Dubbio sull'etico

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1 Jei, 22/04/17 19:24

Allora...vorrei condividere un dubbio con voi, un peso che mi sento sul petto, che sembrerà sciocco, e attirerà di certo critiche...ma voglio sapere come la pensate.
Ormai mi sono decisa a ritornare vegan, a tavola già iniziato, sostituito tutti i detersivi ecc, per i cosmetici ho trovato marche e contatti e via via avrò solo cose cruelty free (tutto in una volta non posso per ragioni economiche...sto usando quello che ho sostituendo il prima possibile tutto,ovviamente non acquisterò nuove cose di brand che testano).
Fin qui ok.
Ora abbigliamento e scarpe: ok no pelle lana seta e pelliccia da ora in poi....ma poi? Se compro una scarpa di plastica made in china che sfrutta i lavoratori, o una maglia in cotone ma prodotta in bangladesh sempre dietro sfruttamento...cosa ho fatto di buono?
Ovviamente prendendola in lana si fa magari doppio danno...non dico di no.
La mia domanda è: non vi Sentite mai come se la scelta vegan fosse quasi "inutile" (passatemi il termine) se poi non si può essere etici in tutti gli altri campi? Perché io un po mi sento così.
Noi siamo una famiglia monoreddito,e pure minireddito :-) e non possiamo assolutamente acquistare i brand d abbigliamento etico che si vedono online...veramente non possiamo permetterci quei prezzi.Anche il total made in italy è per noi fuori budget(che poi anche lì le diciture sono sempre dubbie).
Ho passato due giorni a fare ricerche su come vestirsi eticamente ma proprio non ne ricavo niente... abbiamo deciso di evitare il negozietto cinese e alcuni marchi di grandi ditte che risultano sfruttare molto(sempre secondo ricerche online) ... diciamo che proveremo ad andare in negozi della grande distribuzione che pur producendo all'estero mi sembrano "meno peggio" dalle mie ricerche. Ma mi sento comunque un po ipocrita a tutelare gli animali ma comprare prodotti di lavoratori, chi più chi meno,sottopagati. Le finanze sono quello che sono e non posso certo andare a rubare.
A questo si aggiunge che mio marito (che vuole rimanere onnivoro) vorrebbe provare ad essere vegan in casa (si terrebbe la possibilità di mangiare come vuole saltuariamente, tipo sgarro), e questa modalità si estenderebbe anche a nostro figlio....ecco...ho un po paura che un domani possa dirmi di essere stata ipocrita ad aver fatto adottare un certo stile di vita alla famiglia, battendomi tanto su un fronte,ma senza essere riuscita su altre questioni comunque importanti. Voi non vi sentite mai così?
Non è una provocazione...è proprio quello che sento.

2 Andrea, 22/04/17 20:02

Il fatto è che essere o non essere vegan è come andare a caccia: vedi un animale, lo uccidi per divertimento e te lo mangi. E' come avvelenare il cane del vicino perché abbaia. E' come uccidere una persona per rubarle l'auto. Uccidi direttamente per un vantaggio. (Il fatto che l'uccisione venga fatta fare a qualcun altro è irrilevante).

E nessuno direbbe: "beh, se non posso esser perfetto e alcune delle cose che compro vengono da paesi in cui la gente lavora 14 ore al giorno per guadagnare una miseria allora tanto vale che uccida un passante, avveleni i cani del vicino, spari al primo uccello che vedo passare". Allo stesso modo non vedo perché chiuderselo per l'essere vegan.

Non sto dicendo che lo sfruttamento dei lavoratori vada bene, dico che c'è una enorme differenza tra approfittare del bisogno per offrire lavori pagati una miseria (cosa ignobile) e torturare e uccidere.

Detto questo, mi aspetto che chi è vegan cerchi di fare il possibile per evitare i casi peggiori di sfruttamento dei lavoratori, tenendo presente che a momento è impossibile evitarli del tutto perché in quei paesi la gente muore di fame, letteralmente, e accetta qualunque lavoro.

Però certo, se si parla di sfruttamento di bambini ceduti dalle famiglie per un po' di denaro o casi simili li considero gravi quanto il mangiare carne, ma spero che tutti noi di fronte a quei casi evitiamo l'acquisto e boicottiamo l'azienda.

Ma i dipendenti spagnoli di Amazon (tanto per fare un esempio)? Io non comprerei mai da Amazon, per questo e vari altri motivi, ma alla fine è una loro scelta (dettata dalla necessità) quella di lavorare lì; evidentemente non lavorare lì sarebbe ancora peggio. Approfittarne è diverso dall'uccidere (un animale o una persona)! Ripeto che NON giustifico queste cose (ho fatto cancellare il mio account su Amazon anni quando facevo diversi ordini al mese tra lavoro, libri e musica) dico solo che non sono paragonabili al far uccidere qualcuno (animale o umano che sia) e che se una persona non riesce ad evitare Amazon o realtà simili non è certo un buon motivo per far uccidere animali.

