Yves Rocher; pagina 12

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166 Andrea, 29/01/12 14:35

Prima c'è stato il problema che una buona parte del pacchetto azionario è stato acquistato da una ditta che fa vivisezione ma sono rimasti nello standard perché i loro prodotti erano cruelty-free (in pratica era come comprare cibi vegan da una ditta che vende anche carne: il prodotto va bene ma si danno soldi a una ditta che uccide animali).

Poi però sono proprio usciti dallo standard perché hanno iniziato ad esportare in Cina e per le loro leggi i prodotti sono stati testati su animali.

Quindi assolutamente da evitare.

167 danymals, 29/01/12 22:20

Andrea ha scritto:
Poi però sono proprio usciti dallo standard perché hanno iniziato ad esportare in Cina e per le loro leggi i prodotti sono stati testati su animali.

Quindi assolutamente da evitare.

Una mossa geniale oserei dire.... pensavano che non sarebbero mai stati scoperti?

Ciao,
Daniele

168 seitanterzo, 29/01/12 22:24

danymals ha scritto:
Una mossa geniale oserei dire.... pensavano che non sarebbero mai stati scoperti?

Sapessi cosa gliene può fregare...se usavano il termine cruelty-free era solo per distinguensi ed avere un'offerta diversificata...

169 diravel, 2/02/12 16:15

Ecco, però io capisco che non sia colpa di Yves Rocher la > situazione: non hanno venduto l'azienda a un marchio che fa > vivisezione come ha fatto Body Shop. L'azienda è quotata in > borsa e chiunque può comprarne le azioni.

Però devono capire che se parte dei guadagno va a una ditta > che fa vivisezione a noi non va bene. Certo, loro non hanno > colpa, non possono decidere chi compra le loro azioni, però > nemmeno gli animali vivisezionati a causa dei loro azionisti > hanno colpe e tra un colosso del genere che perde pochi euro > dei nostri acquisti e un animale che prede la vita in un > laboratorio mi preoccupo esclusivamente del secondo.



io non capisco nulla di finanza...ma mi avevano spigato (a grandi linee eh) che L'Oreal/Nestlè hanno parte delle azioni in comune, in modo che, se L'Oreal dovesse fallire e quindi che ne so essere venduta, nessuno avrebbe la maggioranza, nè la proprietaria del marchio nè il consiglio di amministrazione nè Nestlè..insomma una storia così :-) o almeno questo è quello che ho capito io :-)..credo che qui sia la stessa cosa..ma la Sanofi produce anche materiale sanitario, (e tra le tante cose i reparti, ovviamente anche quello che frequento, sono pieni....), quindi questa cosa della Sanofi l'avevo considerata un po' impossibile da gestire..da quanto ho capito è anche un modo per tutelare i dipendenti e gli azionisti minori..quindi o accetti le regole del mercato finanziario o ne stai fuori..ma per me sta cosa della borsa è ancora un grande mistero quindi magari non ho capito una beata mazza :-)
Il discorso della Cina non lo sapevo, so però che Cina e Giappone hanno delle regole particolari, e che da loro i prodotti vanno testati per forza, non so chi lo faccia, ma penso l'azienda stessa..non penso esista un ente preposto a questa cosa. se loro vogliono esportare dovranno dimostrare prima di vendere i prodotti che rispettano gli standard. Però potremmo provare a protestare, fino ad oggi hanno adottato una certa politica, magari se pensano che il nuovo comportamento possa creare un danno di immagine tornano indietro..non credo che decidano di interrompere i rapporti con uno stato, però...provare non costa nulla :-) e alla fine l'immagine conta....

170 diravel, 2/02/12 16:18

Hai in oarte ragione, pero' rimane il fatto che nel settore "vivisezione", le aziende farmaceutiche sono un attore particolarmente odioso, quindi il sentimento "che schifo, i miei soldi non te li do" non e' cosi' fuori luogo.

Per inciso, ricordiamo comunque che le aziende farmacetiche non sono l'attore peggiore nel macabro teatro della vivisezione: i peggiori in assoluto sono coloro che fanno "ricerca di base" (nelle universita', o finanziati dalle associazioni per la ricerca medica), loro sono arrivati a "consumare" quasi il 50% degli animali ammazzati in laboratorio.
Leggete l'articolo: https://www.novivisezione.org/info/stats2011.htm

E nel loro caso non c'e' nemmeno un obbligo di legge, quindi la cosa e' ancora piu' aberrante.

Ciao,
Marina

nella mia università usano i maiali..nel reparto di fisiologia. un maiale=0,33 crediti extra, per avere un credito 3 maiali. ovviamente non ho mai partecipato..............
addirittura so che lo fanno a veterinaria........

171 diravel, 2/02/12 16:41

seitanterzo ha scritto:
danymals ha scritto:
Una mossa geniale oserei dire.... pensavano che non > sarebbero mai stati scoperti?

Sapessi cosa gliene può fregare...se usavano il termine cruelty-free era solo per distinguensi ed avere un'offerta diversificata...

ma non penso che volessero tenerlo segreto..è che secondo me tutte queste aziende non hanno capito che ad alcune persone queste cose interessano così tanto..ci sottovalutano in pratica :-)

172 Andrea, 3/02/12 20:28

Ho cancellato il mail di Yves Rocher perché è illegale pubblicare un mail senza autorizzazione, comunque confermavano le cose dette fin qui sui test per il mercato cinese.

