La lana e l'ecologia

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1 Jei, 1/12/18 14:16

Ciao a tutti.
Ultimamente mi trovo a stretto contatto con persone che lavorano nel ramo tessile. Mi è stata mossa l'accusa che il rinunciare a pellame e lana, in abbigliamento e scarpe, sia in realtà un controsenso dei vegani, in quanto l'uso di fibre sintetiche o di materiale plastico (specialmente per le scarpe) avrebbe un impatto ambientale e di inquinamento decisamente maggiore dell'ecologica, ad esempio, pelle... Il cui smaltimento sarebbe a meno impatto che quello della plastica. E inoltre che i residui sintetici dalla lavatrice arrivano al mare uccidendo i pesci (che se ne nutrirebbero) .
È realmente così?
Tolto il fatto che, anche inquinasse un po' di più, resta per me il male minore rispetto alla sofferenza animale, e comunque eventualmente ci sarebbe da battersi x uno smaltimento ottimizzato delle fibre sintetiche più che proporre un maggior uso di pellame... Però, se invece addirittura non sussistesse nemmeno questo svantaggio ecologico nei tessuti
sintetici, vorrei avere dei dati alla mano x controbattere. Avete link da suggerirmi? Grazie.

2 Marina, 1/12/18 15:35

Jei ha scritto:
Ciao a tutti.
Ultimamente mi trovo a stretto contatto con persone che lavorano nel ramo tessile. Mi è stata mossa l'accusa che il rinunciare a pellame e lana, in abbigliamento e scarpe, sia in realtà un controsenso dei vegani, in quanto l'uso di fibre sintetiche o di materiale plastico (specialmente per le scarpe) avrebbe un impatto ambientale e di inquinamento decisamente maggiore dell'ecologica, ad esempio, pelle... Il cui smaltimento sarebbe a meno impatto che quello della plastica. E inoltre che i residui sintetici dalla lavatrice arrivano al mare uccidendo i pesci (che se ne nutrirebbero) .
È realmente così?

No, anzi, l'industria conciaria è una delle più inquinanti.
Ma il vero errore è andare a guardare solo il "prodotto finale", cioè lana e pelle, facendo finta che l'allevamento non ci sia: affinché esiste la lana gli animali vanno allevati ed è ben noto l'alto impatto ambientale degli allevamenti.
Lo stesso per la pelle.
Quindi, con tutto quello che una persona vegan risparmia al pianeta non sostenendo gli allevamenti, sai quanti maglioni si può comprare?

Senza contare che le fibre sintetiche le usano tutti, mica solo i vegan, sennò non esisterebbe questo mercato.
Ed esistono anche tessuti fatti a partire dal cotone, come la flanella, il velluto, ecc.

Ma io mi chiedo: perché perdere tempo a parlare con queste persone? Perché ti devi giustificare con loro? Non capisco il senso.
Non ti stanno chiedendo informazioni per fare la scelta vegan, ti stanno solo criticando. A che pro rispondere?

3 Andrea, 1/12/18 16:05

Per quanto riguarda i dati che chiedi tutti i dati sull'impatto degli allevamenti che si usano quando si parla di alimentazione valgono anche per l'abbigliamento. La differenza è che probabilmente non ci sono dati che dicono che 1 maglia di lana impatta 10 o 20 o 30 volte più di una con le stesse caratteristiche realizzata in materiale sintetico ma non ci sono dubbi che la differenza sia enorme.

A queste persone comunque dopo aver spiegato che i materiali di origine animale impattano molto di più, farei anche notare che:

- la quantità di materiali sintetici che usiamo nella nostra vita è molto alta, l'abbigliamento ne rappresenta una minima parte. Usano materiali sintetici per le borse della spesa, gli oggetti di uso quotidiano il packaging di ogni cosa che si acquista, ma non per salvare la vita agli animali? Questo dimostra che il problema non è l'inquinamento ma solo trovare giustificazioni.

- Se anche la lana impattasse di meno essere vegan significa salvare la vita agli animali quindi non c'è nessuna incoerenza, sarebbe come dire che se una persona non uccide cani e gatti e usa la plastica è incoerente, il che non ha il minimo senso.

