vhemt- movimento per l’estinzione umana volontaria; pagina 4
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FrankV,
3/03/12 15:49
Andrea ha scritto:
FrankV ha scritto:
Un futuro a scadenza.
Non l'ho deciso io. Ma non penso sia realistico pensare che l'umanità abbia di fronte migliaia di anni (neppure centinaia).
Se smettessimo tutti di procreare, la decideremmo noi eccome la scadenza!
Ma se è tutto inutile, a che pro lottare per i propri ideali > ?
Che l'uomo scompaia dalla faccia della terra è sicuro. Come muoiono le persone si estinguono le specie. Dobbiamo farcene una ragione. Le forme di vita più semplici come vermi e scarafaggi sono molto antiche, ci sopravviveranno di molto, il che va bene viso che senza vermi l'uomo sarebbe estinto mentre senza l'uomo i vermi vivono benissimo.
Non ho capito o forse non stavi rispondendo alla domanda "a che pro...".
Vedo molto più realistico un'intera umanità vegan che una > che smette di riprodursi per autoeliminarsi.
Non ho mai capito questo punto di vista. Gli omicidi e gli stupri non cesseranno mai, eppure è normale cercare di impedirli. Non vedo perché la scelta vegan abbia senso per molti solo nell'ottica che tutti un giorno lo diventino.
Non so a chi fai riferimento, di certo io non intendevo quello che hai capito.
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Andrea,
3/03/12 16:35
FrankV ha scritto:
Non ho capito o forse non stavi rispondendo alla domanda "a che pro...".
Certo che ho risposto: non capisco come il fatto di pensare che sarebbe utile se tutti smettessimo di procreare sia in contrapposizione con il fatto di "lottare per i propri ideali".
A parte che anche se oggi tutti i miliardi di umani decidessero di non procreare, farei il possibile perché negli anni a venire si uccidano meno animali possibile quindi lotterei comunque per ueste cose. Ma poi essendo una cosa evidentemente irrealizzabile non vedo legame tra le due cose.
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AntonellaSagone,
3/03/12 16:36
Cassiopea ha scritto:
Come mai non si sono rivolti alle adozioni internazionali? Una mia amica l'ha adottato in Corea (non ricordo se del sul o del nord), da quando hanno fatto domanda a quando sono andati a prendere la bambina sono passati 3 anni circa.
ma scusa, non hai seguito tutto il discorso precedente? proprio perché non volevano fare ciò che è più "facile", ma ciò che è meglio di per sé, dato che a parte l'impatto di cui si parlava qui riguardo all'adozione internazionale (che non credo sia stata la loro considerazione), i bambini italiani in istituto hanno appunto molta più difficoltà ad uscire dagli istituti ed essere adottati, e loro avevano scelto di farlo. Hanno rinunciato perché a 45 anni uno comincia a pensarci... rischi di fare il nonno invece che il genitore, considerando anche che a quel punto ancora non si capiva quanti anni dovevano andare avanti con l'iter.
E poi il cane puoi adottarlo anche se adotti un bambino (anzi, ai bambini fa molto bene crescere con un animale)
ma certo. Non è che avevano rinunciato al cane per via del bambino. Si erano concentrati sull'obiettivo di adottare un bambino, e non è escluso che una volta riusciti, se ci fossero riusciti, avrebbero adottato anche il cane, piuttosto che "solo" il cane.
Mi sembra che quello che ho detto sia stato completamente equivocato, lasciamo perdere.
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Zeno,
5/03/12 10:22
Allora "non ho visto il film ma solo il trailer" penso che andando avanti così, con la tecnologia che avanza e la popolazione aumenta, sarà come In Time:
http://www.google.it/url?url=http://www.film.it/in-time/trailer/&rct=j&sa=X&ei=R4NUT9ayDZL14QTdxcWrDQ&sqi=2&ved=0CDQQuAIwAQ&q=in+time+trailer+ita&usg=AFQjCNFm63MJuttsFUW1uK9tdtVEBvCArw "si e' un po' un'americanata, ma forse ha un fondo di verità, come evitare che le persone superino i 30-40 anni così da evitare anche l'invecchiamento e il sovrappopolamento"
Ma, lasciando perdere queste cose "un governo che specula sulle vite altrui già lo abbiamo" io penso che basterebbe mantenere 4-5 miliardi di esseri umani, controllare le stime e se si superano, si mette una legge per non fare piu' di 1-2 figli, o di no farli per un tot. di tempo per gente di un tot. di anni
Ci sono molte soluzioni per vivere in armonia con il pianeta senza estinguerci completamente
Avere meno esseri umani nel pianete vuol dire:
-piu' possibilità di evoluzione etica-morale
-piu' possibilità di avere un pianeta verde
-meno impatto per l'inquinamento
-piu' libertà per le altre specie
-meno fame nel mondo!
