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31 Andrea, 23/02/11 17:30
april ha scritto:
il punto è che una scelta, anche se coinvolge (nel bene e nel male) terzi, continua a essere una scelta personale. non sto parlando della correttezza o meno, ma del fatto che ognuno decide scientemente di commettere determinate azioni o assumete precisi comportamentei anche sbagliando e anche facendo male ad altri.
ma al di là dell'essere d'accordo con l'imporre a un figlio le proprie scelte alimentari o meno a livello meramente pratico sarebbe comunque del tutto inattuabile al di fuori dell'ambiente domestico
. e trovo in ogni caso diverso il
fare del male a un animale decidendo di nutrirsene, piuttosto che ucciderlo.
32 aradia_vegana, 23/02/11 18:56
33 Vale_Vegan, 23/02/11 19:01
34 Andrea, 23/02/11 20:04
Vale_Vegan ha scritto:
perché Valentina mangiava il pollo arrosto? Perché le è stato insegnato che è normale cibarsi di un animale anche se gli viene sacrificata la vita... io non mi ritenevo un'assassina....
35 Lia78, 23/02/11 22:45
36 Marina, 24/02/11 09:37
37 Vala, 24/02/11 10:21
38 aradia_vegana, 24/02/11 10:24
39 Lia78, 24/02/11 10:24
Marina ha scritto:
Io francamente di problemi non ne vedo: come gli si insegna che e' sbagliato picchiare i compagni, bastonare i gatti per strada o buttare un vecchietto sotto un'auto, gli si insegna che e' sbagliato mangiare animali. Nessuna di queste e' una "scelta personale", sono cose che fanno del male e non vanno fatte, punto e basta.
Poi magari le fara' lo stesso fuori dal nostro controllo, ma se gia' noi gli facciamo intendere che sia lo stesso farlo o non farlo e che solo una "scelta personale" allora proprio non ci siamo.
Che poi alcune di queste cose siano condannate da tutti e altre invece no non ha importanza, e' solo che la societa' non e' ancora abbastanza evoluta, ma questo non rende quelle cose piu' o meno gravi.
Ciao,
Marina
40 Marina, 24/02/11 10:44
Lia78 ha scritto:
Hai ragione Marina. Sto solo dicendo che secondo me è più semplice far passare il messaggio se è consistente fin dall'inizio.
41 april, 24/02/11 11:24
le proprie scelte alimentari o meno a livello meramente pratico sarebbe comunque del tutto inattuabile al di fuori dell'ambiente domestico
42 Marina, 24/02/11 11:43
43 Andrea, 24/02/11 12:12
secondo il vostro ragionamento viviamo circondati da assassini. se pensassi una cosa simile mi sarei già ritirata e condurrei un’esistenza lontana da tutto ciò. cosa che per altro sto lavorando per fare, ma per motivi diversi.
sempre per Andrea (cito Andrea ma anche per Marina che lo ribadisce credo dopo) che scrive:
“Però nessuno dice: "uccidere una persona è una scelta personale", "picchiare il compagno di classe down è una scelta personale", "stuprare una donna è una scelta personale", "molestare un bambino è una scelta personale".
Nel linguaggio comune le scelte personali sono appunto quelle che non fanno male agli altri.”
rispondo: immagino tu stia scherzando.
sarebbe come dire che se uccido qualcuno sono giustificabile perché non l’ho deciso io. tutto quello che facciamo è una scelta personale, che coinvolga altri nel bene o nel male è relativo. altrimenti resteremmo tutti impuniti.
il fatto è che se domani decidessi di diventare vegan non mi sentirei migliore ma solo più coerente e la strada per la mia beatificazione sarebbe lunga impervia e francamente impraticabile.
si fa quello che si ritiene possa aiutare ma non si fa mai tutto, sarebbe opportuno esserne coscienti.
per essere veramente puri, come nessuno di noi lo è, allora - ad esempio e non esaustivamente - non dovremmo usare l’auto che utilizza il petrolio, né l’autobus che contribuisce al massacro in Libia, non dovremmo vivere in case in cui non sappiamo se è stato sfruttato il lavoro nero degli operai, non dovremmo lavorare in società che danneggiano l’ambiente o utilizzare i loro prodotti, non dovremmo usare l’aria condizionata e boicottare i negozi che la utilizzano non andando lì a effettuare i nostri acquisti e, forse, dovremmo aggregarci a qualche associazione che si rechi in quei paesi dove i bambini muoiono di fame per dare sì un aiuto concreto. tra l’altro non credo nemmeno che le persone che veramente lo fanno siano vegetariani: sono peggio di noi?
44 Lifting_Shadows, 24/02/11 12:34
april ha scritto:
per alexblues e per Andrea:
continuo a reputare diverso uccidere un animale piuttosto che mangiarne la carne, e lo è soprattutto nella società attuale. non si tratta di essere vegan amichevoli ma di vivere nella realtà, che sebbene non condivisibile è la realtà quotidiana non ignorabile, pena vivere solo in questo forum.
secondo il vostro ragionamento viviamo circondati da assassini. se pensassi una cosa simile mi sarei già ritirata e condurrei un’esistenza lontana da tutto ciò. cosa che per altro sto lavorando per fare, ma per motivi diversi.
tutto quello che facciamo è una
scelta personale, che coinvolga altri nel bene o nel male è relativo.
il fatto è che se domani decidessi di diventare vegan non mi sentirei migliore ma solo più coerente e la strada per la mia beatificazione sarebbe lunga impervia e francamente impraticabile.
si fa quello che si ritiene possa aiutare ma non si fa mai tutto, sarebbe opportuno esserne coscienti.
per essere veramente puri,
45 Lifting_Shadows, 24/02/11 12:39
Andrea ha scritto:
non si spacca la testa a una persona per rubarle il portefagoli,
Cos'hanno in comune queste persone? Ciascuno di loro sta salvando migliaia di animali.
Siamo tutti diversi, trova il modo adatto a TE per aiutare gli animali!