Vabbè tanto non si mangia...

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1 Daniele, 14/04/05 10:43

Ciao ragazzi/e, ieri mi è successo una cosa che non mi era mai capitata. Praticamente sono andato nell'unico negozio qui a Palermo che vende (o avrebbe la pretesa di vendere) prodotti ecologici per la casa (e non). In pratica cercavo un prodotto smacchiante a base di percarbonato di sodio. In sostanza il tizio che gestisce il negozio (dove peraltro ci sono spesso in distribuzione volantini contro la vivisezione) mi ha detto in un primo momento che non aveva prodotti di questo tipo ma mi ha fatto vedere un altro smacchiante che, udite udite, conteneva estratti di bile bovina. Al che io gli ho detto che sono vegetariano (sperando capisse...), lui mi ha risposto... "ah... vabbè tanto non si mangia..."... e ha ricominciato a decantarmi le magnifiche proprietà di questo smacchiante "tradizionale"... quindi io l'ho dovuto stoppare dicendo "comunque non è compatibile con la mia filosofia di
vita!". Questa cosa mi ha messo un pò di cattivo umore, anche perchè poi si è ricordato che della stessa casa produttrice c'era anche un prodotto a base di percarbonato di sodio (cioè quello che cercavo) e sinceramente sono stato lì un pò perplesso sul decidere di comprarlo o meno: ho pensato questi qua fanno i prodotti a base di animali morti, è giusto "premiarli" comprando un loro prodotto, anche se "pulito"? Alla fine ho deciso di comprarlo comunque (quello a base di percarbonato, eh!), perchè ho pensato che in primis non credo sia stato testato su animali in quanto costituito al 100% da percarbonato di sodio (che comunque credo sia tossico per l'uomo).. in secundis sicuramente mi/ci capita sempre di acquistare prodotti (vegan) di marche che non producono solo prodotti di questo tipo. E, ultimo ma non ultimo, c'è da
considerare che difficilmente avrei trovato questo tipo di prodotto in altri negozi a Palermo. Scusate se vi ho annoiato ma mi andava di raccontarvi questa esperienza.

Daniele

2 Lucik, 14/04/05 12:53

Ciao Daniele, io compero prodotti biologici dell'Esselunga (con il suo marchio) anche se con lo stesso marchio l'esselunga vende anche prodotti non vegetariani (es. sugo). E' una valutazione tra utilità ed alternative
(oltre che principi). Comunque comprare prodotti "vegetariani" (o che rispettano i suoi principi) anche da chi produce generi "diversi" può dare il segnale da parte del mercato (del consumatore, con le sue scelte) ad aumentare la varietà e a dedicarsi con maggior attenzione sui prodotti più "etici". Diverso è, magari, quando una linea dedicata ai vegetariani, fa un prodotto che contiene tonno (mi è capitato). Lì suona decisamente strano. Tuttavia, magari non comprandolo nessuno e comprando il resto, forse fai in modo che smetta di produrlo. Devo dire una cosa, per il concetto che ha espresso quel signore di cui parlavi, che ha detto per uno dei due prodotti "tanto non si mangia". Solo per ricordare la parte pragmatica delle cose di cui si è parlato in alcuni forum, anche se l'avessi comprato non avresti potuto far male, a livello pratico, a nessuno. Ovvio, che se ci si vuole aver nulla a che fare, non lo si compra e basta. Non so a cosa sia esattamente il percarbonato di sodio (ho capito che serve per smacchiare), ma direi che l'hai comprato, hai fatto bene, e vai tranquillo. Ciao, e non restarci male (senti chi lo dice...), perchè per questo e molto altro il mondo è così in molti casi (e molto perggio anche). E purtroppo è una cosa che saprai già di tuo. Comunque, "lasciamo" gli aspetti "negativi" del mondo e concludiamo con un saluto "positivo"....Ciao Daniele, peccato non ci sei sabato a Torino. E stai attento al titolo....credevo si riferisse al raduno e mi stavo preoccupando..... :-)

Luciano.

3 Daniele, 14/04/05 12:55

Beh che io venga appositamente a Torino per un raduno è molto difficile... magari qualche volta che passo da quelle parti se ne approfitta per organizzarne uno in mio onore!;-)

Daniele

4 Sara, 14/04/05 15:28

Lucik ha scritto:
Tuttavia, magari non comprandolo nessuno e comprando il

resto, forse fai in modo che smetta di produrlo.
<


Esatto.Se è giusto o no non lo posso sapere, però se si smette di comprare va a finire che non lo producono più, quindi servirà molta più bile bovina per quello che resta in commercio :-/

5 Lucik, 14/04/05 16:06

Beh che io venga appositamente a Torino per un raduno è

molto difficile...
lo so, ovvio...dicevo che sarebbe stato bello vedersi a prescindere dal luogo.

magari qualche volta che passo da quelle

parti se ne approfitta per organizzarne uno in mio onore!;-)
Altrettanto ovvio ;-)

quindi servirà molta più bile bovina per quello che resta

in commercio :-/
Sai che non l'ho capita bene....?