Il guadagno e' totale!
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Guest,
5/03/12 10:31
Ma infatti il controllo delle nascite sarebbe una parte della soluzione...se solo fosse praticabile. Purtroppo non è fattibile... cioè...vai in Africa a dire alle persone che non devono fare figli. In molte parti dell'Africa l'uso del preservativo è una cosa inconcepibile per il maschio... quindi renditi conto. Per di più è proprio dove c'è povertà che il numero di nascite è maggiore!
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Zeno,
5/03/12 11:16
Si lo so, ma gia nei paesi civilizzati dovrebbero iniziare il controllo, e poi cercare di civilizzare anche i paesi poveri; portando "oltre alle medicine" tecnologia ecc...
se riusciamo a diminuire la popolazione, sara' piu' facile arrivare a un quasi totale status civilizzato e benestante
Ma anche la fame del terzo mondo e' legata a un ramo di bisness
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FrankV,
5/03/12 13:17
Avere meno esseri umani nel pianete vuol dire:
-piu' possibilità di evoluzione etica-morale
Fino a 50 anni fa eravamo sui 3 miliardi, questo non ci ha impedito di avere una serie di nefandezze e di orrori tra cui 2 guerre mondiali, un infame di nome Hitler, e poco ci è mancato che ci fosse la terza guerra mondiale con uso di armi atomiche. Sei proprio sicuro che meno persone = maggiore etica/morale ?
-piu' possibilità di avere un pianeta verde
-meno impatto per l'inquinamento
In teoria, dovrebbe accadere questo.
-piu' libertà per le altre specie
-meno fame nel mondo!
Il guadagno e' totale!
Su questo ho i miei dubbi !
Si lo so, ma gia nei paesi civilizzati dovrebbero iniziare il controllo, e poi cercare di civilizzare anche i paesi poveri; portando "oltre alle medicine" tecnologia ecc...
Per carità, molti Paesi devono ancora riprendersi dall'onda di "civilizzazione" portata dai cosiddetti "paesi civilizzati".
se riusciamo a diminuire la popolazione, sara' piu' facile arrivare a un quasi totale status civilizzato e benestante
Non è solo un problema di quantità, ma di qualità !
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Guest,
5/03/12 13:19
FrankV ha scritto:
Non è solo un problema di quantità, ma di qualità !
Quanto quoto!
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Lia78,
5/03/12 13:31
Guest ha scritto:
Ma infatti il controllo delle nascite sarebbe una parte della soluzione...se solo fosse praticabile. Purtroppo non è fattibile... cioè...vai in Africa a dire alle persone che non devono fare figli. In molte parti dell'Africa l'uso del preservativo è una cosa inconcepibile per il maschio... quindi renditi conto. Per di più è proprio dove c'è povertà che il numero di nascite è maggiore!
Scusa Didi, ma se pensi che il controllo delle nascite non sia un obiettivo fattibile, come pensi che lo possa essere convincere una massa sufficientemente grande di persone che è auspicabile la nostra estinzione come specie?
Comunque io penso che se un obiettivo ci sembra moralmente valido, vale la pena sostenerlo e portarlo avanti, anche se ci sembra irrealizzabile al momento. E questo penso che sia condiviso da molti di noi, altrimenti dubito che saremmo qui.
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Guest,
5/03/12 13:36
Lia78 ha scritto:
Comunque io penso che se un obiettivo ci sembra moralmente valido, vale la pena sostenerlo e portarlo avanti, anche se ci sembra irrealizzabile al momento. E questo penso che sia condiviso da molti di noi, altrimenti dubito che saremmo qui.
Si..infatti stiamo dicendo la stessa cosa... anche se credo sia impossibile attuare un controllo delle nascite (proprio perché le persone si riproducono in un solo modo, il quale non si può controllare) non significa che non bisogna sostenerlo, tutt'altro! Infatti:
quoto!
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Andrea,
5/03/12 14:27
Zeno ha scritto:
Si lo so, ma gia nei paesi civilizzati dovrebbero iniziare il controllo, e poi cercare di civilizzare anche i paesi poveri; portando "oltre alle medicine" tecnologia ecc...
Il problema è che un solo occidentale impatta quanto qualche centinaio di persone del terzo mondo quindi siamo noi i primi a dover smettere di procreare. Inoltre faremmo il disastro esportando il nostro modo di vivere nei loro paesi. E spero che nemmeno lo vogliano: buona parte dei loro problemi sono dovuti a noi e ai nostri stili di vita quindi invece di inglobarli nel nostro modo di vivere folle dovremmo semplicemente smettere di creare loro problemi.
/Modalità utopia ON/
Dovremmo trovare un terzo stile di vita, che non sia nè il nostro da sfruttatori nè il loro da sfruttati per cui le risorse vengano equamente distribuite tra tutti.
