NO alle collaborazioni con VeganOK, VeganFest, Promiseland
Qualche tempo fa abbiamo preso la decisione di non dare più alcuna visibilità alle aziende che collaborano con le iniziative dell'azienda N.R.G. 30 di Sauro Martella (VeganOK, VeganFest, Promiseland ecc.).
Visto che ci viene chiesto spesso di spiegarne le motivazioni, eccole qui, ricordando che non si tratta dei "soliti litigi tra associazioni animaliste" o di una lotta "interna", ma di un attacco di un'azienda contro persone che operano in campo animalista a titolo di volontariato, quindi non c'è nulla di "interno".
L'azienda N.R.G. 30, che, come afferma lo stesso Martella "non è un ente benefico bensì una società con dipendenti, struttura economica etc.", per anni ha promosso sui suoi siti "vegan" ogni forma di sfruttamento animale: consumo di carne e altri prodotti animali, atroci esperimenti di vivisezione, imprese di derattizzazione, perfino ditte di smaltimento di "rifiuti animali" dai macelli.
Alcuni utenti del sito VeganHome.it, sito di community vegan che esiste dal 2005, hanno osservato queste palesi incongruenze e ne hanno discusso nel forum pubblico di VeganHome, riportando i link ai siti originali: quindi non si tratta di voci, ma di far notare, link alla mano, cose presenti nei siti in questione. Il fatto che man mano che venivano segnalate venissero poi quasi tutte cancellate dai siti di Martella, conferma che le critiche erano ben fondate...
Sauro Martella ha attaccato con ben tre azioni legali, che ha poi perso, i volontari "colpevoli" di discutere pubblicamente - e lasciar discutere gli altri utenti - queste incongruenze. Per dare un'idea della violenza dell'attacco, sappiate che:
nella prima causa, si riservava di quantificare il "risarcimento dei danni materiali e morali subiti" (ricordiamo che si parla di una grossa azienda contro volontari che auto-finanziano attività in difesa degli animali, quindi si tratta di denaro tolto alla causa animalista per finire nelle casse di un'azienda!);
nella seconda e terza, si è accanito con una causa penale, accusando gli attivisti vegan di diffamazione a mezzo stampa, reato per il quale sono previste sanzioni pecuniarie e da 6 mesi a 3 anni di carcere! Tutto questo, lo ricordiamo, solo per aver fatto notare cose presenti sui suoi siti. Tali cause sono state archiviate con l'assoluzione delle persone denunciate.
L'azienda gestisce un marchio il cui uso è concesso a pagamento (VeganOK) spacciato per certificazione vegan. Il termine "certificazione" ha un significato ben preciso: una certificazione viene rilasciata solo da appositi enti terzi, autorizzati dopo accurati controlli (gli "enti certificatori", appunto), mentre un marchio può essere registrato da chiunque e il suo uso può essere venduto a propria discrezione. Il marchio VeganOK è stato trovato su prodotti come cioccolato al latte e biscotti al miele, a causa di errori che se fosse una certificazione non sarebbero mai potuti avvenire. Ad aggravare le cose, il marchio VeganOK viene concesso a prodotti che non aderiscono allo standard internazionale "non testato su animali", e questo non per errore ma per scelta dell'azienda NRG 30, che addirittura sui suoi siti (Promiselend in primis) invita a boicottare i prodotti che aderiscono a tale standard, l'unico usato in tutto il mondo per garantire che un cosmetico o prodotto per la casa non incrementi la vivisezione.
Nonostante le critiche sul forum fossero presenti e note a Martella da oltre un anno, egli intenta una causa legale richiedendo la procedura d'urgenza, fatalità, proprio nel mese di luglio, di modo che l'udienza dal giudice si tenesse ad agosto, mese in cui tutti gli studi legali sono chiusi. Se non fossimo riusciti ad assicurarci la disponibilità di uno studio legale, nonostante le nostre piene ragioni avremmo perso la causa "a tavolino" per mancanza di opposizione!
Perché Martella ha fatto causa proprio a quelle 3 persone, nonostante le stesse critiche venissero mosse da decine di persone diverse, soprattutto sui social network, e anche con toni ben più duri? Di nuovo, "fatalità", quelle 3 persone sono attivisti che da anni gesticono siti che pubblicano elenchi gratuiti e recensioni per fornire al pubblico informazioni su dove trovare negozi, locali e prodotti vegan-friendly, in modo del tutto gratuito (sia per il pubblico che per le aziende), settore in cui invece la sua ditta è impegnata a fini di lucro.
D'altra parte, anche dall'atto di citazione (della prima causa legale) si evince chiaramente come Sauro Martella ci consideri come "concorrenza"; si legge nella citazione che secondo lui miriamo "a sviare persone di orientamento vegano dal frequentare il sito Promiseland.it e le sue iniziative a favore e pubblicizzando altri siti di conio vegano".
Non abbiamo problemi a rispondere di ogni parola scritta da noi o dai nostri utenti, tuttavia le cause devono essere portate avanti con un minimo di correttezza...
Conclusione: VeganHome NON dà visibilità chi collabora con tali realtà.
Se la vostra azienda, negozio, locale, collabora con questa realtà, se paga i loro servizi - che si tratti del bollino VeganOK, della pubblicità su Promiseland, della partecipazione al VeganFest o quant'altro - alimenta tutto questo e non può avere niente a che fare con il nostro sito. D'altra parte la maggior parte dei nostri utenti, come moltissimi altri vegan che non frequentano il nostro sito, evitano ditte che hanno simili collaborazioni, quindi sarebbe del tutto inutile segnalarle.
Forniamo da 10 anni visibilità in modo assolutamente gratuito a chi opera nel mondo vegan, e la nostra credibilità deriva anche da scelte come questa.
Questo è il pluridenunciato thread di VeganHome, che è ancora lì perché ha tutto il diritto di restarci: leggi la discussione