Rinunce
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Lucik,
4/04/05 16:12
Ho spesso pensato (con ammirazione) alla conoscenza dell'uomo che è racchiusa nelle cose che vediamo attorno. Tu pensa a un'imbarcazione (o a qualsiasi altra cosa)...quanti secoli di esperienza, di tentativi, di studio, di miglioramento, di nuove scoperte, di perfezionamenti che si sono evoluti da un livello di conoscenza "zero" di partenza per arrivare al livello attuale... i materiali, i metodi di lavoro, di progettazione, di costruzione, le tecnologie (inteso nel senso generale, tecnologia può anche voler dire una diversa struttra ecc.)...e tutto questo riferito non solo all'oggetto in se, ma a tutte le sue componenti: vale per le vele, per lo scafo, per la strumentazione....e vale probabilmente per ogni cosa con cui l'uomo ha avuto a che fare...
Ora veniamo al punto: potevamo nascere in un mondo "perfetto", in cui l'uomo, millenni fa, fosse
ridiventato - o rimasto (allora sarebbero milioni di anni fa) - vegetariano totale (vegano, dato che storicamente l'uomo nasce così, dico bene?!). Se per dire, due mila
anni fa, la società fosse già stata consapevolmente e unanimemente vegana.....vi rendete conto che nessuno di noi avrebbe dovuto fare "rinunce" dal punto di vista
alimentare (allergie eventuali a parte...ma magari se l'uomo avesse curato meglio l'alimentazione, chissà se molte delle allergie attuali ci sarebbero ancora)....e non ci sarebbe la parte di persone "onnivore" rispetto alla quale i vegetariani/vegani sono considerati in termini di "rinuncia".
Si scriveva in uno dei forum (chiedo scusa se non ho presente il nome in questo momento), se qualcuno non sentiva la difficoltà del "rinunciare"....pensate che uno non si porrebbe nemmeno la questione se il mondo fosse andato nel modo in cui ho detto prima. Il mondo con una "normalità" diversa...quella buona.
Oltre a questo, collegandomi con quello con cui avevo cominciato.....ci pensate a quanti bei piatti ci sarebbero, come normale consuetudine, nelle case e nei ristoranti....il mondo "perfetto" (e molto gustoso anche!!!) Pensate se tutta la "cultura" gastronomica (grande eufemismo) attuale, derivante da secoli di esperienza e tradizione, riguardassero alimenti vegani: non solo eticamente "in pace", ma quante possibilità di cibi diversi a portata di mano, con quanta scelta sia quando mangi in casa che fuori...Pensate, per dire, al supermercato con tutti i "piatti pronti" solo vegani in decine di varinti... :-) e a tutte le pizzerie, e a tutti gli snak, e a quando apri il menu trovandoci 2 pagine per i soli antipasti...pensa se tutti gli chef si fossero concentrati (son sempre in tempo) su questo, quante proposte fantasiose e creative (e buone!!!) ci sarebbereo... Un giorno, probabilmente, sarà così quando la nostra civiltà sarà veramente "evoluta" (mi viene da pensare a quelle civiltà del futuro che il capitano Kirk e gli altri incontrano in Star Trek).
A qualcuno è venuta per caso un'pò di fame?...
Ciao, Luciano.
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Lucik,
4/04/05 20:26
Si potrebbe dire che non sono i veg*ani a RINUNCIARE a qualcosa di naturale, ma quelli che non lo sono ad AGGIUNGERE qualcosa che naturale non è....(rovesciamento del punto di vista)
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shivers,
5/04/05 18:32
Non so dove abiti, ma se sei di Milano o dintorni, per una volta (una sola visti i prezzi!) prova il ristorante "JOIA - ALTA CUCINA VEGETARIANA E VEGANA", dell'arcinoto chef Pietro Leemann (vegetariano ma che sa cucinare anche vegan).
E' stato straordinario vedermelo arrivare e sentirmi dire "Lei è vegano?, Nessun problema".
Io sono rimasto incantato (anche dal conto).
Marco
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Lucik,
5/04/05 18:40
Alterno i miei "soggiorni" tra Arese (provincia di
Milano) e la Liguria (provincia di Genova). Grazie dell'informazione. Magari si può lanciare una proposta apera a tutti per una serata tra propri "pari"... Se può suscitare interesse... prego proporre...
Ciao.
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Lucik,
5/04/05 19:02
A proposito (per shivers) visto che sei l "autore" di "fidanzata carnivora" magari ti racconto la mia storia,
che mi pone ai vertici della questione: il mio primo, unico, vero grande amore (passato) era una ragazza figlia di un macellaio (a sua volta figlio di un macellaio, e con un fratello macellaio). Ma non è finita per questo (magari era una delle ragioni implicite).
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shivers,
6/04/05 12:08
Sarebbe davvero non male una serata al Joia.
Per evitare che alla visione del conto mi veda arrivare qualche scarpa in testa, anticipo però che è praticamente impossibile cavarsela con meno di 60 euro a testa.
Per quanto concerne il post "fidanzata carnivora", mi
sono pentito di averlo scritto, dato che non è possibile dare consigli validi su una situazione che non si conosce. In ogni caso, lei non ha nulla a che vedere con macellai, per fortuna ed è fondamentalmente animalista.
Last but non the least, è la ragazza della mia vita.
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Lucik,
6/04/05 14:31
Ma per una volta si potrebbe anche fare...
Comunque avrei detto anche in pizzeria....:-)
Dai, vediamo gli sviluppi e rilanciamo l'INVITO anche
aegli altri enentuali interessati...
E comunque, per quel che riguardava la mia ragazza, non erano un problema i "rapporti di parentela" o il loro lavoro, è solo che era difficile far cambiare un'idea consolidata in quel modo...