3 Jei, 22/04/17 20:30

...la vedo come te. Ma ogni tanto la sensazione che ho è quella della lotta contro i mulini a vento.

Tu,personalmente,compri dove capita?

4 Marina, 22/04/17 22:03

Jei ha scritto:
...la vedo come te. Ma ogni tanto la sensazione che ho è quella della lotta contro i mulini a vento.

Quale sarebbe la lotta contro i mulini a vento, l'essere vegan? Se intendi questo, no, non lo è affatto, anzi, è una cosa molto molto pratica: se non sei vegan uccidi animali, se sei vegan non li uccidi, quindi fa tutta la differenza del mondo, nessuna lotta contro i mulini a vento, anzi.

5 Jei, 22/04/17 23:06

Marina ha scritto:
Quale sarebbe la lotta contro i mulini a vento, l'essere vegan? Se intendi questo, no, non lo è affatto, anzi, è una cosa molto molto pratica: se non sei vegan uccidi animali, se sei vegan non li uccidi, quindi fa tutta la differenza del mondo, nessuna lotta contro i mulini a vento, anzi.

no...intendo che per quanto uno faccia non riesce mai ad essere etico su tutti i fronti,e spesso è questione di finanze.

6 Andrea, 23/04/17 00:17

Jei ha scritto:
Tu,personalmente,compri dove capita?

No no.. e soprattutto compro molto poco, ma mi rendo conto di essere un'eccezione.

Comunque con quello che si risparmia diventando vegan ci si può permettere di spendere di più per altri acquisti.

Ma ovviamente se uno ha una famiglia da mantenere o non ha un lavoro o situazioni simili non mi aspetto che compri tutto nei negozietti per evitare i supermercati..

7 Andrea, 23/04/17 00:20

Jei ha scritto:
no...intendo che per quanto uno faccia non riesce mai ad essere etico su tutti i fronti,e spesso è questione di finanze.

Diventare vegan è la cosa più importante che si possa fare per gli animali e per gli esseri umani: con una semplice scelta si smette di uccidere migliaia di animali, di affamare e assetare decine se non centinaia di persone. Questi numeri per ogni singola persona che diventa vegan.

E non è questione di finanze: da vegan si spende molto meno che da non vegan.

Non si può essere perfetti? Ok, si fa il possibile. Ma non vedo come si possa parlare di "combattere i mulini a vento".

8 Marina, 23/04/17 10:53

Jei ha scritto:
no...intendo che per quanto uno faccia non riesce mai ad essere etico su tutti i fronti,e spesso è questione di finanze.

Non si può essere etici su ogni fronte per il semplice fatto che già il solo vivere qualche danno lo crea, quindi la perfezione ce l'hai solo se non esisti.
Ma, posto che invece esistiamo, è molto facile fare la differenza e non servono soldi, tutt'altro. Come ha detto Andrea, mangiando solo ingredienti vegetali si risparmia sul conto della spesa, si salvano innumerevoli vite e si impatta di meno sull'ambiente. Questa è la cosa più importante in assoluto.
E per il resto, basta comprare poco, così fai poco danno e risparmi soldi.

9 Jei, 23/04/17 12:26

Grazie a tutti.

10 Viola25, 24/04/17 22:07

Bellissimo post questo

Ma certo che un maglione di lana dovrebbe pesare sulla coscienza quanto uno prodotto sfruttando un bambino . Anzi tra i due penso dovrebbe pesare di più il secondo .

Va evitata la lana e va evitato qualunque stimolo a produzioni ottenute sfruttando i giustamente esseri umani e animali . E' una tale evidenza che non mi spiego come ci si ponga il dubbio .

Poi purtroppo non è sempre facile capire la provenienza dei capi come non è sempre facile escludere una componente di fibra animale. Ma il principio dovrebbe essere identico .

Ti consiglio il baratto , se hai gravi difficoltà economiche . Ci sono tanti siti che lo fanno . Pensaci

11 Myeu, 25/04/17 01:17

Viola25 ha scritto:
Ma certo che un maglione di lana dovrebbe pesare sulla coscienza quanto uno prodotto sfruttando un bambino . Anzi tra i due penso dovrebbe pesare di più il secondo .

Beh, no.

Anzi, se vogliamo analizzare le dinamiche socio economiche di fondo, il bambino sfruttato non esisterebbe se si eliminasse lo spreco di risorse dovuto all'allevamento. Personalmente credo che comunque, in ogni caso, per quanto ignobili possano sembrare a prima vista, la tortura, la prigionia e l'uccisione siano peggio dello sfruttamento tout court.

12 Jei, 25/04/17 07:42

ha scritto:
Va evitata la lana e va evitato qualunque stimolo a produzioni ottenute sfruttando i giustamente esseri umani e animali . E' una tale evidenza che non mi spiego come ci si ponga il dubbio .

