Galline "felici" e uova....; pagina 2

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16 Andrea, 22/07/13 11:54

cristy ha scritto:
E' proprio quello che a volte è difficile far capire, non è per partito preso o per fanatismo o altre amenità di cui ci accusano, elimini i prodotti che fanno del male agli animali.

Il problema è che la maggior parte di chi diffonde la scelta vegan sostiene (o opera in prima persona) ogni forma di massacro di animali quindi il messaggio che danno è proprio che sia solo un fatto alimentare. La conferenza sulla scelta vegan presso (e in collaborazione con) l'allevamento di cavalli è un buon esempio del livello a cui siamo arrivati. Il famoso divulgatore vegan (non non "quello lì": ho detto famoso, non famigerato) che organizza degustazioni a base di rane (però lui non le mangia, ne diffonde il consumo ma non le mangia quindi si definisce vegan) che messaggio può
dare?

17 maia, 22/07/13 14:31

Cristy e Andrea, non lo sapevo, questo cambia tutto.

18 AndreaIris, 22/07/13 16:34

Giusto per dovere di cronaca, nella discussione in questione si ragionava anche sulla base della testimonianza di una ragazza che raccontava di come una delle sue galline si sia ridotta male anche a covare un uovo non fecondato (poichè anche la cova è un'attività stressante fisicamente per la gallina).. in quel senso ci si chiedeva (tra le altre cose) quale fosse la situazione migliore per la gallina: togliere le uova per evitare lo stress della cova inutile oppure lasciarle per evitare lo stress della sollecitata ovodeposizione?

Tenendo conto di questo io, che non ho esperienza diretta con le galline, non saprei quale potrebbe essere il male minore...

(poi la discussione è degenerata, ma l'incipit era anche quello..)

19 Andrea, 22/07/13 17:25

AndreaIris ha scritto:
Giusto per dovere di cronaca, nella discussione in questione si ragionava anche sulla base della testimonianza di una ragazza che raccontava di come una delle sue galline si sia ridotta male anche a covare un uovo non fecondato (poichè anche la cova è un'attività stressante fisicamente per la gallina)..

Mi pare come "la mia mucca soffre se non viene munta..". Sempre che l'episodio non sia inventato, bisognerebbe capire quale sia il problema della gallina: la cova è un fatto del tutto naturale, quello che è innaturale è il continuo fare uova perché vengono sottratte.

Poi se anche è una cosa vera è un caso particolare mentre i problemi della perdita di calcio dovuti alla continua sottrazione di uova avvengono sempre.

in quel senso ci si chiedeva (tra le altre cose)
quale fosse la situazione migliore per la gallina: togliere le uova per evitare lo stress della cova inutile oppure lasciarle per evitare lo stress della sollecitata ovodeposizione?

Lasciare fare alla natura: le galline se non si sottraggono loro le uova ne depongono e covano il numero "giusto". Non mettiamoci in mezzo e lasciamo fare. Se ci sondo ei problemi in quel caso si interviene. Rubare preventivamente le uova alle galline perché 1 su 100.000 potrebbe avere problemi con la cova non ha senso.

20 AndreaIris, 22/07/13 18:16

Di fondo sono d'accordo con te... però alla fine nel discutere insieme a altre persone (in un gruppo chiuso, visibile solo dai partecipanti) per cercare di capire, da ignoranti, quale sia il male minore non ci vedo nulla di male...

Voglio dire, anche io sono dell'idea che sia più sensato lasciare fare alla "natura", ma se una persona vede che se toglie alle uova alle proprie galline non stanno (apparentemente) male e se invece gliele lascia capita invece che si stressino "inutilmente", posso capire che il dubbio se lo ponga (dandole ovviamente il beneficio del dubbio).
Credo che in quella discussione ci siano stati dei problemi di comunicazione da tutte le parti in causa e non vedevo il motivo per farne un processo qui... era questo che mi aveva un po' infastidito e che mi ha spinto a riportare una visione leggermente diversa di quanto accaduto..