- Se pensano che noi vegan siamo incoerenti perché impattiamo di meno di meno con il cibo ma di più con l'abbigliamento la loro soluzione dovrebbe essere quella di eliminare i cibi animali e il più possible le materie sintetiche (non solo nell'abbigliamento), non fare entrambe le cose. In altre parole: se secondo loro noi siamo incoerenti perch facciamo bene una cosa e male l'altra, la loro soluzione dovrebbe essere la coerenza di fare entrambe bene, non la coerenza di fare entrambe male!

4 Jei, 1/12/18 19:55

Sono persone che sono tenuta a frequentare per motivi di studio. Tutto qui. Non è che io mi debba giustificare, ma mi piace saper rispondere gentilmente ma efficacemente. Lo so che la maggior parte delle volte è tempo perso... Però non si sa mai.

5 Marina, 1/12/18 22:36

Jei ha scritto:
Sono persone che sono tenuta a frequentare per motivi di studio. Tutto qui. Non è che io mi debba giustificare, ma mi piace saper rispondere gentilmente ma efficacemente. Lo so che la maggior parte delle volte è tempo perso... Però non si sa mai.

Ok, hai avuto un bel po' di argomentazioni ora :-)

6 Vale_2O17, 5/12/18 12:47

Marina ha scritto:
Ma io mi chiedo: perché perdere tempo a parlare con queste persone? Perché ti devi giustificare con loro? Non capisco il senso.
Non ti stanno chiedendo informazioni per fare la scelta vegan, ti stanno solo criticando. A che pro rispondere?

Ciao Marina, scusa ma a te non capita che facciano obiezioni di questo tipo? A me sì e mi da fastidio non rispondere perché sembra che hanno ragione loro o che la scelta vegan si possa smontare con obiezioni idiote. Come fai a non rispondere? Non è un danno per la causa? Se ti va raccontami come fai, grazie.

7 Marina, 5/12/18 14:49

Vale_2O17 ha scritto:
Ciao Marina, scusa ma a te non capita che facciano obiezioni di questo tipo? A me sì e mi da fastidio non rispondere perché sembra che hanno ragione loro o che la scelta vegan si possa smontare con obiezioni idiote. Come fai a non rispondere? Non è un danno per la causa? Se ti va raccontami come fai, grazie.

Quello che io dico è che quando si vede che quello che vogliono fare è solo criticare, e non informarsi, basta far notare che si stanno preoccupando di un dettaglio quando invece con la loro abitudine di mangiare animali stanno facendo danni 10 (o anche più) volte peggiori rispetto a quello che fa una persona vegan.
Qualsiasi sia la critica, c'è sempre la questione di base, che si parli di etica o di impatto ambientale, del danno enorme degli allevamenti.
Bisogna far notare quello, non rispondere al quesito particolare come se il problema fosse quel dato prodotto.
Se si vuole si può anche rispondere al quesito specifico, ma solo facendo notare prima tutto quello che sta a monte.

Trovo comunque molto più utile, qualsiasi sia il quesito, spiegare all'interlocutore cosa sta dietro agli allevamenti, anche se ha chiesto altro, Perché un prodotto animale non cade dal cielo, viene dall'allevamento, e quindi quella parte non si può ignorare.

Non so se mi sono spiegata.

8 Andrea, 5/12/18 15:16

Vale_2O17 ha scritto:
sembra che hanno ragione loro o che la scelta vegan si possa smontare con obiezioni idiote. Come fai a non rispondere? Non è un danno per la causa?

Io tendo a rispondere anche in molti casi in cui è ovvio che sia fiato sprecato perché poi mi verrebbero le paranoie del tipo "Ma se avessi avuto più pazienza, non sarebbe stato meglio gli animali?".

Il problema però è che queste perone non sono veramente interessate: tu puoi spiegare tutto quello che vuoi e loro troveranno qualche altra obiezione campata in aria. Io piuttosto io piuttosto userei una risposta standard del tipo:

- tutti i prodotti animali comportano morte e sfruttamento, se ci fossero delle eccezioni non sarebbero escluse dalla scelta vegan, non ce ne sarebbe bisogno. Quindi stai dicendo che milioni di persone si sbagliano, che da millenni tutti i vegan della storia si sbagliano, che tutti i libri, gli opuscoli, i documentari sulla scelta vegan realizzati sono sbagliati?

