appellativi animali=insulti

Gli utenti registrati possono scrivere una risposta

1 verdetartarugo, 15/06/10 17:08

Già da qualche tempo sto cercando di portare avanti una mia personale campagna di sensibilizzazione contro i nomi comuni di animali usati come insulti.In generale mi dà fastidio il turpiloquio,le bestemmie e tutto ciò che è gratuito ed offensivo verso chichessia.Ci sta il vaff..,il ca**o,ecc, a tutti scappano, me compreso,soprattutto di fronte a certe ingiustizie che vediamo perpetrare ogni giorno.Ma ho deciso di ribellarmi anche all' uso offensivo dei nomi di animali.Sento in continuazione usare:porco,maiale,cagna,oca,gallina,asino,iena,balena,struzzo,coniglio,verme,pappagallo,vacca,figlio d'un cane,gatta morta,pollo,mulo,moscone,vipera,serpe,squalo,somaro,zecca,topo di biblioteca e la comunissima troia(povera innocente femmina del maiale),ecc.ecc
Sono tutti appellativi usati in maniera ingiustificata,infatti ad esempio l'oca non fa la cretina con i suoi simili,la gallina è intelligente e ha buona memoria,le cagne non svendono il proprio corpo ai cani maschi per ossi succulenti e il mulo ha tutte le ragioni per impuntarsi a non voler più camminare sotto il peso della soma.Così ogni volta che ne sento uno faccio notare al mio interlocutore che sta usando una metafora sbagliata.Sì,sono uno scassaballe,ma mi fa venire lo stesso nervoso di quando sento dire che la dieta mediterranea fa tanto bene.

2 xSaveYourSoulx, 15/06/10 17:17

aggiungere un classico "ZOCCOLA"

3 Lia78, 15/06/10 17:20

L'altro giorno stavo pensando ad una cosa simile, ma legata più ai modi di dire che agli insulti. Molte volte quando vogliamo un termine di paragone per indicare una situazione di disagio e sfruttamento, vengono usati gli animali, dando per scontato che gli animali siano trattati male. Mi riferisco a tutte le espressioni: solo come un cane, trattato come le bestie, molte volte quando il treno è troppo pieno si parla di viaggiare come le bestie nei carri bestiame, e sicuramente molte altre che non mi vengono in mente in questo momento.

Questo secondo me è per certi versi ancora più grave di certe espressioni che derivano magari più dall'osservazione dei comportamenti degli animali e di come ci paiono strani (ad esempio l'oca che starnazza rumorosamente), perché implicano una situazione di sfruttamento e degrado indotta dall'uomo.

4 xSaveYourSoulx, 15/06/10 17:23

Lia78 ha scritto:
Questo secondo me è per certi versi ancora più grave di certe espressioni che derivano magari più dall'osservazione dei comportamenti degli animali e di come ci paiono strani (ad esempio l'oca che starnazza rumorosamente), perché implicano una situazione di sfruttamento e degrado indotta dall'uomo.

non sono d'accordo, in molti dei casi che tu citi è un semplice fare un paragone tra un comportamento umano e uno animale, non per forza indotto dallo sfruttamento umano, l'oca starnazza di suo, non certo perché l'uomo la sfrutta, e per tanto paragonare lo starnazzare femminile a quello ochesco non mi pare offensivo (per le oche si intende ;)

5 Lia78, 15/06/10 17:29

xSaveYourSoulx ha scritto:
Lia78 ha scritto:
Questo secondo me è per certi versi ancora più grave di > certe espressioni che derivano magari più dall'osservazione > dei comportamenti degli animali e di come ci paiono strani > (ad esempio l'oca che starnazza rumorosamente), perché > implicano una situazione di sfruttamento e degrado indotta > dall'uomo.

non sono d'accordo, in molti dei casi che tu citi è un semplice fare un paragone tra un comportamento umano e uno animale, non per forza indotto dallo sfruttamento umano, l'oca starnazza di suo, non certo perché l'uomo la sfrutta, e per tanto paragonare lo starnazzare femminile a quello ochesco non mi pare offensivo (per le oche si intende ;)

Mi sono resa conto che nella fretta (devo scappare ma il thread era interessante) mi sono espressa in modo non chiarissimo.... Sono d'accordo con te, anch'io non penso che il paragone sia offensivo per l'oca, allora forse non mi sono spiegata bene. Mi riferivo all'esempio citato da Verdetartarugo, in cui appunto sosteneva che l'oca non fa la cretina con i suoi simili (comportamento umano normalmente indicato con l'espressione fare l'oca)

Invece dire ad esempio dire "questo treno è un carro bestiame" da per scontato l'esistenza e la normalità di vagoni zeppi di animali - era questo che intendevo dire.

6 MaxSchreck, 15/06/10 18:04

Charles Patterson affronta la questione in modo esemplare in Un eterna Treblinka interpretandola come il trait d'union dello sfruttamento e della schiavitù tra animali non umani e umani.