In ogni caso, non era mia intenzione far polemica (anche perchè alla fin fine, siamo d'accordo).

21 fasguvh, 22/07/13 20:42

AndreaIris ha scritto:
Voglio dire, anche io sono dell'idea che sia più sensato lasciare fare alla "natura", ma se una persona vede che se toglie alle uova alle proprie galline non stanno (apparentemente) male e se invece gliele lascia capita invece che si stressino "inutilmente", posso capire che il dubbio se lo ponga (dandole ovviamente il beneficio del dubbio).

mi intrometto, come al solito, da ignorante
ma ipoteticamente in natura penso che gran parte delle uova anche non fecondate sarebbero obiettivo di mille predatori

ancora una volta probabilmete se le si detiene viene anche a mancare tutta questa parte

...una suposizione la mia...

22 Andrea, 22/07/13 22:02

AndreaIris ha scritto:
se una persona vede che se
toglie alle uova alle proprie galline non stanno (apparentemente) male e se invece gliele lascia capita invece che si stressino "inutilmente", posso capire che il dubbio se lo ponga (dandole ovviamente il beneficio del dubbio).

Intanto bisogna vedere lo stress della gallina da cosa si manifesta (è vero stress?), e se la causa è veramente la cova (un animale con qualche trauma magari lo acuisce nel periodo di cova/gravidanza/maternità ma la causa da risolvere è un 'altra) oppure se è una normale reazione alla cova e quindi va lasciato fare.

Se nessuna gallina ha questi problemi (credo che i vari santuari in giro per il mondo se ne sarebbero accorti..) e questa sì bisogna capire il perché.

Poi i danni della sottrazione di calcio si vedono più avanti nel tempo e non ha senso confrontare un effetto immediato alla cova e un danno che si accumula nel tempo.

Io personalmente sono convinto che come la natura non crea mucche che hanno bisogno di essere munte, non crea neppure galline che hanno bisogno che noi portiamo via loro le uova per stare bene.. Quindi occorre che un veterinario analizzi l'eventuale problema dalla gallina e parta da lì.

23 Andrea, 22/07/13 22:02

fasguvh ha scritto:
mi intrometto, come al solito, da ignorante
ma ipoteticamente in natura penso che gran parte delle uova anche non fecondate sarebbero obiettivo di mille predatori

Temo che se un pedatore raggiunge le uova la gallina è la prima a fare una brutta fine (anche io lo dico da ignorante).

24 AndreaIris, 22/07/13 22:52

Andrea ha scritto:
Poi i danni della sottrazione di calcio si vedono più avanti nel tempo e non ha senso confrontare un effetto immediato alla cova e un danno che si accumula nel tempo.

Certo, ma, purtroppo, fonti davvero ufficiali che sostengono questa teoria io non ne ho mai trovate. Non sto dicendo che sia falsa, anzi, ma posso capire che, quando una persona se la sente riportare per la prima volta è la fonte è un post di un forum, non necessariamente la prenda subito per vera.

Io personalmente sono convinto che come la natura non crea mucche che hanno bisogno di essere munte, non crea neppure galline che hanno bisogno che noi portiamo via loro le uova per stare bene.. Quindi occorre che un veterinario analizzi l'eventuale problema dalla gallina e parta da lì.

Ho idea però che in natura le probabilità che le uova non vengano fecondate sia molto più bassa, sia per la possibilità della presenza del gallo, sia per il minor numero di uova deposte rispetto alle varietà selezionate dall'uomo.

Temo che se un pedatore raggiunge le uova la gallina è la prima a fare una brutta fine (anche io lo dico da ignorante).