- però in effetti al tua domanda interessante, mi informo e poi ti dico perché anche in questo caso c'è morte e sofferenza (non SE c'è ma perché c'e).

- visto che sei interessato/a a queste tematiche, perché no inizi a eliminiate i prodotti animali dalla tua alimentazione visto che lì non mi apre che tu abbia dubbi? Se invece anche dove non hai dubbi continui a uccidere animali perché ti interessa di questo caso particolare?

Ovviamente porrei il tutto in modo più diplomatico ma esprimerei questi 3 concetti validi per ogni caso e facendo in modo che siano loro, non noi ad essere sulla difensiva visto che sono loro a tirare fuori idee assurde.



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9 Apoo, 5/12/18 21:09

Jei ha scritto:
Ciao a tutti.
Ultimamente mi trovo a stretto contatto con persone che lavorano nel ramo tessile. Mi è stata mossa l'accusa che il rinunciare a pellame e lana, in abbigliamento e scarpe, sia in realtà un controsenso dei vegani, in quanto l'uso di fibre sintetiche o di materiale plastico (specialmente per le scarpe) avrebbe un impatto ambientale e di inquinamento decisamente maggiore dell'ecologica, ad esempio, pelle... Il cui smaltimento sarebbe a meno impatto che quello della plastica. E inoltre che i residui sintetici dalla lavatrice arrivano al mare uccidendo i pesci (che se ne nutrirebbero) .
È realmente così?
Tolto il fatto che, anche inquinasse un po' di più, resta per me il male minore rispetto alla sofferenza animale, e comunque eventualmente ci sarebbe da battersi x uno smaltimento ottimizzato delle fibre sintetiche più che proporre un maggior uso di pellame... Però, se invece addirittura non sussistesse nemmeno questo svantaggio ecologico nei tessuti
sintetici, vorrei avere dei dati alla mano x controbattere. Avete link da suggerirmi? Grazie.

Secondo me invece aiuta di più l'ambiente. Al posto di buttare via la plastica ed inquinare (e le bottiglie intere quelle si che sono dannose per ambiente e animali!!) si riciclano i materiali plastici per fare pile e tessuti simili.

10 Apoo, 5/12/18 21:11

Marina ha scritto:
No, anzi, l'industria conciaria è una delle più inquinanti.
Ma il vero errore è andare a guardare solo il "prodotto finale", cioè lana e pelle, facendo finta che l'allevamento non ci sia: affinché esiste la lana gli animali vanno allevati ed è ben noto l'alto impatto ambientale degli allevamenti.
Lo stesso per la pelle.
Quindi, con tutto quello che una persona vegan risparmia al pianeta non sostenendo gli allevamenti, sai quanti maglioni si può comprare?

Senza contare che le fibre sintetiche le usano tutti, mica solo i vegan, sennò non esisterebbe questo mercato.
Ed esistono anche tessuti fatti a partire dal cotone, come la flanella, il velluto, ecc.

Ma io mi chiedo: perché perdere tempo a parlare con queste persone? Perché ti devi giustificare con loro? Non capisco il senso.
Non ti stanno chiedendo informazioni per fare la scelta vegan, ti stanno solo criticando. A che pro rispondere?

Esatto, come se utilizzassero i tessuti di lino o cotone solo i vegani!!! Assurdo!

11 Vale_2O17, 8/12/18 15:44

Grazie per le dritte Marina e Andrea.

12 nicleri, 12/12/18 19:18

Io (se posso) per non inquinare e comprare cominque materiali compatibili con la scelta vegan, compro o roba usata (tanto guardo la composizione) oppure roba fatta con materiale di riciclaggio: c'é una linea di borse e scarpe molto belle 100% cruelty free fatta in plastica riciclata, si chiama Matt e Nat la trovi su tantissimi e-commerce.

Cos'hanno in comune queste persone? Ciascuno di loro sta salvando migliaia di animali.

Siamo tutti diversi, trova il modo adatto a TE per aiutare gli animali!