Allevamenti intensivi e fame nel mondo

Gli utenti registrati possono scrivere una risposta

1 shikandin, 14/04/17 01:05

Salve, un saluto a tutti! Mi sono appena iscritto a questo forum
Volevo porre una domanda. Io tendo a non dire che sono vegano perchè nel corso degli anni mi è capitato frequentemente di ricevere reazioni aggressive o derisorie e richieste di "giustificare" la mia scelta, nonostante io non abbia mai cercato di convertire nessuno (al contrario di chi mi affronta per il sempice fatto di avere un concezione etica differente). Cmq quando parlo della mia scelta evito di parlare di empatia per la sofferenza gli animali, mi sono reso conto che sono argomenti che non importano alla "controparte", anzi ne accentuano l'aggressività. Per spiegare la mia scelta preferisco parlare dell'impatto sull'ambiente degli allevamenti intensivi e la connessione con la fame nel mondo. Metto in evidenza le percentuali altissime di cereali, mais, soia e legumi che vengono sottratte alimentazione umana a favore degli allevamenti, la carne è un alimento consumato principalmente nei paesi ricchi, raggiungendo cifre assurde come i 125kg di carne consumati dagli statunitensi annualmente (che sono anche i maggiori produttori al mondo di grano, usato per il 60% come foraggio!) di contro in India la percentuale procapite di consumo è 4,5Kg, nel Burundi meno di 3 kg; in sostanza sottolineo come la carne sia un cibo "per ricchi" e i produttori agricoli per questa ragione preferiscono vendere percentuali altissime della loro produzione agli allevatori, è più redditizio per loro. A questi argomenti mi è stato risposto che fame e denutrizione sono causati dal fatto che un miliardo di persone vive con un dollaro al giorno, in sostanza secondo chi risponde il cibo c'è ma non si hanno i soldi per acquistarlo. A parte l'aberrazione di considerare normale che milioni di persone muoiano di fame perchè non hanno la possibilitò di comprare il cibo, io rispondo che se il foraggio (cereali, mais e soia in particolare) venisse utilizzato tutto o in gran parte per l'alimentazione umana i prezzi calerebbero: aumento dell'offerta di fronte a un aumento della domanda non proporzionale in base ai principi più elementari dell'economia determina un calo dei prezzi.
Voi cosa rispondete all'obiezione del dollaro al giorno? Avete argomentazioni più forti e valide della mia?

2 Andrea, 14/04/17 09:56

shikandin ha scritto:
Volevo porre una domanda. Io tendo a non dire che sono vegano perchè nel corso degli anni mi è capitato frequentemente di ricevere reazioni aggressive o derisorie e richieste di "giustificare" la mia scelta

Senza offesa, ma o hai conoscenti un po' particolari o ti poni nel modo sbagliato, perché in 20 anni non mi è mai capitato niente del genere, né a nessuna delle persone che ho conosciuto (e sono centinaia).

nonostante io non abbia mai cercato di convertire nessuno

Ma non si tratta di "convertire" come se fosse una religione: se il tuo vicino di casa picchia la moglie e tu cerchi di convincerlo a smettere non lo stai "convertendo".

Cmq quando parlo della mia scelta evito di parlare di empatia per la sofferenza gli animali, mi sono reso conto che sono argomenti che non importano alla "controparte", anzi ne accentuano l'aggressività.

Non dubito che a te sia successo ma è un caso particolare, sarebbe interessante capire perché. Abbiamo statistiche su decine di migliaia di eventi di sensibilizzazione e non succede niente del genere. Anzi, è l'unica argomentazione che funziona.

A questi argomenti mi è stato risposto che fame e denutrizione sono causati dal fatto che un miliardo di persone vive con un dollaro al giorno, in sostanza secondo chi risponde il cibo c'è ma non si hanno i soldi per acquistarlo.

Non è così.. per produrre 1 kg di carne vengono sottratti ai paesi poveri 15 chili di vegetali, e migliaia di litri d'acqua. Quindi interi paesi si trovano senza cibo, senza acqua e senza possibilità di sviluppare un'economia , avere istruzuione ecc. ecc. Non hanno cibo né acqua, e di conseguenza neppure soldi per acuquistarli altrove.

