Profilo di Filippolombardi

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NomeFilippo Lombardi
RegistratoMartedì 08 Giugno 2010 15:29
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Mi presentoINGLOBATO IN UN CANTIERE
Purtroppo da quasi 2200 giorni (sic!), posso fare un millesimo di ciò che farei normalmente per gli animali e l'ambiente, poiché il mio appartamento di proprietà è occupato militarmente da un CANTIERE PRIVATO, FOLLE, senza regole ed etica, e sono dunque costretto a girare come una trottola da un posto all'altro, e spreco quasi tutte le energie alla ricerca di un luogo veramente tranquillo (e a cercare di risolvere tutte le incredibili problematiche che ne sono conseguite). Ora, negli ultimi giorni, ho trovato per fortuna la forza di mettere in piedi due grandi eventi, con la partecipazione di personaggi prestigiosi e grandi artisti e poeti, che avranno luogo il 15 ed il 16 marzo 2014. Sarà l'inizio di un Pronto Soccorso Etico (quartiere per quartiere). Vi aspetto!
https://www.facebook.com/events/609360455803910/?ref=ts&fref=ts

POTETE LEGGERE PARTE DELLA SURREALE VICENDA CHE MI STA CAPITANDO, sulla pag. fb: L'Incredibilestoriadifilippolombardi

RAPPORTI INTERPERSONALI
La più grande forma di rispetto per gli altri e per sé stessi è quella di dire SEMPRE ciò che si pensa (meglio: di far SENTIRE sempre ciò che si sente). E' dalla reticenza, dall'insincerità, dall'ipocrisia, che nascono tutti i fraintendimenti, tutte le incomprensioni, e dunque l'impossibilità di Comunicare (cosa che genera sempre violenza e dolore, in un modo o in un altro).

RAPPORTI INTERPERSONALI (2)
Le persone superficiali, quelle che ti dicono di sì tanto per dire (o per uno slancio momentaneo, e poi non sanno, non vogliono disciplinarsi) o che ti promettono delle cose -senza che tu gliele abbia nemmeno chieste!- e poi se ne "dimenticano" (pensando di essere già state gentili ad averlo detto...), non si rendono conto del danno che fanno, del fatto che con il loro comportamento poco serio e rispettoso, contribuiscono in maniera determinante a creare un clima di sfiducia nell'altro (cosa che poi, inevitabilmente, si traduce in una qualità della vita davvero scarsa -Milano ne è un esempio lampante).

RAPPORTI INTERPERSONALI (3)
La vigliaccheria morale (il fatto di non volersi MAI assumere la responsabilità per le proprie azioni e le proprie parole), distrugge in partenza la possibilità di far nascere dei rapporti profondi, fondati sull'altruismo, e dunque sul bene comune (si pensi all'assurdità, al non senso -anche in termini egoistici- dell'egoismo: veniamo educati ad essere egoisti "per il nostro bene" e ci ritroviamo così a stare tutti male!, nella solitudine più totale, sprofondati in una NonRealtà, dove tutto è prevaricazione, abuso ecc. ;
mentre invece un'educazione fondata sull'altruismo, sull'essere disposti a dare la propria vita per un altro essere vivente (cosa PER ORA impensabile per un occidentale), e sul riconoscimento che l'Altro siamo noi... ci garantirebbe una convivenza pacifica, serena ed "universale".


L'IMPORTANZA DEL CONTESTO
Bisogna imparare a considerare il contesto nel quale le cose sono inserite (o nel quale le vogliamo inserire): nulla ha senso, al di fuori di un contesto: la tecnocrazia è proprio l'incapacità di comprendere (e mettere in atto) questa cosa: col f-u-o-r-i-s-t-r-a-d-a in città, con la maschera il boccaglio e le pinne... in montagna! (cosa, quest'ultima, in ogni caso infinitamente più sana ed intelligente).

CINEMA CINEMA
Amo e studio l'opera di Alfred Hitchcock, Fritz Lang, Jean Vigo, Billy Wilder, J.Tati, F.Truffaut, Aki Kaurismaki, ecc., e diciamo che mi interessa "tutto" il cinema fino agli anni Settanta; poi soltanto singoli films, purtroppo.
Tra i miei preferiti: Luci della città, Tempi moderni e Il monello di Chaplin; Alice nelle città e L'amico americano di Wim Wenders (“semplici”, privi di retorica, come quasi tutti i suoi film degli anni Settanta); Bananas, Sleeper, Love and death e Manhattan di Woody Allen (nulla a che fare con la sua produzione post "Crimini e misfatti"); Taxi driver di Scorsese;
The 39 steps di Hitchcock (uno dei film più sorprendenti di sempre: cinema puro); The lady killers (perfetta commedia giallo-rosa di A. Mackendrick con un giovanissimo ed irriconoscibile Peter Sellers); I hired a contract killer, La fiammiferaia e Amleto si mette in affari di Kaurismaki; Il rito, Donne in attesa e Il posto delle fragole di Bergman; La messa è finita, Bianca, Palombella rossa di Nanni Moretti (quando ancora faceva grandi cose); Madonna che silenzio c'è stasera di Maurizio Ponzi (che per il resto non ha fatto grandi cose); The players e Short cuts di Altman; Il tagliagole di Chabrol (che non vedo da anni, e che ricordo come un capolavoro);
ma anche cose non d'autore, ma ben fatte, come Home alone, Karate kid, Back to the future; o film "underground" come Smoke, Blue in the face, Ghost World, Mosche da bar (The lounge tree), Clerks, ecc.