Diciamo che oltre al discorso vegan sto cercando di abbinare come atteggiamento di famiglia alcuni comportamenti che reputo "meno impattanti": riciclo, consumo più consapevole, evitare alcune aziende di ormai conosciuta "cattiva fama", cerco di preferire il made in italy (che poi anche li spesso è un'etichetta che indica solo il passaggio finale)..insomma, ci provo. Poi ovviamente è un lavoro sempre in divenire.
Ho scritto perché ricordo che spesso in passato (nel mio precedente periodo vegan) la gente mi diceva "ti sbatti tanto per gli animali, affronti quelle che sono comunque delle scomodità, poi tanto è solo uno
degli aspetti della vita...basta il tuo possedere un cellulare per aver creato sofferenza e ingiustizia,quindi o fai "tutto"o fai "niente".

In poche parole mi davano Dell' ipocrita.
Questa cosa mi ha fatto sempre, stupidamente eh, un po pensare...più che altro mi ha sempre un po smorzato l'entusiasmo.
Comunque so che fare il tutto il possibile fa la differenza... non mi pongo questo di dubbio. Volevo sapere se anche voi, ogni tanto, vi siete sentiti come se il proprio "tutto possibile" fosse comunque una goccia nel mare.
Non era un "tanto vale non fare niente".
Probabilmente mi sono spiegata male io.

13 Marina, 25/04/17 09:50

Jei ha scritto:
Ho scritto perché ricordo che spesso in passato (nel mio precedente periodo vegan) la gente mi diceva "ti sbatti tanto per gli animali, affronti quelle che sono comunque delle scomodità, poi tanto è solo uno
degli aspetti della vita...basta il tuo possedere un cellulare per aver creato sofferenza e ingiustizia,quindi o fai "tutto"o fai "niente".

Ma perché dovresti basare il tuo comportamento sule osservazione stupide degli altri? E queste, poi, sono particolarmente stupide, perché invitano a fare del male apposta solo perché non riesci a essere perfetta in tutti i settori. Più che stupide anzi sono agghiaccianti. E' come se ti dicessero "ma dai, prendi pure a bastonate un vitello e tagliali allegramente la gola, perché se non riesci a stare attenta a comprare il cellulare di marca giusta tanto vale che torturi e ammazzi qualsiasi animale, no?"

Non è aberrante?

Forse il tuo errore è che non concepisci l'essere vegan per quello che è, cioè il non torturare e ammazzare animali (e dico torturare perché la loro vita negli allevamenti E' una tortura continua), ma lo vedi invece come un miglioramento tuo personale. A parte che se anche fosse così, ogni passo che ti porta a essere migliore è positivo, non è certo vero che o sei perfetta o tanto vale che tu faccia le peggiori nefandezze. Ma comunque, la scelta vegan non è quello, non si fa per se stessi, si fa per gli animali. E in questa ottica fa tutta la differenza del mondo, per loro, che tu lo sia o no.

Jei ha scritto:
In poche parole mi davano Dell' ipocrita.

Come spiegato sopra, la cosa non ha senso, al massimo gli ipocriti sono loro e comunque chi se ne frega di cosa pensano? Ci manca solo che noi facciamo le nostre scelte più profonde sulla base di quello che dice gente che non ne sa nulla e che nemmeno è in grado di comprenderle...

Jei ha scritto:
Comunque so che fare il tutto il possibile fa la differenza... non mi pongo questo di dubbio. Volevo sapere se anche voi, ogni tanto, vi siete sentiti come se il proprio "tutto possibile" fosse comunque una goccia nel mare.

No, perché invece fa una differenza molto pratica in termini di animali ammazzati.

14 Marina, 25/04/17 10:04

Sulla questione "goccia nel mare" aggiungo una cosa: se sentiamo di fare troppo poco con la nostra scelta vegan, questo è del tutto comprensibile, ma la risposta sta nel fare attivismo in modo da indurre altri a fare la stessa scelta, non certo nel farci venire il dubbio di riprendere a uccidere animali.

Con poche ore di attivismo al mese, anche solo 2-3 ore, possiamo, nei mesi e negli anni, centuplicare, ma anche di più, il nostro impatto positivo. Se da vegan salviamo nella nostra vita 1400 animali in media, con 3 ore di impegno al mese per un anno ne salviamo almeno 30.000. Non pensate che ne valga la pena? Qui ci sono tutte le indicazioni per impegnarsi in questo senso, con un impegno minimo:
https://www.agireora.org/volontari/

15 Jei, 25/04/17 10:17

Grazie.
Darò un'occhiata al link.

Grazie sempre delle risposte...credo di sembrare molto confusa vista dall'esterno ma in realtà, più che altro, sono confusionaria nell'esposizione :-)))

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"Papà, raccontami ancora di quando le persone hanno smesso di uccidere gli animali per mangiarli."

La storia che studieranno le prossime generazioni la stiamo scrivendo noi adesso. Facciamo in modo che sia una storia migliore per tutti gli esseri viventi.

Scrivi la storia con noi