Ciao.

6 Daniele, 14/04/05 16:15

Lucik ha scritto:
quindi servirà molta più bile bovina per quello che resta in commercio :-/

Sai che non l'ho capita bene....?

-----

Sai che non l'ho capita neanche io...?

7 Lucik, 14/04/05 16:17

Sara....delucida... :-)

8 Sara, 14/04/05 17:37

:-D allora l'alternativa era il prodotto a base di bile bovina?Se l'alternativa vegan viene tolta dal commercio
per forza di cose sale l'acquisto dell'alternativa non vegan...ovvero quella con la bile bovina.E che caxxo vabbè che sono un pò tarda però...

9 Daniele, 14/04/05 17:40

Ah in questo senso... vabbè io di certo non avrei comprato l'alternativo non vegan... diciamo che se non avessi comprato nè l'uno nè l'altro avrei contribuito, in gual maniera, a far sparire entrambe le alternative dal mercato. O no?:-)

10 Sara, 14/04/05 17:41

Daniele ha scritto:
Ah in questo senso... vabbè io di certo non avrei comprato

l'alternativo non vegan... diciamo che se non avessi comprato nè l'uno nè l'altro avrei contribuito, in gual maniera, a far sparire entrambe le alternative dal mercato. O no?:-)


Tu sicuramente, ma i non vegan che si trovano senza alternative e che non si pongono il problema?

11 Lucik, 14/04/05 18:07

Il prodotto a dirla tutta era quello della linea vegetariana col tonno (nella mia esperienza).....e dicevo che se non lo compra nessuno rimarrebbe solo quello puramente vegetariano. Ma quello che si è sottolineato dopo quadra perfettamente.

E purtroppo, da parte nostra possiamo ridurre la quota dei prodotti non etici, ed aumentare l'acquisto di quelli etici, perchè non potremmo eliminarla dato che la comprerebbero altri.

E comunque prima non si capivaaaa! Ok? :-)

12 Daniele, 14/04/05 18:43

Dunque mi sto perdendo un attimino... tra l'altro prima avevo scritto un messaggio ma ci sono stati problemi e si è perso!

Ritorniamo alla situazione iniziale, io avevo due prodotti diciamo alternativi fra loro: uno vegan e uno non vegan. Avrei potuto teoricamente fare tre cose

1) comprare il prodotto vegan e quindi contribuire alla scomparsa dal mercato del prodotto non vegan

2) comprare il prodotto non vegan e quindi contribuire alla scomparsa dal mercato del prodotto vegan

3) non comprare nessuno dei due e quindi contribuire alla scomparsa dal mercato di entrambi i prodotti (e magari anche del relativo marchio).

E' giusto o no? Insomma non vedo in che modo avrei sfavorito il prodotto vegan rispetto a quello non vegan se non lo avessi comprato!O_o

13 Lucik, 14/04/05 18:49

Per il punto 3. Non sarebbe scomparso il prodotto non vegan perchè perchè la "base" di acquisto (i consumatori
soliti) per il prodotto non vegan è più statica, e non verrebbe a mancare, a meno che non diventassero tutti vegani.
Per l'ultima considerazione: lo avresti "sfavorito" non promuovendolo...oppure tutti non lo comprassero, sparirebbe dal mercato lasciando posto solo a quello non vegano.

E comunque: hai fatto bene. :-)

14 Yaris1, 18/04/05 00:39

Lucik ha scritto:
Comunque comprare prodotti
"vegetariani" (o che rispettano i suoi principi) anche da chi produce generi "diversi" può dare il segnale da parte del mercato (del consumatore, con le sue scelte) ad aumentare la varietà e a dedicarsi con maggior attenzione sui prodotti più "etici".

Già.Potrebbe essere un modo di far propaganda ai prodotti veg*an :-)
Chi produce generi vegetariani conosce già i gusti della sua clientela.
Anche al produttore generico interessano i gusti della sua clientela e se vede che un prodotto tira abbastanza,lo diffonderà maggiormente,abbasserà il prezzo e quindi sarà accessibile anche al consumatore che alla propria coscienza antepone il prezzo(quindi il mercato veg*an si diffonderebbe ancora di più),il prodotto si troverà anche nel comune supermercato(e così io non sarò costretta a fare mille giri e potrei anche risparmiare,che non è poco :-P ) Mmm,potrebbe essere un'idea :-D

Flavia.

Cos'hanno in comune queste persone? Ciascuno di loro sta salvando migliaia di animali.

Siamo tutti diversi, trova il modo adatto a TE per aiutare gli animali!