Immagino dipenda dal tipo di predatore ;)

In ogni caso, ci tengo a precisare che non è certo mio interesse difendere il consumo di uova, ci mancherebbe! Ma capire bene la questione oltre ogni ragionevole dubbio credo sia importante, anche appunto per rispondere con cognizione di causa a chi chiede la solita "ma le uova delle galline felici?"

25 Marina, 22/07/13 23:19

AndreaIris ha scritto:
Andrea ha scritto:
Poi i danni della sottrazione di calcio si vedono più avanti > nel tempo e non ha senso confrontare un effetto immediato > alla cova e un danno che si accumula nel tempo.

Certo, ma, purtroppo, fonti davvero ufficiali che sostengono questa teoria io non ne ho mai trovate. Non sto dicendo che sia falsa, anzi, ma posso capire che, quando una persona se la sente riportare per la prima volta è la fonte è un post di un forum, non necessariamente la prenda subito per vera.

Ma non è certo un post scritto su un forum, è quanto viene spiegato nel documentario "Fowl Play", che riporta informazioni approfondite sul tema dello sfruttamento delle galline ovaiole.

Oltre al fatto che è del tutto logico, non è che uno si debba sfrorzare, per credere alla questione del calcio consumato, è una cosa del tutto logica.

In ogni caso, ci tengo a precisare che non è certo mio interesse difendere il consumo di uova, ci mancherebbe! Ma capire bene la questione oltre ogni ragionevole dubbio credo sia importante, anche appunto per rispondere con cognizione di causa a chi chiede la solita "ma le uova delle galline felici?"

Finora lo abbiamo fatto, nessuno si è inventato informazioni strane o ragiorni esoteriche...

26 verdetartarugo, 23/07/13 10:46

Il problema è a monte, perchè in natura non esitono galline ovaiole e le parenti selvatiche più prossime (come potrebbe essere la gallina faraona africana ad esempio)depongono al MASSIMO otto uova che covano per un mesetto e dopo si dedicano alla cura dei pulcini, riprendendo le forze e preparandosi per una nuova covata, ovviamente solo nel periodo riproduttivo come tutti gli altri uccelli del
mondo.
Con le galline domestiche questo ciclo è stato completamente stravolto dalla selezione riproduttiva artificiale imposta dagli allevatori. Le galline depongono un numero sprositato di uova a ciclo continuo e si esauriscono in pochi anni. Parlando con un'amica vegan che salva galline e NON ne mangia le uova, mi ha spiegato che ogni animale reagisce in modo differente: alcune continuano a fare uova di continuo e le abbandonano ovunque nel prato senza la minima intenzione di covarle e continuano finchè sono in età fertile, poi invecchiando diminuiscono sempre di più fino a quando non ne fanno proprio più. Altre invece covano anche le uova non fecondate (non c'è il gallo)e questo comporta un grande dispendio di energie per la gallina, perché mi spiegava che durante la cova l'animale si induce un aumento della temperatura corporea (che in gergo chiamano "febbre"), e si costringe ovviamente a passare ore e ore sulle uova riducendo sia il cibo sia l'acqua. Ovviamente scaduto il periodo di cova la gallina si allontana dalle sue uova ormai marce e ricomincia con una nuova covata. Purtroppo questi poveri animali hanno completamente perso il loro istinto naturale perché sono il frutto di centinaia di anni di selezioni per avere razze che producono il numero massimo di uova.
Loro hanno scelto di non intervenire e le lasciano fare. Quelle che vogliono covare le fanno covare accudendole in loco con cibo e acqua. Le uova abbandonanate nel prato, nei tombini o sullo zerbino di casa le regalano a chi le
mangia.
Ormai le galline salvate da allevamenti sono esseri sfruttati e snaturati, a cui possiamo donare qualche anno di serenità e libertà, ma non riprenderanno mai il loro istinto naturale. L'unica cosa da fare è lasciarle in pace di fare ciò che vogliono, chi vuol covare cova chi non vuole non lo fa, trovo irrispettoso continuare a prentedere di sapere cosa sia meglio per loro anche dopo la liberazione.
Per il mio modesto parere un vegan non dovrebbe mai mangiare prodotti animali, anche se fosse la gallina stessa a fargli un pacco regalo con tanto di fiocco e biglietto di auguri. Se la mia vicina di casa abortisse e mi regalasse il suo feto (tanto era già morto) per farmi un arrosto, non lo mangerai comunque.

