dentifricio coop e certificazione icea

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1 gio_c, 16/12/11 10:52

Ciao, sto progressivamente passando ai prodotti cruelty free e vegan man mano che li finisco,
ieri in un negozio di prodotti bio ho preso il detersivo per i piatti, l'etichetta riporta la certificazione icea-lav e specifica pure che l'azienda è contraria alla sperimentazione e che non ci sono ingredienti animali
poi alla coop ho comprato il dentifricio marchio coop, la commessa mi ha detto che la linea essere non esiste più
ma da qualche parte in internet avevo letto che va bene il marchio coop in generale
però sul tubetto non c'è scritta nessun tipo di informazione su certificazioni, sperimentazioni etc
inoltre sulla lista vivo, vedo che il marchio coop:

COOP
_fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
_reperibile presso: Supermercati COOP (tutti i prodotti per l'igiene della persona a marchio COOP)
_NO test dall'anno: ---
_ingredienti animali: ---
_contatti: www.e-coop.it

non dovrebbe essere scritto il numero di certificazione etc sul tubetto? in base a cosa viene considerato cruelty free? grazie

2 Andrea, 16/12/11 11:32

gio_c ha scritto:
ma da qualche parte in internet avevo letto che va bene il marchio coop in generale

Esatto, ma solo per i prodotto per l'igiene personale. I prodotti per la casa invece non sono cruelty-free.

non dovrebbe essere scritto il numero di certificazione etc sul tubetto?

No, quasi nessuno lo scrive.

in base a cosa viene considerato cruelty free?

Nel caso della certificazione ICEA/LAV, come in questo caso della COOP, in base alla documentazione mandata e ai controlli fatti da ICEA.

3 gio_c, 16/12/11 11:45

ma non sarebbe più semplice se le aziende, come quella del det piatti che ho scritto prima, riportassero il n° di certificazione icea/lav?
sarebbe sicuramente a loro vantaggio e il consumatore non dovrebbe impazzire a reperire le informazioni..
anzi sul tubetto del dentifricio c'è addirittura scritto qualcosa tipo "clinicamente testato" che nn fa certo pensare possa essere cruelty free...

4 Andrea, 16/12/11 12:28

gio_c ha scritto:
ma non sarebbe più semplice se le aziende, come quella del det piatti che ho scritto prima, riportassero il n° di certificazione icea/lav?

Non so perché non lo facciano. Forse semplicemente sanno che chi conosce la certificazione sa anche dell'elenco delle marche e pensano che non acqusiterebbero nuovi clienti con quella indicazione in più sulla confezione.

5 Marina, 16/12/11 13:27

gio_c ha scritto:
ma non sarebbe più semplice se le aziende, come quella del det piatti che ho scritto prima, riportassero il n° di certificazione icea/lav?
sarebbe sicuramente a loro vantaggio e il consumatore non dovrebbe impazzire a reperire le informazioni..

Sicuramente.
Infatti per me è una cosa stupidissima che non lo facciano.

Ciao,
Marina

6 Carlovegan, 16/12/11 14:55

gio_c ha scritto:
"clinicamente testato" che nn fa certo pensare
possa essere cruelty free...

La dicitura "Non testato su animali", "Contro i test su animali", "Testato clinicamente", "Testato dermatologicamente", oppure il simbolo del coniglietto non hanno alcuna importanza, perché per lo più indicano solo che il prodotto finito non è testato, ma questo, come abbiamo visto, vale per tutte le ditte, e non è quindi una discriminante. Ciò che veramente importa è che i singoli ingredienti non siano testati su animali. E questo non è assicurato da alcuna dicitura o simbolo. O meglio, esiste un simbolo che rappresenta lo Standard, il "leaping bunny" (coniglietto che salta) circondato da alcune stelline, ma è riportato solo su pochi prodotti aderenti allo Standard.

Fonte http://www.consumoconsapevole.org/cosmetici_cruelty_free/standard_internazionale.html

7 Carlovegan, 16/12/11 14:57

Continua:
Quindi, la discriminante per essere cruelty-free è l'adesione allo Standard, ma questo non è riportato in alcuna etichetta: occorre conoscere la lista delle ditte che hanno aderito formalmente allo Standard internazionale "Non testato su animali".

