfumatire di significato del tuo esempio, se ti dicessi che anche il tedesco ragiona così? Basta un prefisso o un suffisso a cambiare tutte le cose, e una sola parola composta in questo modo può significare cose che in altre lingue si dicono con 3, 4 anche più parole, e io posso capirla anche senza averla mai incontrata prima perchè riesco a scomporla.
Se per dire citofono nella lingua straniera devo saperlo dire, per me non è uno spreco di risorse, ma una ricchezza, ma immagino che su questo le nostre vedute siano lontane :)

Poche ore a settimana per l'esperanto non ce le ho, sarà che sono già piena fino ai capelli con le mie lingue, ma quando ho qualche ora libera a dire il vero imparo lo svedese su youtube :)

2069 Lifting_Shadows, 8/01/12 20:48

eweg ha scritto:

si riferiva ai telespettatori, immaginala con questa http://www.youtube.com/watch?v=9LHk2GDs-0U (anche se la versione sarebbe un'altra, ma l'originale è meglio)

Volevo guidarvi per mano alla scoperta dei meandri della mia credenza.
Certo però le foto, signori, le FOTO, o penserò che non vi piace il concorso o non vi piaccio io! :( che vi ho fatto io?

Carlovegan ha scritto:
Sono dei pensieri non digitali ma materiali ed il casotto è spedirveli, quindi vedo se le spedizioni le può fare direttamente la fonte alla quale però andranno dati i vostri indirizzi. Sto elaborando il da farsi, abbiate fiducia!

Iiiih, addirittura! Questo forum si conferma uno dei più compatti e collaborativi del web, nel corso degli anni le cose che sono partite da e arrivate a casa mia non si contano più e sono di tutti i tipi :)

2070 eweg, 8/01/12 20:52

Creiamo una lingua per tutti i vegan del mondo? Ho già delle parole.

DIZIONARIO VEGAN-ITALIANO

Orco = essere umano che si nutre di altri animali
Vampiro = latto-ovo vegetariano
Marinese = maionese
Bidodici = bestemmia, imprecazione
Promi = [da definire]
"Va su Promiseland" = "va in mona"

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Cos'hanno in comune queste persone? Ciascuno di loro sta salvando migliaia di animali.

Siamo tutti diversi, trova il modo adatto a TE per aiutare gli animali!