vegan non basta?; pagina 2

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16 Marina, 30/03/05 14:44

leonid ha scritto:
In effetti le definizioni non sono molto importanti, pero' rimane vero che se bevi latte non sei vegan, per esempio, e mangi un animale non sei veegtariano.

Scusami, non è vero che "le definizioni non sono

importanti" e poi dici di nuovo le definizioni.

Non e' impotante la parola, ma il contenuto si'.
Non bere latte e' importante. Se lo bevi, non puoi dirti vegan, senno' anche un carnivoro puo' dirsi vegan, e
allora non ci si capisce piu' niente.

Sembra che

per te invece sono molto importanti. Ho letto una pagina che dice "come riconoscere un vegan a distanza" ma tutte
le cose che sono scritte lì sono anche dei vegetariani, però c'è scritto vegan.


C'e' scritto vegan perche' il libro parla di veganismo, diventa Vegan in 10 mosse. Molte cose applicabili ai vegan lo sono anche ai vegetariani.

Anche essere vegan puoi fermarti o andare avanti.
Allora perché facciamo una differenza vegetariani/vegan se

ci sono tante possibilità?


Per i vitelli che muoiono ammazzati, sostanzialmente.
E le galline.

Ciao,
Marina

17 pier, 30/03/05 15:28

certo che vegan non basta, credere che basti essere vegan per non essere dannosi al mondo, è un po' una fesseria.

vegan è però una condizione necessaria, alla quale bisogna aggiungere tante altre cose, che diciamo andrebbero sotto il nome più generale di "consumo critico" o come piace
più a me "non consumo critico"
ovvero, regola numero uno, consuma solo se devi, quando puoi non consumare, non consumare che è meglio.
quando consumi, scegli sempre la cosa meno impattante, cerca di evitare ogni prodotto non di stagione, evita ogni prodotto che viene da lontano (più lontano, più viaggio, più inquinamento) sostieni i piccoli agricoltori locali, meglio di quelli di cui conosci le terre, e conosci tu direttamente i metodi di agricoltura. Fai usa dell'agricoltura biologica, ma meglio ancora dei cibi che crescono selvaticamente in natura (funghi, castagne etc)

se riduciamo ogni volta che ci è possibile il nostro impatto sulla terra avremo fatto il minore dei danni possibili, ma non pensiamo mai di non creare danni, perché per dirla alla "marina berati" o alla "massimo
tettamanti" : ("l'unico vegan buono è il vegan morto")

18 mazinger_z, 9/04/05 15:24

Credo che vegan non sia il punto d'arrivo, ma una delle tappe. Mai sentito parlare di "fruttarismo",
"crudismo"? Chi è "fruttariano" si ciba di frutta, per l'appunto, e con essa ricava qualsiasi tipo di alimento: pane, dolci, etc. La pasta ovviamente, quella di grano o altro. Il "crudista" opta per una dieta a base di cibi crudi, per evitare la dispersione di vitamine o altro durante la cottura. Ovviamente, chi è fruttariano o crudista è vegan, quindi ancora minore impatto sulla natura. E' chiaro comunque che, nella società odierna, la perfezione non esiste, ma cercare di essere il meno dannosi possibile credo vada benissimo, altrimenti si può sempre darsi al "primitivismo anarchico", ovvero evitare
qualsiasi tipo di collegamento con la società e vivere di ciò che la natura ci offre.

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