Ma non ci siamo solo noi umani quindi dovremmo spartire le risorse anche con tutti gli animali. Quindi 3-4 miliardi di umani ce li scordiamo comunque.
/Modalità utopia OFF/
Il problema è che l'uomo dall'origine dei tempi ha dimostrato di non essere in grado di farlo: prendiamo sempre tutto quello che possiamo se ne abbiamo l'occasione. Ci espandiamo e occupiamo ogni spazio possibile usando ogni risorsa possibile. Un tempo non avevamo i mezzi pratici per fare certi danni, negli ultimi secoli sì ed ecco il risultato.
Ogni apparente evoluzione dal punto di vista etico consiste solo in una di queste cose:
1) Continuare a opprimere una certa categoria (umano a no) in modo più nascosto;
2) Prendere atto de fatto che una certa categoria di oppressi ha acquisito un certo "potere" e che quindi conviene includerla tra gli oppressori e al posto loro opprimere qualcun altro;
3) Se per una serie di motivi opprimere una certa categoria diventa socialmente troppo sconveniente includerla tra gli oppressori e al posto loro opprimere qualcun altro.
A parte singole rare eccezioni l'uomo non si divide in oppressori e oppressi ma in oppressori e coloro che vorrebbero essere oppressori ma non ci riescono.
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AndreaIris,
5/03/12 15:03
Io dopo aver letto Ishmael di Daniel Quinn sono parecchio confuso in proposito a argomenti simili.. per cui non mi esprimo per ora.. però consiglio la lettura del libro in questione perchè l'ho trovato davvero un'ottimo spunto di riflessione.. infatti mi sa che lo rileggerò a breve..
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Zeno,
6/03/12 07:43
Io intendevo dire che cambiare piu' di 7 miliardi di persone e' piu' difficile di 3; non serve a niente essere così tanti
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AntonellaSagone,
6/03/12 09:23
se il bambino viene allattato esclusivamente al seno per i primi sei mesi e poi a richiesta con allattamento frequente, anche notturno, è un datto epidemiologicamente provato che la ripresa delle fertilità nella madre viene rimandata. Nelle popolazioni che allattano in questo modo per diversi anni il bambino (dopo i primi mesi il bambino mangia anche cibi solidi, ovvio), ci sono intervalli delle nascite anche di 3-4 anni fra un bambino e l'altro. Ecco un modo naturale e fisiologico di tenere bassa la popolazione umana.
Non a caso si osteggia in tutti i modi la madre che allatta dopo i primi mesi: meglio trasformare le donne in fabbriche di buoni futuri consumatori (razziatori di risorse).
Tutto è interconnesso, questa è la verità. Sarò pure in modalità utopia on, e ognuno sceglie le sue battaglie.
personalmente credo che diventare veg sia stata la cosa che ha il maggiore impatto positivo che posso avere nel mondo; subito dopo, viene quello che faccio a sostegno dell'allattamento e del legame madre figlio.
Combattere per la legittimazione (e la non demonizzazione) della tenerezza, affetto, rispetto del bambino e dei suoi bisogni, compassione, empatia.
Se tutti i bambini venissero cresciuti così, le multinazionali potrebbero pure suicidarsi, perché non avrebbero abbastanza persone in preda a dipendenze e comprotamenti compulsivi di consumi compensatori, oltre che molto più facilmente manipolabili...
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gattarissola79,
6/03/12 11:49
La discussione è parecchio interessante :)
Penso che l'associazione in questione usi termini provocatori, per spingere a riflettere sulla questione. Del resto, se non li scandalizzi, certi individui, manco ti danno retta, figurarsi riflettere...
Sulla questione del sovrapopolamento invece, ritengo che sia una questione molto simile alla scelta di mangiare carne o meno. Mi spiego meglio: non ci dicono forse ogni giorno che dobbiamo fare figli, che i figli di italiani sono sempre meno e che stiamo diventando una nazione di extracomunitari? come se questo fosse un problema... Anche parlando della realtà del paesino: la donna sposata senza figli non è considerata una poveretta che non è stata graziata dal Signore della gioa di dare alla luce un pargoletto? Se dici che non vuoi figli, sembra che sei una che odia i bambini... Se dici che non mangi carne, sembra che sei un hyppie invasato... Se dici entrambe le cose assieme...
In conclusione la gente segue quello che le propinano senza pensare.
Detto ciò, tengo a precisare che lungi da me, dire a qualcuno che non deve procreare, ma almeno che lo faccia per delle buone ragioni e non perchè era ubriaco o aveva finito i preservativi, o perchè tutte le sue amiche hanno già figli, o perchè così mi faccio un po' di maternità spesata dal datore di lavoro... e altre ragioni da decerebrato. Quello che manca è la consapevolezza del proprio impatto sul mondo, e la capacità di guardare oltre l'immediato appagamento.