Curiosità sul lavoro vegan

Ciao a tutti, apro questo forum perché mi è sorto un dubbio.
Qual è il "limite" di lavoro che un vegano che segue la sua filosofia non dovrebbe sorpassare?
Mi spiego meglio, ovviamente un vegano non va a fare il macellaio, perché? Perché starebbe "incentivando" (o meglio, contribuendo) alla vendita del consumo di carne.. Anche se in realtà il suo lavoro è di fare a pezzi gli animali, poi magari non è interessato alla buona riuscita di vendita o meno della carne, lui il suo lavoro lo ha fatto.
Detto ciò, quand'è che un lavoro va contro la nostra filosofia vegan?
Un vegano che fa il pizzaiolo, o il cuoco per esempio, non è paragonabile ad un tizio che lavora nel reparto macelleria del supermercato?
Mi è sorto questo dubbio, e seppur banale vorrei avere alcune vostre opinioni a riguardo.

QuinoaBianca ha scritto:
Un vegano che fa il pizzaiolo, o il cuoco per esempio, non è paragonabile ad un tizio che lavora nel reparto macelleria del supermercato?

Sicuramente sì..sarebbe un po' come dire di essere un sostenitore dei diritti umani e lavorare in uno stabilimento che sfrutta mano d'opera minorile.

....vero anche, però, che non è facile cambiare lavoro dalla sera alla mattina.
Se l'attività è tua puoi fare la conversione in breve tempo. Se sei un dipendente non ti resta che cambiare lavoro.
Oggi giorno questo può non essere semplice e immediato.
Un esempio semplice: se si fanno le pulizie a casa di qualcuno si usano i saponi che il proprietario di casa ha. Ci può volere del tempo a convincerlo ad usare altri marche....e potrebbe non convincersene affatto. Lì che di fa?
Nel senso esistono molte situazioni border line, che non sono nette come "lavorare al macello", per cui va da sé che chi ha preso una certa coscienza non riesce più a continuare.
La mia non è una provocazione eh, è che questo dubbio me lo sono posto anche io.

Jei ha scritto:
....vero anche, però, che non è facile cambiare lavoro dalla sera alla mattina.
Se l'attività è tua puoi fare la conversione in breve tempo. Se sei un dipendente non ti resta che cambiare lavoro.
Oggi giorno questo può non essere semplice e immediato.

No, non è immediato, certo, ma sicuramente se uno fa una scelta etica non può continuare a fare un lavoro che uccide animali.

Jei ha scritto:
Un esempio semplice: se si fanno le pulizie a casa di qualcuno si usano i saponi che il proprietario di casa ha. Ci può volere del tempo a convincerlo ad usare altri marche....e potrebbe non convincersene affatto. Lì che di fa?

Beh, anche no, fossero questi i problemi... usare detersivo testato acquistato da qualcun altro non è una cosa che aumenta il numero di animali uccisi, perché non è che per ogni flacone vengano uccisi animali. Gli animali vengono uccisi prima, durante la fase di test, e per opporsi a questo sono le nostre scelte di acquisto che contano. Possiamo sensibilizzare gli altri sul fare lo stesso e uno può sensibilizzare il suo datore di lavoro, ma se al datore di lavoro non interessano queste istanze, non è che usando quei detersivi si è complici dell'uccisione di animali.

Jei ha scritto:
Nel senso esistono molte situazioni border line, che non sono nette come "lavorare al macello", per cui va da sé che chi ha preso una certa coscienza non riesce più a continuare.
La mia non è una provocazione eh, è che questo dubbio me lo sono posto anche io.

Certo, ci sono situazioni border-line su cui ragionare, ma nella maggior parte dei casi sono invece situazioni abbastanza chiare.

Credo comunque che quando si fanno propri certi ideali etici poi si è proprio portati naturalmente a certe scelte.

Jei ha scritto:
Credo comunque che quando si fanno propri certi ideali etici poi si è proprio portati naturalmente a certe scelte.

Sicuramente, non è che uno lo fa perché sennò gli altri non lo giudicano vegan, lo fa perché sente sbagliato continuare a fare un lavoro che danneggia gli animali.

