Ciao! Non posso darti grandi consigli sul piano nutrizionistico, ma credo di poterti dire qualcosa di più riguardo all'intestino irritabile. Innanzitutto si tratta di un problema che non può essere diagnosticato in via diretta, ovvero non esiste un test specifico per verificarne la sussistenza. L'unico modo per concludere che hai il colon irritabile è andare per esclusione, ossia verificare, con molte e ben mirate analisi, che non sei affetta da altre problematiche i cui sintomi potrebbero assomigliare molto a quelli del colon irritabile. Considera che sono stati fatti degli studi secondo i quali la stragrande maggioranza dei casi diagnosticati come colon irritabile sono in realtà qualcos'altro, quindi prima di concludere con tanta facilità che sei affetta da questa sindrome ti consiglierei di rivolgerti ad un bravissimo (e non solamente "bravo": deve essere davvero uno dei migliori) gastroenterologo, a meno che ovviamente tu non abbia già svolto tutte le analisi necessarie. Tanto per rendere l'idea, a me hanno diagnosticato un probabile colon irritabile circa 8 anni fa, ma da quel momento non ho ancora smesso di fare accertamenti a tal riguardo. A titolo di mero esempio NON esaustivo, ecco un elenco delle analisi che ho finora eseguito:
1) svariate analisi del sangue, tra cui quelle per verificare eventuali allergie e intolleranze;
2) esame delle urine
4) esame delle feci (per verificare la presenza di sangue occulto o di eventuali patogeni) + coprocoltura (più volte)
3) test di permeabilità intestinale ai tre zuccheri
4) clisma opaco a doppio contrasto
5) colonscopia + biopsia intestinale
Ad ottobre dovrò svolgere una risonanza magnetica all'addome, dopodiché la mia gastroenterologa mi ha detto che finalmente potrò smettere di fare esami, potendo dirsi verosimilmente accertata la presenza del colon irritabile. Purtroppo si tratta di una sindrome facilmente confondibile con altri problemi, quali sindrome di Chron, sindrome di Habba, colite ulcerosa, intolleranza al lattosio o al glutine, ecc., quindi è davvero importante essere certi al 100% della diagnosi. Troppo spesso ti trovi davanti medici impreparati o pressapochisti, che ti raccontano che il tuo mal di pancia è colpa dello stress, solo perché questa è l'unica risposta che hanno di fronte ad un problema che non sembra presentare alcuna forma evidente di menomazione organica. Va detto inoltre che nella dicitura "colon irritabile" ci finisce di tutto, proprio perché si tratta di un calderone in cui buttare dentro tutti i casi che non si sa come meglio classificare. E infatti esiste il colon irritabile con prevalenza di diarrea, quello con prevalenza di stipsi, e quello "a corrente alternata". Si va da forme molto leggere, in cui i sintomi si presentano soltanto per qualche giorno ogni mese, ad altre molto più gravi, in cui devi imparare a convivere con un dolore realmente debilitante ogni singolo giorno della tua vita. Tanto per farti capire di cosa parlo (magari ne sei già perfettamente consapevole, ma non si sa mai), per moltissimi soggetti (me compreso) avere il colon irritabile significa dover passare diverse ore in bagno ogni giorno, dover organizzare i propri spostamenti in funzione dei bagni che potranno trovarsi lungo il percorso, convivere con una perenne sensazione di gonfiore che, quando va bene, si attenua solo un pochino dopo ogni evacuazione. Ogni pasto si trasforma in un dilemma: mi tolgo realmente la fame dovendo poi convivere per tutto il giorno con i crampi, oppure oggi mi limito al minimo indispensabile e riduco almeno in parte il dolore? Ecco, se i tuoi sintomi non assomigliano molto a quelli che ti ho qui descritto, ci sono solo due possibilità: o sei effettivamente affetta da una forma più lieve di colon irritabile, oppure si tratta di qualcos'altro, che andrebbe diagnosticato con esami più specifici.
Detto questo, io mangio tranquillamente ogni genere di legumi, e non mi fanno né più né meno male di qualunque altro alimento. Se verifichi che i crampi sono conseguenti solo all'assunzione di specifici cibi, è più probabile che tu abbia qualche intolleranza: poi è risaputo che in alcuni soggetti i legumi tendono a far gonfiare, ma se la reazione è particolarmente violenta forse nel tuo caso c'è un motivo in più.
Ad ogni modo, se vuoi maggiori informazioni o anche solo leggerti un po' delle esperienze di altre persone che convivono da anni con questo genere di problemi, ti consiglio di dare un'occhiata nel sito
http://www.sindromecolonirritabile.org/e in particolare entra nel forum, potrai anche formulare a tua volta delle domande ad un gastroenterologo.
Detto questo, ti auguro buona fortuna e di riuscire al più presto di venire a capo di questo tuo problema, sappi che hai tutta la mia solidarietà!