173 diravel, 3/02/12 20:50

Andrea ha scritto:
Ho cancellato il mail di Yves Rocher perché è illegale pubblicare un mail senza autorizzazione, comunque confermavano le cose dette fin qui sui test per il mercato cinese.

ah ops scusa..avevo visto altre risposte copiate in precedenza non pensavo fosse un problema.

174 kikkakikka, 27/02/12 21:38

ho letto tutti i post.. ma ancora non ho capito bene.. vabbè > la prossima volta meglio scegliere una marca che è > sicuramente "creuelty-free" come lush,l'erbolario ecc. > peccato che non ce ne siano vicino da me =(

Il punto è che Yves Rocher, di per sé, è cruelty-free perché aderisce allo standard. Purtroppo una quota della Yves Rocher è stata acquistata da una ditta farmaceutica, che invece non è affatto cruelty-free. Diciamo che non è "sbagliato" comprare prodotti della Yves Rocher (nel senso che aderiscono allo standard) ma molti di noi preferiscono dare soldi ad altre ditte, per non finanziare indirettamente la Sanofi Aventis.

Ragazze, non so se è ancora aperto il discorso o se a qualcuno interessa ancora ma la famiglia Rocher si è ripresa la maggior parte delle quote azionarie quindi è totalmente indipendente dalla Sanofi..in poche parole la Sanofi non ha né voce in capitolo sulle decisioni dell'azienda e né si becca un euro dalla vendita dei prodotti. E' stata momentaneamente tolta dalla lista gocruelty per il fatto dei prodotti in Cina, come qualcuno ha già scritto, ma non è Yves Rocher che fa i test per vendere i prodotti in Cina, è la Cina che acquista prodotti esteri e poi fa i test come richiesto dalla legge. Purtroppo le aziende non possono ribellarsi in questo. L'azienda Rocher ha tolto dal commercio cinese la maggior parte dei prodotti per questo motivo, ma da quel che so io vende maggiormente tramite consigliere, quindi credo che ci voglia tempo per vietare a chiunque di far arrivare i loro prodotti...alla fine se un privato si mette in contatto con un azienda o un negozio cinese e gli vende prodotti Yves Rocher, tecnicamente può farlo...quindi credo sia impossibile che l'azienda possa controllare ogni singola persona che fa la consigliera..poi magari mi sbaglio èh.... per il fatto delle api invece non so...mi sono informata sui prodotti e non ci sono più a base di miele...ma su questo non ho notizie confermate quindi non ci metto la mano sul fuoco!

175 Andrea, 27/02/12 22:46

E' stata
momentaneamente tolta dalla lista gocruelty per il fatto dei prodotti in Cina [ ... ]

Di norma non delego mai agli altri, ma la BUAV è sampre stata esemplare da questo punto di vista quindi lascio a loro fare un'analisi del problema e valutare questa ed altre aziende.

Per il fatto che il loro modello di vendita renda difficile il controllo su questo spetto è un problema loro. Preferisco "punire ingiustamente" una ditta che fa il possibile per essere cruelty-free ma non può piuttosto che comprare cosmetici che vengono testati.

176 Adrienne8588, 4/03/12 02:39

Kikkakikka, è interessante la notizia che hai postato, per questo vorrei approfondire meglio. Puoi citare o linkare qualche fonte?
E' da un bel po' che io non acquisto da YR, sia per il fatto di Sanofi sia per la Cina: finché la cosa resterà in dubbio, continuerò a tenerla in "stand-by" e a guardare ad altre marche che danno garanzie su questi punti. Grazie, è giusto per capire meglio e far chiarezza.

177 AndreaIris, 11/03/12 18:03

Ho appena scoperto l'esistenza su facebook di pagine "pubblicitarie" di Yves Rocher in cui si vantano di non fare test su animali e di non usare ingredienti derivati da animali, salvo smentirsi da soli in altre parti della pagina quando dicono che usano "solo" prodotti derivati dalle api... -.- io davvero non ho parole.. non riesco proprio a credere che pensino che la gente sia così stupida da non accorgersi delle contraddizioni!
per chi volesse darci un occhio si può trovare a questo indirizzo: https://www.facebook.com/pages/Dorothy-per-Yves-Rocher/164216847030132

178 Adrienne8588, 12/03/12 03:31

Mah, queste cose mi lasciano perplessa... Pur di vendere! Io voglio notizie *sicure*; finché son solo voci di corridoio o notizie inesatte, quei prodotti continuo a lasciarglieli sullo scaffale.
Pure nelle pagina ufficiale di YR Italia girano notizie "pasticciate", evidentemente postate da persone che non hanno le idee molto chiare e tendono a rendere la questione ancora più confusa. Eppure mi ci ero sgolata, a spiegare la questione del cruelty-free, della partecipazione di Sanofi-Aventis, della recente uscita dallo standard causa vendita in Cina... Mah!
Se arrivassero buone notizie (sicure), ne sarei ben felice, ma le voci di corridoio, no. Oltretutto, imprecisioni come "100% vegetale", e poi figurano prodotti contenenti prodotti dell'alveare, no (tra l'altro, erano proprio i prodotti che evitavo).

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Cos'hanno in comune queste persone? Ciascuno di loro sta salvando migliaia di animali.

Siamo tutti diversi, trova il modo adatto a TE per aiutare gli animali!