A parte l'aberrazione di considerare normale che milioni di persone muoiano di fame perchè non hanno la possibilitò di comprare il cibo, io rispondo che se il foraggio (cereali, mais e soia in particolare) venisse utilizzato tutto o in gran parte per l'alimentazione umana i prezzi calerebbero: aumento dell'offerta di fronte a un aumento della domanda non proporzionale in base ai principi più elementari dell'economia determina un calo dei prezzi.

Il problema è ancora più grave: i vegetali usati per alimentare gli animali vengono coltivati nelle terre dei paesi più poveri: non servirebbe diminuire il prezzo del cibo, basterebbe smettere di rubare le loro terre e il loro cibo per nutrire gli animali che poi ci mangiamo noi (o di cui mangiamo i prodotti come latte e uova). In sostanza non serve aiutarli o far scendere i prezzi, basta smettere di derubarli.

Voi cosa rispondete all'obiezione del dollaro al giorno? Avete argomentazioni più forti e valide della mia?

Io all'interlocutore farei questo esempio: "E' come se io andassi a casa di qualcuno
rubassi tutti i suoi bene, la sua auto, gli strumenti che usa per il suo lavoro, tutti i suoi soldi e il suo cibo lasciandolo con 5 euro . Quando si lamenta per quello che gli ho fatto rispondo: "Ma non è cola mia se tu e la tua famiglia morite di fame, il problema è che siete rimasti con 5 euro, se tu avessi più soldi potresti comprarti tutto quello che vuoi".

3 Emili@, 14/04/17 10:28

A me sembra che tu sia già bene informato sull'argomento.
Personalmente non trovo così strano voler spostare l'argomentazione sul piano ambientale/economico rispetto a quello etico nei confronti degli animali, perchè chi ragiona in un'ottica specista (cioè se ne frega degli animali) non ritiene valide a priori le argomentazioni in tal senso. D'altra parte con chi non ti vuole ascoltare è inutile sprecare il fiato, con qualunque argomentazione troveranno qualcosa da obiettare.
L'obiezione "un dollaro al giorno" mi sembra ridicola, perchè si limita a spostare il discorso sulla scarsa disponibilità di contante (che è un problema diverso)... mica penseranno che, in un'economia di sussistenza come quella in cui vivono le persone più povere, vadano ad acquistare la maggior parte del cibo nei negozi? Il problema della fame è principalmente legato alle politiche agricole, come hai argomentato tu.

4 Marina, 14/04/17 10:49

Emili@ ha scritto:
A me sembra che tu sia già bene informato sull'argomento.
Personalmente non trovo così strano voler spostare l'argomentazione sul piano ambientale/economico rispetto a quello etico nei confronti degli animali, perchè chi ragiona in un'ottica specista (cioè se ne frega degli animali) non ritiene valide a priori le argomentazioni in tal senso.

Sì, si può far leva su varie argomentazioni, e lo facciamo sempre anche noi per informare su tutti i fronti, ma quello che non mi torna è che tutti quelli con cui si parla di argomentazioni etiche "diventino aggressivi".
Anzi, è più facile casomai che uno diventi aggressivo se gli si dice che con le sue scelte sta affamando le popolazioni povere e sta diventando l'ambiente, piuttosto che se gli si dice che sta facendo del male agli animali, se degli animali non gli importa. Invece se gli importa sarà toccato dalle argomentazioni etiche.
Insomma, la reazione aggressiva o meno dipende più da come ci si pone piuttosto che dal settore in cui si decide di argomentare.

Perciò invito tutti a usare invece sempre di più le argomentazioni etiche. Ogni statistica ci dice che la maggior parte delle persone che smettono di mangiare cibi animali lo fanno per etica. Pochissimi lo fanno per ragioni ecologiste, quindi questo aspetto può servire a rafforzare le motivazioni, ma difficilmente sarà la motivazione principale. Va bene usarlo con chi è insensibile del tutto alle sofferenze degli animali, semplicemente per fargli diminuire i consumi, che alla fine è una cosa utile, perché si salvano animali anche così.
Lo stesso vale per il discorso salute.

Ma io credo che dobbiamo puntare sempre di più invece sull'aspetto etico: anche se le persone a cui importa degli animali sono una minoranza rispetto al totale, sono comunque tante, ce ne sono tantissime che dobbiamo ancora raggiungere e sensibilizzare. E poi con queste argomentazione possiamo sensibilizzare gli zoofili, che invece non sono una minoranza (molta gente ama il suo cane o gatto) e sfruttando la similitudine tra cani e gatti e tutti gli altri animali possiamo iniziare a fare breccia, anche se non sarà immediato.