27 Marina, 23/07/13 11:47

Sono d'accordo sul lasciare che queste povere galline si comportino come meglio credono e basta.

Mangiare le uova, anche quelle che la gallina salvata abbandona in giro e di cui non ne vuole sapere, e' SBAGLIATO comunque, ma non perche' "un vegan non mangia uova" inteso come dogma (come ha detto Andrea, un vegan e' tale per non far del male agli animali, e basta), ma per un motivo molto pratico: perche' avallare un comportamento del genere apre la strada a ulteriori sfruttamenti.

Ci sono davvero TANTE persone fissate con le uova, molte di piu' di quello che si crede, che in perfetta buona fede cercano una maniera di poter continuare a mangiarle lo stesso senza che nessun animale abbia a patirne. Se a queste persone si fa sapere che una tale opportunita' esiste, anche se remotissima e che si verifica in casi molto particolari, si attaccheranno come disperati a questo fatto e si faranno fregare da chi gli assicura che potranno avere uova proprio da una situazione cosi', mentre poi non e' vero affatto. Per esempio, a una conferenza una ha detto che lei mangiava uova senza far del male a nessuno perche' aveva preso una gallina (forse regalata) e se la faceva tenere da un contadino con l'accordo che quella gallina era sua e che non sarebbe mai stata uccisa.
Ecco, si apre la strada a casi cosi', che creano solo confusione nella testa della gente e creano situazioni di sfruttamento.

Senza contare che nel momento in cui uno consuma uova, fosse anche di gallina salvata che le molla in giro, nella sua testa le uova sono un cibo, e mi ci gioco quello che volete che non avra' grosse difficolta' a mangiare prodotti fatti con uova o a mangiare "qualche volta" uova provenienti da altri posti. E non si abituera' a cucinare senza uova, e non imparera' che l'uovo e' comunque un ingrediente inutile e quasi tutto quello che si fa con le uova si puo' fare
senza.

Quindi ogni discorso di apertura all'uso di uova, anche quelle che davvero non creano danno all'animale che le fa - caso RARISSIMO -, fanno lo stesso danni agli animali, perche' rendono accettabile l'utilizzo di un tale "ingrediente" anche in tutte le altre situazioni.

Spero di aver fatto capire cosa intendo.

Per questo motivo io non giustifico mai chi fa discorsi del genere.

La gallina fa le uova e le lascia in giro? Bene, le lasciamo li', le lasciamo marcire, lasciamo che le mangino altri animali selvatici, quel che volete. Quello non e' un cibo per noi, e continuare a considerarlo tale apre solo la strada ad ulteriori sfruttamenti perche' contribuisce a mantenere una mentalita' sbagliata nelle persone.

28 AndreaIris, 23/07/13 18:29

Marina ha scritto:
Ma non è certo un post scritto su un forum, è quanto viene spiegato nel documentario "Fowl Play", che riporta informazioni approfondite sul tema dello sfruttamento delle galline ovaiole.

Non ricordavo fosse anche nel documentario, l'ho visto tempo fa, meglio così :)

Oltre al fatto che è del tutto logico, non è che uno si debba sfrorzare, per credere alla questione del calcio consumato, è una cosa del tutto logica.