Da anni mi piacerebbe rivedere: I ragazzi terribili di J.P.Melville; Delitti e segreti, Sesso bugie e videotape; American graffiti; Un condannato a morte è fuggito; Agente Lemmy Caution: Missione Alphaville (di Godard); L'amore è più freddo della morte (di R.W. Fassbinder), Waking life; Parigi ci appartiene (di J.Rivette); Festen; Idiots; Kolja (TUTTI, se possibile, in lingua originale: il doppiaggio è un'inutile banalizzazione).

IL LIBRO FONDAMENTALE
"La vita degli animali" di J.M. Coetzee è certamente uno dei libri più importanti che siano stati scritti in Occidente. E' sorprendente come con una "semplice" narrazione (è un romanzo breve), l'autore riesca a "smontare" il logocentrismo, che è gemello -se non padre- dell'antropocentrismo (inscindibile dallo specismo e da tutti gli ismi distruttivi ed autodistruttivi -poi ovviamente ci sono gli "ismi" positivi) e a far emergere "naturalmente" l'assurdità del razionalismo (che è inevitabilmente pseudo razionalismo), e che è davvero ciò che ci ha portati alla situazione attuale -sull'orlo dell'abisso (naturalmente ora sintetizzo al massimo e dunque inevitabilmente queste parole risulteranno criptiche, oscure e/o noiose, ma spero che questo non scoraggi la lettura del libro, che, ad un primo livello è facile e scorrevole).
E' un libro davvero per TUTTI, e che può far cominciare a vacillare le false certezze di intellettuali, professori, giornalisti, baristi, insegnanti, idraulici, musicisti ecc. ecc. (se solo si è capaci di stimolare tutte queste categorie di persone -e le persone in genere- a leggere..., ed a leggere questo capolavoro in particolare!!). Io lo regalo continuamente.

Altri libri dei quali mi piacerebbe parlare con tutti gli iscritti di VeganHome (magari di persona, passeggiando in un bosco, o nuotando in un laghetto di montagna, o vicino ad una cascata...) sono:
Ecocidio (Beyond beef) di Jeremy Rifkin (ascesa e caduta della cultura della carne -sottotitolo dell'edizione italiana)
Il declino dell'uomo di K. Lorenz
Architettura integrata di W. Gropious
I Dialoghi, Teorema, Lettere luterane, Scritti corsari di P.P. Pasolini
Così parlò Zarathustra, La visione dionisiaca del mondo, di F. Nietzsche
Conversazioni con Kafka, di Gustav Janouch (un meraviglioso viaggio nella Praga di un tempo, tra verità -e menzogna- e bellezza).
Delitto e castigo di Dostoevskij
1984, di George Orwell
Bartleby lo scrivano (racconto), di Melville
Storia dell'occhio, di George Bataille
Il diavolo in corpo, di R.Radiguet
I fiori del male, di Baudelaire
Una stagione all'inferno, di Rimbaud
Ricordi, sogni, riflessioni di C.G. Jung
(un sorprendente viaggio interiore)

Vegan?
Vegan dall'anno1989
Motivazioni iniziali ed evoluzione della scelta Amore per gli animali
Rispetto per gli animali
Salute
Ecologia
Ridurre la fame nel mondo

Per Amore verso il pianeta terra, per come era PRIMA, dello sciagurato arrivo dell'essere "pensante"...

Dobbiamo indebolire la tecnocrazia, se non vogliamo "vivere" nell'ansia cronica (la malattia delle malattie), e soprattutto è fondamentale riuscire a rendere desiderabile (per noi stessi innanzitutto) una vita frugale, una vita "alla seconda" perlomeno, se non nuovamente "alla prima".

Nel 2012 essere vegan, è il minimo che si possa fare, per essere delle persone decenti, che si possano rispettare in modo profondo e non in maniera superficiale o falsamente tollerante (al di là naturalmente della simpatia e dell'affinità personale): la “tolleranza” è quasi sempre indifferenza; e poi si “tollera” chi si ritiene inferiore (altrimenti si deve parlare di rispetto).
Ma non basta ancora: dobbiamo cercare di costruire insieme (de-costruendo!), una vita slegata dal petrolio, dalle centrali nucleari, dai supermercati e dalla produzione di massa (ed opporci ad ogni costruzione non necessaria, e che non nasca da una reale esigenza di coloro che abitano quel luogo).
Non si può infatti essere animalisti senza essere ecologisti o viceversa. Le due cose sono inestricabilmente legate a doppio filo (come è ovvio, se ci si pensa un momento). E bisogna anche essere consapevoli del fatto che NESSUNA COSA PRODOTTA IN MANIERA INDUSTRIALE può essere considerata realmente vegan (e lo dico ovviamente, senza dare nessun alibi ai mangiatori e indossatori di cadaveri, sia ben chiaro): dobbiamo dunque cercare di fare una TRANSIZIONE, nel miglior modo possibile.