7 Lifting_Shadows, 15/06/10 19:17

verdetartarugo ha scritto:

.Sento in continuazione


usare:porco,maiale,cagna,oca,gallina,asino,iena,balena,struzzo,coniglio,verme,pappagallo,vacca,figlio (((((
d'un cane,gatta morta,pollo,mulo,moscone,vipera,serpe,squalo,somaro,zecca,topo di biblioteca e la comunissima troia(povera innocente femmina del maiale),ecc.ecc

Il paragonarsi agli animali dipende dal fatto che prima l'uomo ci viveva molto più vicino, vuoi perchè viveva più libero, vuoi per l'allevamento, per esempio in molte lingue antiche si trova il riferimento ai membri della famiglia come toro (lui), vacca (lei), giovenca (figlia), vitello (figlio), senza alcuna sfumatura di offesa.
In altre, invece, col passare del tempo sono diventati insulti, ovviamente orrendo, ma hanno tutti la loro ragione, antica e "ignorante" (stiamo parlando di allevatori che non andavano a scuola e se allevavano gli animali di certo non li amavano e non li reputavano intelligenti).
Alcuni sono abbastanza immediati, come porco, vipera, verme (striscia e si nasconde, va sulle cose sporche). Mentre se non sbaglio il zoccola-scrofa-cagna dipende dal fatto che hanno parti numerosi, e che non hanno un partner fisso (la stessa cagnetta può avere più amanti) e quindi in qualche modo per una donna dovrebbe diventare offensivo (=ci sta spesso). Lo starnazzare dell'oca paragonato alle urla femminili va bene, non so se avete presente ma a livello di stordimento delle orecchie altrui stiamo lì, che ci possiamo fare se abbiamo voci acute :) mentre la stupidità dell'oca mi sembra venga dal fatto che starnazzi per un nonnulla. Esistono anche in positivo (fedele come un cane, fiero come un'aquila...). Neanche a me piace sentirli nè usarli, li evito, ma immagino che estirparli dalla lingua italiana sia praticamente impossibile...

8 Lifting_Shadows, 15/06/10 19:21

Lia78 ha scritto:
solo come un cane,
trattato come le bestie, molte volte quando il treno è troppo pieno si parla di viaggiare come le bestie nei carri bestiame, e sicuramente molte altre che non mi vengono in mente in questo momento.

Stipati come sardine? Come un cane bastonato? Avere la faccia da pesce lesso?

9 verdetartarugo, 16/06/10 09:55

Lifting_Shadows ha scritto:

Neanche a me piace sentirli nè usarli, li
evito, ma immagino che estirparli dalla lingua italiana sia praticamente impossibile...

Anche io penso che sia impossibile.Non ci si riesce per i termini offensivi alla persona,che per un tribunale sono considerati condannabili(vedi ad esempio negro o bastardo).Il mio intento è quello di fare una piccola campagna personale,per fare la mia parte.Ho sempre considerato la capacità di indignarsi, di scandalizzarsi e di dire "no!",una delle più irrinunciabili libertà.C'è chi la può considerare cosa di poco conto,ma mi fa piacere che abbiate condiviso questa piccola cosa con me.

10 Luke_V_, 16/06/10 16:44

verdetartarugo ha scritto:

C'è chi
la può considerare cosa di poco conto,ma mi fa piacere che abbiate condiviso questa piccola cosa con me.

Forse non è tragedia,se non si fanno seguire i fatti nel maltrattamento animale,ma quando una cosa è giusta è giusta e condivido.

11 ariel444, 16/06/10 18:39

sì sì Tartarugo, pure io ci penso ultimamente e quando sto per dire qualcosa del genere, che per abitudine mi salta alla bocca, mi sta venendo sempre più
naturale...reprimermi!
sarà una sciocchezza, non lo so, ma sento di fare così
non è tanto lo starnazzare delle oche o la cocciutaggine del mulo, quanto piuttosto tutti quegli insulti che per abitudine si utilizzano e sono "offensivi" per gli animali potendolo evitare, lo faccio volentieri
le parole sono importanti e creano "cultura"

su questo argomento si trovano delle pagine interessanti nei libri di Carol Adams, femminista statunitense storica e altrettanto storica animalista vegan, quando si riferisce ai termini dispregiativi invalsi nel linguaggio comune che sono utilizzati per indicare animali e donne, vittime di forme diverse ma simili di specismo
peccato non siano tradotti in italiano, io me li sono procurati tramite Amazon....

12 verdetartarugo, 16/06/10 20:58

ariel444 ha scritto:
sì sì Tartarugo, pure io ci penso ultimamente e quando sto per dire qualcosa del genere, che per abitudine mi salta alla bocca, mi sta venendo sempre più naturale...reprimermi

infatti è proprio quello che intendevo,il discorso vale anche per me quando parlo

su questo argomento si trovano delle pagine interessanti nei libri di Carol Adams, femminista statunitense storica e altrettanto storica animalista vegan, quando si riferisce ai termini dispregiativi invalsi nel linguaggio comune che sono utilizzati per indicare animali e donne, vittime di forme diverse ma simili di specismo
peccato non siano tradotti in italiano, io me li sono procurati tramite Amazon...

grazie del suggerimento.

13 ariel444, 17/06/10 11:41

il link di Carol (è anche su FB) è: http://www.caroljadams.com/

io ho letto
The sexual politics of Meat
Living among meat eaters (con una interessante teoria sull'onnivoro considerato "vegan represso", discutibile ma interessante...)
The pornography of meat

"Papà, raccontami ancora di quando le persone hanno smesso di uccidere gli animali per mangiarli."

La storia che studieranno le prossime generazioni la stiamo scrivendo noi adesso. Facciamo in modo che sia una storia migliore per tutti gli esseri viventi.

Scrivi la storia con noi