Purtroppo però la logica con qualcuno non è sufficiente.. :/ voglio dire, se una persona ha avuto un'esperienza simile a quella riportata da verdetartarugo e non ha altre conoscenze diciamo "fondate" magari in un primo momento fa fatica a seguire il ragionamento logico perchè la sua (incompleta) esperienza lo spinge a prendere altre consclusioni. Per quello è importatne secondo me avere delle solide basi per far capire il ragionamento (ora mi riguardo il documentario :) ). Diciamo che la mia preoccupazione era "tattica", perchè ho visto in passato che solo il ragionamento logico tante volte non era sufficiente.

Marina ha scritto:
Mangiare le uova, anche quelle che la gallina salvata abbandona in giro e di cui non ne vuole sapere, e' SBAGLIATO comunque, ma non perche' "un vegan non mangia uova" inteso come dogma (come ha detto Andrea, un vegan e' tale per non far del male agli animali, e basta), ma per un motivo molto pratico: perche' avallare un comportamento del genere apre la strada a ulteriori sfruttamenti. [...]

Concordo con questo tuo ragionamento. Per lo stesso motivo (tralasciando per un momento le considerazioni riguardo la salute della gallina) non mi ha mai convinto l'idea di dare le uova di galline salvate a chi le comprerebbe, per evitare che finanzi gli allevamenti.. anche se questo non facesse alcun male alle galline, mi sembrerebbe di legittimare il consumo di uova da parte di queste persone.

verdetartarugo ha scritto:
Loro hanno scelto di non intervenire e le lasciano fare. Quelle che vogliono covare le fanno covare accudendole in loco con cibo e acqua.

Questa mi sembra la soluzione migliore, in effetti :)

29 verdetartarugo, 26/07/13 12:16

AndreaIris ha scritto:
Purtroppo però la logica con qualcuno non è sufficiente.. :/ voglio dire, se una persona ha avuto un'esperienza simile a quella riportata da verdetartarugo e non ha altre conoscenze diciamo "fondate" magari in un primo momento fa fatica a seguire il ragionamento logico perchè la sua (incompleta) esperienza lo spinge a prendere altre consclusioni. Per quello è importatne secondo me avere delle solide basi per far capire il ragionamento (ora mi riguardo il documentario :) ). Diciamo che la mia preoccupazione era "tattica", perchè ho visto in passato che solo il ragionamento logico tante volte non era sufficiente.

Scusa ho perso il filo del discorso. L'esperienza che ho riportato non voleva essere una spiegazione di ciò che è giusto o sbagliato per le galline in assoluto. E' una testimonianza di una realtà con cui ho avuto a che fare.
Il messaggio che deve arrivare è comunque che è sbagliato mangiare le uova sia per la nostra salute sia per lo sfruttamento dell'animale. Che poi queste persone regalino a vicini di casa onnivori le uova abbandonate sotto gli alberi, non vuol dire nulla, è solo la loro scelta.

30 AndreaIris, 26/07/13 14:38

verdetartarugo ha scritto:
Il messaggio che deve arrivare è comunque che è sbagliato mangiare le uova sia per la nostra salute sia per lo sfruttamento dell'animale.

Ma infatti concordo su questo.

Il senso del mio discorso era che, purtroppo, mi è capitato spesso, parlando con altre persone, che la semplice logica dei motivi per cui è sbagliato sottrarre le uova alle galline non fosse sufficiente..
Le difficoltà maggiori le ho avute con persone che hanno galline, perchè o hanno visto che sottraendo le uova le galline non hanno danni evidenti (e ci credo, dato che i danni credo si abbiano sul lungo periodo, no?) o hanno visto galline ridursi male per covare uova non fecondate (ma come fanno i tuoi conoscenti, basterebbe fornire cibo e acqua facilmente accessibili per limitare i danni).

In questo senso, una fonte autorevole sarebbe di grande aiuto. Grosso modo, il mio discorso era tutto qui. Speriamo che il documentario citato possa essere d'aiuto :)

Però non so, ora mi viene il dubbio di non essermi espresso bene.. :/

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"Papà, raccontami ancora di quando le persone hanno smesso di uccidere gli animali per mangiarli."

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