SOLO COMBATTENDO IL CONSUMISMO, si combatte veramente per la difesa della Vita. Anche purtroppo con cellulari, automobili, motociclette, sigarette, oggetti inutili e con i computers! (io sto provando ad utilizzarlo, SOLO con lo scopo di creare uno o più gruppi di persone che si incontrino e condividano esperienze NON virtuali, ma vedo che non c'è una grande risposta, il che mi conferma che non è con un mezzo alienante che si può uscire dall'alienazione...) si torturano e uccidono miliardi di esseri viventi: “affettando” le montagne per i minerali, ecc.; "smaltendo" tonnellate e tonnellate di rifiuti ogni giorno; con i campi elettromagnetici, che causano -tra le altre cose- stragi di volatili, di insetti, ecc. ecc. (la Natura, ottusamente intesa come una “cava” per l'essere umano “civilizzato”, ed il conseguente declino dell'essere).

In ogni modo, vorrei che si rispettassero amassero proteggessero attivamente, anche gli insetti (consiglio: "La grande lezione dei piccoli animali", di Marcel Roland, Biblioteca Universale Rizzoli, che è stato ripubblicato recentemente), che tra l'altro, avendo un sistema nervoso perfetto, non soffrono certo meno degli altri esseri viventi.

(Se c'è qualcuno che ha voglia di collaborare alla realizzazione di eventi artistici DIVERTENTI -in senso etimologico, da "divèrtere", cambiare strada- ed INCISIVI, [in luoghi pubblici, librerie etc. etc.], sappia che è sempre il benvenuto).

Data di nascitaancora non nato!, veramente...
Luogo di nascitaColonia
ViveMilano - Lombardia
SessoUomo
StatoLibero/a
Professione Altro
regista di eventi di artetotale (Il Camaleonte di Perrault, evento dei sensi contro la vivisezione)
Mailfilippo.lombardi9@gmail.com
VegPersonalitàVeganAmichevole
InteressiL'Arte, se riconduce (ma per davvero, non retoricamente) alla Vita. Quella cioè che vuole essere -ed è!- nei luoghi pubblici, per modificare (in meglio!) la squallida-meccanica (soprattutto per chi non se ne rende conto o non vuole rendersene conto!) "vita" cittadina milanese (in particolare), italiana (in genere): ma ci tengo a sottolineare che il mio è un approccio ottimistico alle cose (il sempre attuale “ottimismo della volontà”, che bisogna far cercare di prevalere sul “pessimismo della ragione”): chi critica -in buona fede- non si arrende, non accetta e non legittima MAI il peggio: gli “ottimisti” della pubblicità, delle rubriche sui giornali, o quelli “ridanciani” e casinisti in cui ci imbattiamo anche non volendo, sono secondo me in maniera evidente: tristi, rassegnati, violenti, disperati, soli (e tanto più bisogna cercare di coinvolgerli -specie i più giovani-, ben consapevoli del fatto che la cosa costa fatica, ma anche del fatto che spesso siamo noi... quegli “ottimisti” disperati...).
In altre parole, l'Arte è straordinaria quando è straordinaria...: J.S.Bach, L.Van Beethoven, The Beatles, Piero Della Francesca, Paul Klee ecc., ecc.), ma in paradiso (in un mondo nel quale l'armonia è in ogni atto, e in ogni gesto) non avrebbe alcun senso...
Se l'Arte non è una corda che ad ogni istante ci riavvicina alla Vita alla Prima, diviene solamente un giochino di legittimazione e ripetizione della vita INFIMO-BORGHESE (quella che si fonda sullo spreco e dunque sull'Affamare Assetare Torturare in tutti i modi possibili), e che -oltretutto- è noia, e solo noia.
Dunque, più forte è la Vita, più si è "dentro la Vita", meno bisogno si ha di surrogati (e persino l'Arte lo è, pur non essendo nemmeno lontanamente paragonabile ai surrogati più comuni, ovviamente). Non è un caso che anche la maggior parte degli "artisti" siano antropocentrici e credano (pateticamente) al mito dell'uomo!
Non vorrei comunque che queste mie parole venissero fraintese, poiché è un discorso complesso naturalmente, e dovrei spiegare meglio e a lungo la questione. Ma questo è solo l'inizio, spero... (...the end of the beginning of the end of the beginning...).

"Papà, raccontami ancora di quando le persone hanno smesso di uccidere gli animali per mangiarli."

La storia che studieranno le prossime generazioni la stiamo scrivendo noi adesso. Facciamo in modo che sia una storia migliore per tutti gli esseri viventi.

Scrivi la storia con noi