Una prima reazione seccata (non aggressiva, che mi sembra veramente una parola grossa) può esserci, ma non è un male che ci sia, perché significa che si va a toccare una corda delicata e che se la persone poi ci rumina sopra potrebbe cambiare.

5 Puzzola, 18/04/17 09:52

alle varie domande curiose rispondo "ritengo profondamente sbagliato imprigionare e uccidere animali per soddisfare un desiderio di gola". poi se il mio interlocutore è interessato e curioso, se ne parla... dei vari aspetti, e anche dell'aspetto di distribuzione delle risorse ecc.

però non lo tirerei fuori come primo argomento, visto che di fronte a questa motivazione tutti i miei interlocutori magicamente mangiano solo formaggio d'alpeggio e uova delle proprie galline alimentate senza mangimi a base di soia e mais.

6 Viola25, 24/04/17 22:12

Tutto quello che può ridurre la fame nel mondo andrebbe perseguito .
La filosofia vegan e' una di queste cose, forse una delle maggiori

Può confortare un po' che negli ultimi 20 anni la fame nel mondo si è ridotta di più del 40% ma c'è ancora molto da fare

7 Arturizzato, 18/06/17 18:09

Concordo col fatto che sia una scelta anche per l'ambiente e per "salvare il pianeta" , termine che mi fa impressione in quanto il pianeta se ne sbatte alla grande che noi ci siamo oppure no, che salviamo un cane o un tipo oppure no.
Il problema è per forza di cose etico e di evoluzione di diritto elargita anche agli altri esseri che riteniamo senzienti e quindi degni della privazione della sofferenza, specialmente da parte nostra. Ora può essere giusto far notare l'impatto ambientale, ma se domani si trovasse un sistema per togliere la fame nel mondo ma con la carne? Mettiamo che si riesca a clonare animali a velocità supersonica, così che c'è ne fosse in abbondanza per tutti, che cosa facciamo quindi? Non è più in gioco la fame nel mondo e quindi più accettabile mangiar altri animali?
Finché non è entrato in testa il discorso etico,cioè da far vedere l'animale come qualcun'altro e non qualcos'altro, questi sono paliativi che per carità ben vengano, ma messi in atto solo perché a cagarsi sotto per la propria incolumità è l'essere umano, non perché abbia obiettivamente ragionato sulla questione di una base di parità di diritto nonostante la differenza di specie. Sarebbe come dire "non ti vergogni a picchiare tua moglie?...e poi sporchi tutta casa di sangue e magari ti becchi un infezione"......"eh no il salotto non lo voglio sporcare" . Una volta inventato il megarobot aspirasangue disinfettante, tornerà a picchiare la moglie perché in pericolo non è più dove vive anche lui.

8 Marina, 18/06/17 21:51

Arturizzato ha scritto:
Ora può essere giusto far notare l'impatto ambientale, ma se domani si trovasse un sistema per togliere la fame nel mondo ma con la carne?

A parte che questo non è razionalmente possibile, l'impatto ambientale e lo spreco di risorse vanno fatti notare semplicemente come una delle tante ragioni per cui un'alimentazione 100% vegetale è da preferire. Soprattutto va fatto notare a quelle persone che si preoccupano di avere un basso impatto ma poi invece mangiano carne.
Per pochi sarà la ragione principale per fare questa scelta (non parlo della scelta vegan ma della scelta di una dieta 100% vegetale), ma per un buon numero può essere una ragione per diminuire i consumi dei cibi animali.
Non ha molto senso preoccuparsi di cose succedere se "un domani" non fosse così... dato che invece è così e che le probabilità che un domani non lo siano sono praticamente nulle.

L'aspetto etico rimane comunque il principale, quello che davvero fa cambiare comportamento alle persone (a quelle interessate ovviamente), ma tutti gli altri aspetti sono utili a far vedere come questa scelta abbia solo vantaggi e zero svantaggi.

9 Eleonora88, 7/09/17 21:48

tutto questo in uno sfruttamento massiccio delle risorse da parte dell'occidente a danno dei paesi in via di sviluppo..

Cos'hanno in comune queste persone? Ciascuno di loro sta salvando migliaia di animali.

Siamo tutti diversi, trova il modo adatto a TE per aiutare gli animali!