Intanto grazie per la considerazione del mio discorso.
Mi è sorto questo dubbio in quanto nel mio contesto lavorativo mi sono resa conto che seppur in minima parte, qualcosa che mi "obbliga" ad andare contro la scelta vegan c'è. Però da dipendente quale sono, ovviamente non posso decidere di cambiare alcune cose "fisse" che ci sono.
Ovviamente se un vegano si mette in proprio già si parte con il presupposto che le scelte che fa per la sua attività non vadano contro la sua filosofia, o almeno spero.

Situazione borderline ai massimi livelli: io sono insegnante di lingue straniere, e mi ritrovo a dover insegnare anche come si dice carne, pesce, uova, formaggio eccetera. Con le competenze che fornisco ai miei allievi, loro saranno in grado di mangiare animali anche all'estero e non solo a casa.
D'altra parte, conoscere il termine gli consente anche di evitare di mangiare carne ;-) Quindi personalmente compenso con sensibilizzazione sulla scelta vegan quando si affronta l'argomento "cibo", con articoli su ambiente, abitudini alimentari, salute, scelta etica, e così via!

Beh dai, Myeu, non mi sembra borderline :-)
Non è che tradurre una parola significhi favorire il consumo di quella cosa!

Myeu ha scritto:
D'altra parte, conoscere il termine gli consente anche di evitare di mangiare carne ;-) Quindi personalmente compenso con sensibilizzazione sulla scelta vegan quando si affronta l'argomento "cibo", con articoli su ambiente, abitudini alimentari, salute, scelta etica, e così via!

Volendo (se già non lo fai) puoi anche portare come esempi dell'uso del termine varie frasi per chiedere al ristorante piatti senza carne o derivati. O addirittura cose tipo: "Rispetto gli animali, quali piatti avete che non contengano carne e derivati".

Andrea ha scritto:
Volendo (se già non lo fai) puoi anche portare come esempi dell'uso del termine varie frasi per chiedere al ristorante piatti senza carne o derivati. O addirittura cose tipo: "Rispetto gli animali, quali piatti avete che non contengano carne e derivati".

Di solito insegno la frase più generica "Sono vegano/a, cosa c'è nel menù senza carne, pesce o derivati?". Credo che per molte persone, che magari non sono nemmeno vegan, sia più intuibile a livello pratico l'uso del termine "vegan". Il discorso del rispetto degli animali e della scelta etica lo introduco con articoli dedicati, a cui poi segue una discussione sul tema :-)

eh beh...io sn vegan da 7anni.prima ero vegetariana.faccio le pulizie in una clinica di riabilitazione.quindi lavo anche i piatti sporchi di carne.nn ho studiato non c'è molto che possa fare.il fatto principale è che lo stipendio e tutte le liliquidazioni mi sn servite e continuano a servirmi.perché ho portato a casa nn pochi animali.e posso permettermi di portare a casa beni alimentari di prima necessità qua è la.collaborò cm persone che servono la carne.ma tutta questa situazione mi serve a nutrire altri animali.più colonie feline.man mano che passa il tempo per non far mai cambiare tenore di vita ai miei animali ho iniziato a non comprarmi più niente.nemmeno gli assorbenti.ne un paio di calze ne una maglietta.esco due volte al mese.Non vado più al cinema.ai concerti ai festival o in vacanza da anni perché la mole di lavoro che resta a casa ai miei genitori sarebbe troppa.e io nn sarei tranquilla.ma gli animali stanno bene.prego.Non risparmiatevi mi interessano tutti i commenti senza peli sulla lingua.

Che tipo e quanti animali hai?

undici gatti.un cane cinque anatre un gallo tre galline.lo stipendio mi va in alimentazione.prevenzione integratori antiparassitari...ho sempre qualcosa via per gli imprevisti e veterinari che mi conosco e mi aiutano molto.e associazioni territoriali che mi hanno aiutato per i gatti randagi

occasionalmente lavoro in un bar vicino a casa.la prossima settimana sarà il secondo a pericena vegan che si fa in zona..il primo per beneficenza.dovrò cucinare.avrei bisogno delle idee.per fare cose appetitose..me la cavo ma se avete consigli..però forse dovrei chiedere nel forum cucina direi.