8 Amexis, 28/12/11 13:11

scusate, ma questa notizia: http://ancheioaspettoquestogiorno.blogspot.com/2011/12/coop-aderisce-allo-starndard-non.html
sta a significare che tutti i prodotti cosmetici coop (quindi anche detersivi per la casa e trucchi se mai li abbia), d'ora in poi saranno cruelty free?

9 Cassiopea, 28/12/11 13:55

Amexis ha scritto:
scusate, ma questa notizia:

http://ancheioaspettoquestogiorno.blogspot.com/2011/12/coop-aderisce-allo-starndard-non.html (((((
sta a significare che tutti i prodotti cosmetici coop (quindi anche detersivi per la casa e trucchi se mai li abbia), d'ora in poi saranno cruelty free?

Non credo che i prodotti per la casa siano considerati cosmetici

10 Amexis, 28/12/11 14:08

no i prodotti nella casa rientrano nella categoria dei cosmetici. http://www.consumoconsapevole.org/cosmetici_cruelty_free/lista_cruelty-free.html

11 Marina, 28/12/11 14:41

Amexis ha scritto:
no i prodotti nella casa rientrano nella categoria dei cosmetici.

http://www.consumoconsapevole.org/cosmetici_cruelty_free/lista_cruelty-free.html
No, NON rientrano.

Ciao,
Marina

12 Marina, 28/12/11 14:45

Amexis ha scritto:
scusate, ma questa notizia:

http://ancheioaspettoquestogiorno.blogspot.com/2011/12/coop-aderisce-allo-starndard-non.html (((((
sta a significare che tutti i prodotti cosmetici coop (quindi anche detersivi per la casa e trucchi se mai li abbia), d'ora in poi saranno cruelty free?

Ma poi scusa, che notizia è? Sono anni che i prodotti cosmetici COOP (cioè quelli per l'igiene personale) aderiscono allo Standard, perché viene descritta come una novità?!

Tra l'altro, la fonte citata è una notizia senza data, quindi non si sa assolutamente a quanto tempo fa risale... Ah, ecco, ora l'ho trovata da un'altra parte: risale al 2005, quindi tutto torna, e non c'è nessuna novità.

I detersivi COOP invece NON sono aderenti allo Standard.

Ciao,
Marina

13 Andrea, 28/12/11 15:29

A quanto pare il casino è nato dal fatto che la COOP in testa all'articolo mette la data del momento in cui si visualizza la pagina, non quella di pubblicazione (!):

http://www.consumatori.e-coop.it/portalWeb/stat/docConsumatoriPv/doc00000023669/19/31/ant00000023671/cosmetici-coop-niente-piu-test-sugli-animalicertificata-ladesione-agli-standard-.dhtml
Quindi in effetti chi legge l'articolo ha l'impressione che sia stato appena pubblicato e che si tratti di una novità e così alcuni blog lo stanno riportando come notizia recente. Visto che la linea per la persona è CF da anni, sentire parlare di una novità datata dicembre 2011 fa pensare a un'adesione di tutti i prodotti.

Mi chiedo come si possa mettere la data e l'ora correnti in testa ad un articolo archiviato. Se proprio si vuole mettere questa informazione (che è una delle cose più inutili per un sito) va messa in un posto in cui sia chiaro che non è asscoiata ai contenuti.

Se leggo un articolo con scritto, accanto al titolo, 28 dicembre penso sia un articolo di oggi, non del 2005.

14 Amexis, 28/12/11 15:38

esatto ragazzi il cassino è nato dal fatto che c'è la data di oggi.......
Scusate eh.

15 alexblues, 28/12/11 15:39

io il dentifricio ho imparato a farmelo da solo... è una cavolata ci vuole pochissimo tempo e si risparmia pure! in più lo puoi fare secondo tuo gusto ;)

io metto i seguenti ingredienti:
argilla bianca ventilata
acqua
bicarbonato
olii essenziali: tea tree, salvia, menta, limone
chiodi di garofano per conservante

mischi tutto in un barattolino (da conserevare chiuso) e poi per utilizzarlo prendi una palettina di plastica o legno e spalmi sullo spazzolino.

Ale

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